Il bello dell'incognita

Domani giocheremo contro una squadra. Che non ha i soldi per farsi la doccia calda. E che forse lunedì non esisterà più.

Ma quanto è "meraviglioso", oggettivamente, questo campionato di Lega Pro? Cioè, oggi giochi contro una compagine di undici individui in carne e ossa, che domani possono non esistere più, sublimati in gas in virtù di una pozione alchemica, oppure di una imposizione eterodiretta dall'alto.
Strana storia quella della Lucchese, quest'anno. Reduce da una serie di inculate a nastro, a partire dal primo presidente "anomalo",  quel Grassini compagno di vita dell'assessora-per-un-giorno Cardin dell'allora neonata compagine amministrativa demossiana (chi se la ricorda?), per poi proseguire nel mare del torbido, fino a terminare nel vuoto colossale di queste ultime giornate.
Fine dei fondi per fare le trasferte, per pagarsi l'acqua calda, per comprarsi le scarpette nuove. Eppure giocatori relativamente sul pezzo, con risultati anche a sorpresa, come lo 0-0 conseguito nell'ultima giornata fuori casa a Pisa, contro una lanciatissima squadra nerazzurra.
Potrebbe essere l'ultimo match dei rossoneri, quello al Rastrello; o forse no, in virtù di un insperato (e criptico) interessamento last second di un imprenditore romano che potrebbe evitare il salto col fiocco alla Lucchese. Potremmo dire (ed è vero) che poco ci interessa, ma non potremmo giustificare il nostro schifo verso il campionato più falsato della storia del football contemporaneo, roba che forse nemmeno in Gabon si vede.
Non ha portato bene alla Lucchese l'avvento di Ghirelli, che, con insospettata severità, ha rinfacciato una fideiussione farlocca ex post, ma giudicata valida all'inizio di anno. Risultato: 350.000 euro di sanzione, vera mannaia sulle già traballanti sorti dei rossoneri. La Lucchese (e forse il Cuneo) potrebbe cioè essere estromessa dal campionato a metà marzo, a due mesi circa dalla fine del campionato: ma di cosa stiamo parlando, oggettivamente?
Finiamola velocemente, questa annata. Con il grande rincrescimento che nessuno, in questo carrozzone, abbia scapocciato per bene (ben più del rodeo di Bomber Trani di una settimana fa) ed abbia attaccato al muro uno di questi delinquenti che stanno rovinando lo sport più bello del mondo. Chiunque eventualmente lo faccia, ha il plauso di Wiatutti. Abbasso la sportività, w l'incognita.