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giovedì 6 dicembre 2018

E se...

Insomma, ad oggi 6 dicembre tutto pare confermato: domenica 9 i mostri di Vega presidieranno Piazza d'Armi. Noi non vogliamo ancora credere che ciò succeda, ma ipotizziamo un fosco scenario... e se davvero domenica si assistesse a questa lugubre pantomima?

Allora, anzitutto  una premessa che non ci quadra. Pare che la Questura non abbia confermato ciò che gli animalai sostengono e scrivono, cioè che sia stata concessa l'autorizzazione ad un presidio e/o sfilata presso Piazza Amendola. Mumble , mumble... qui qualcuno non dice la verità. Sono gli animalai che hanno deciso di forzare la situazione, in pratica inventandosi una auto-installazione a Piazza d'Armi, oppure la Questura nicchia, cercando di prendere tempo in attesa di nuovi sviluppi? In verità, ci pare strano che dalla parte animalaia si strombazzi ai quattro venti una concessione e si organizzi tutto questo puttanaio e dalla parte questurina al momento poco o nulla si confermi... Non potendo dare giudizi, facciamo al momento solo rilevare l'anomalia, che già di per sé la dice lunga sulla sconclusionatezza dell'evento.
Siena intanto si è mobilitata. E quando parlo di Siena, designo solo (solo!) la Siena di popolo, che in modo spontaneo ha deciso - evviva! - di partecipare all'evento, di essere presente, al di là dei reiterati e stucchevoli appelli a starsene a casa che provengono da qualche insigne Istituzione paliesca, incline a concedere ai mostri di Vega solo la nostra indifferenza. Non siamo d'accordo a girare le spalle con indifferenza, lo abbiamo motivato e continuiamo a sostenere la nostra idea. Al contrario, staremo (anche fisicamente) con chi vorrà domenica mattina fare due passi nei pressi di Porta Camollia, per monitorare la situazione. Niente di precostituito, niente di preordinato; solo una passeggiata per curiosità, per tutela della propria casa.
Ecco, se non ci fosse stata questa presa di posizione (minimalista, ci mancherebbe altro) di semplici cittadini, poco o nulla si sarebbe mosso nel borgo polveroso. Fra Istituzioni paliesche immobilizzate dai loro freni auto-imposti ed un mondo politico che finora ha parlato tanto ma poco ha prodotto e che soprattutto non ha avuto il coraggio di ribaltare qualche tavolino importante. La verità è che il primo movimento di resistenza pratica (no chiacchiere) è avvenuto dal basso, da gente normale, che con la politica nulla ha a che vedere e che la politica nel Palio la vuol rimuovere. Nessuno dovrà salire su questo carro, il carro dei contradaioli semplici, che hanno deciso di contrastare una provocazione. Molti ci proveranno, ma non è il caso di tentare.
Ma ad oggi, dicevamo, nulla è cambiato. Questura silente, animalai arrembanti. E se davvero il 9 dicembre la manifestazione sarà effettuata?
Anzitutto il Questore si prenderà proprie e pesanti responsabilità. Quel giorno, a pochi metri dal vegan presidio, si effettuerà il mercato straordinario, con centinaia di persone in strada ed il banchetto dell'Istrice. Sarà una domenica natalizia, che attirerà molte persone a passeggio, famiglie, bambini compresi. Gli animalai non vengono armati di buone intenzioni, basta vedere il sito di riferimento: insulti, immagini offensive, commenti che inneggiano all'odio. Già questo basterebbe per bloccare una qualsiasi manifestazione per problemi legati all'ordine pubblico.
Si è mosso, con una dichiarazione ripresa dalla stampa, anche il Ministro dell'Interno Salvini, che ha lanciato un vero e proprio avvertimento al Questore. Salvini, ricordiamolo, è un diretto superiore del Questore, che in pratica potrebbe d'imperio bloccare lo svolgimento della manifestazione: cosa che non ha fatto. Ora, immaginiamoci se un Questore, davanti a tale avvertimento, continuasse ad andare per la propria strada: che figura potrebbe fare il Ministro dell'Interno, che fra l'altro sta rimandando all'esterno l'immagine di uomo forte, addirittura in contrasto contro i grandi poteri dell'Unione Europea? Quanto potrebbe essere credibile Salvini se il Questore bypassasse le sue chiare parole di ammonimento?
A livello cittadino il Questore pare circondato: popolo, Magistrato delle Contrade, Amministrazione Comunale si sono espressi, seppure in modo differenti, contro la manifestazione. Il Sindaco ci ha messo la faccia, dichiarando il proprio dissenso. Nel 2015 grandi polemiche coinvolsero Valentini, reo di aver "accettato" di far sfilare nel parcheggio dell'Acquacalda i mostri di Vega nel giorno del Palio senza colpo ferire. Nel 2018, a pochi mesi dall'insediamento della nuova Giunta, gli stessi mostri di Vega presidierebbero Piazza d'Armi, a pochi metri dalle mura cittadine. De Mossi non può permettersi tale confronto (perdente) con il passato, vituperato e giustamente criticato. Fossi io nei panni dell'Avvocato, tutto farei per non concedere Piazza Amendola, a costo di recarmi direttamente da Salvini o di ribaltare il famoso tavolino di cui sopra si parla.
Infine, attenzionissima ad un aspetto sottile. Il Questore sconvolgerebbe una situazione di "pace" e di collaborazione con il mondo contradaiolo, con il quale per evidenti contingenze è portato a confrontarsi. Salterebbe cioè un patto fra gentiluomini, un accordo non scritto, che da anni fa in modo tale che Istituzioni di ordine pubblico e Contrade si parlino, dialoghino e collaborino ove possibile.
Insomma, se davvero succedesse che il 9 dicembre la manifestazione fosse confermata, saremmo di fronte ad una vera e propria provocazione, ad una mossa improvvida, con conseguenze impossibili da prevedere. Una cosa è sicura: cambierebbe un equilibrio, molte posizioni non sarebbero più salde, a domino potrebbero cadere molte tessere di un puzzle ad oggi ben definito.
Il tutto per non infilare pochi invasati in un campo a Isola d'Arbia o all'Acquacalda. Perché? Cui prodest?

4 commenti:

  1. Caspita Almuta... potevi esser clemente e scrivere pure tu, come ho fatto io

    QUI PRODEST...

    così, giusto per sostegno e non lasciarmi solo nella mia ignoranza

    :o))))))))))

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    1. Francamente, pur non indicando altri, vorrei far rilevare la mia Sapienza e la mia conoscenza della lingua latina... Cioè, via.. QUI (quo qua) prodest????

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  2. la sposta da un'altra parte,è evidente che si cacherà in mano e la sposterà più lontano dal centro storico e dalle mura.
    altrimenti?beh,da lunedì ci sarà lavoro per gli avvocati locali,mi sembra più che chiaro...

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    1. Detto fatto,ennesimo quaquaraqua:la fa in Pescaia.
      Pora Italia,che pena.
      È bastato un bercio dall alto e si è cacato in mano...beiiiiii

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