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giovedì 25 ottobre 2018

Tanto non ce la fate...

A me interessa tantissimo il giudizio dato a cose e/o persone e/o fenomeni senesi di chi senese non è. Uno molto attento a tali dinamiche (oddio, un po' ad intermittenza, ma tant'è...) è David Allegranti, fiorentino ed interista, come appare sulla sua didascalia tuitteriana. Stavolta Allegranti discetta di bloggersss...
"Siena, il lamento dei blogger <<traditi>> dal cambiamento". Questo il titolo del fiorentino interista, in un articolo del 4 ottobre apparso sul Corriere Fiorentino.
Bloggers prima "sponsor di De Mossi" (cit.), favorevoli al cambiamento ma delusi dalla nuova giunta. 
Ma non proprio tutti delusi, perché un "premiato" (cit.) c'è, ed è Raffaele Ascheri, "cliente dell'avvocato De Mossi" (cit.) (notate per cortesia come si usi un termine - premiare - che significa letteralmente "ricompensare con un premio" e che rimanda appunto ad una idea di ricompensa per un servizio offerto, soprattutto se si evoca, senza alcun motivo, un legame cliente-fornitore fra Ascheri e De Mossi).
Tutto vero, sebbene con molti distinguo fra le posizioni dei bloggers, ognuno dei quali ha - meno male! - diversa sensibilità e diversa interpretazione delle cose che accadono.
Perplessità e critiche alla nuova Giunta, tanto per rimanere in tema, sono state apportate da TUTTI i bloggers: Eretico, Santo, Bastardo senza gloria, Al-Mutanabbi. Ognuno con il suo stile, ognuno con la sue parole. Ogni blog ha difatti una propria e precisa personalità, data spesso dal modo di scrivere la propria idea. Roboante Bastardo, pungente Il Santo, puntuale Eretico, caustico (dicono) Wiatutti: questi gli aggettivi che mi sento di appioppare alla nostra variegata comunicazione.
E quindi, quando si va a commentare ciò che è successo (sempre stando all'interno dell'argomento della Giunta demossiana, ma anche allargando il tiro a questi primi mesi di politica della nuova amministrazione), ognuno di noi, anche per non ripetersi, dice la sua in modo diverso. Fra chi lo esprime in modo molto netto (Bastardo), fra chi aveva premesso in tempi non sospetti che avrebbe fatto anche altro (Il Santo), fra chi scrive chiaro (Eretico) e chi pensa all'effimero ma è da mesi che ha spiegato la propria posizione (Al-Mutanabbi).
Carlo è stato citato dal fiorentino interista in un suo sfogo su FB, assai ben argomentato e deciso. Così come è stato citato un commento (sic!) di Federico, anch'esso ben decriptabile. Cose scritte con mente libera, aperta, propria di chi padroni non ne ha. Ed è proprio qui che, a mio avviso, casca l'asino...
Insomma, decidiamoci una volte per tutte. Questi bloggers sono "moderni squadristi", "traditi dal cambiamento", o "dediti alla protesta ed all'effimero"? Sono zerbini di De Mossi? O sono antagonisti di De Mossi?
E' evidentissimo, a mio avviso, ciò che sta capitando. Un certo tipo di sistema di informazione, che evidentemente un po' se l'era legata al dito (ricordiamo una querelle agli Intronati proprio fra Allegranti e Bastardo senza gloria) per tante e ripetute punzecchiature di questi cani sciolti dei bloggers in tutti questi anni, non aspetta altro che rimarcare le presunte incongruenze degli stessi e fra gli stessi. In tale maniera, tentando di delegittimarli, in una operazione che non evito a definire goffa, quale si evince dall'ultimissima parte dell'articolo del fiorentino interista (più sotto).
Ma qui un passaggio manca ai comunicatori di regime: la estrema, fortissima libertà espressiva dei bloggers. Che, non dovendo rispondere ad un padrone, non dovendo seguire linee editoriali, non essendo stipendiati per scrivere, hanno una eccezionale fortuna: avere la mente libera! Inutile etichettarci, catalogarci, incasellarci... non ce la farete mai, perché manca il contesto. Siamo liberi di esprimerci, sbagliando (e potenzialmente pagando per i propri errori) o indirizzando, esponendoci per stimolare e non per avere la Verità da dispensare.
Inutile quindi organizzare questi giochini... 
Ed eccoci quindi all'ultima parte dell'articolo del fiorentino interista.
"I blogger hanno fatto politica attiva per anni, intervenendo sui social - con non pochi veleni - ma adesso è arrivato il momento di fare un passo indietro. <<A quella signora che oggi mi ha urlato dietro perché non gli piace il nuovo sindaco: se ha qualcosa da dire al De Mossi, lo trova in Piazza del Campo, 1. Io sono in pensione, ormai campo di rendita... Saluti>>. Anche i blogger, alla fine, son rimasti bruciati".
Analizziamo:
1. "I blogger hanno fatto politica attiva per anni": non si spiega o definisce "politica attiva".
2: "Ma adesso è arrivato il momento di fare un passo indietro": non si capisce cosa voglia dire "fare un passo indietro" e chi lo imponga (Allegranti stesso?).
3. La frase in virgolette, che non riporta l'autore ed è totalmente decontestualizzata, così attaccata al periodo precedente, evoca subliminalmente un'idea di disimpegno strumentale legato all'ascesa di De Mossi. Trattasi di un pezzo di articolo apparso il 27 settembre 2018 sul blog de Il Santo, che riportiamo integralmente, dato che il tutto cambia, se letto nella totalità: "Nella notte i vicoli silenziosi di Siena mi fanno pensare a quanto ho fatto bene a distaccarmi dalla politica di questa città. A quella signora che oggi mi ha urlato dietro perchè non gli piace il nuovo Sindaco: "Se ha qualcosa da dire al De Mossi, lo trova in Piazza del Campo 1" Io sono in pensione, ormai campo di rendita... Saluti". Chiaro ora che il pensiero di Federico, soprattutto se collegato alla sua decisione di mettersi da parte partorita ben prima delle ultime elezioni, sia collegato alla delusione della "politica di questa città", considerata in maniera totalizzante?
4. "Anche i blogger, alla fine, son rimasti bruciati": non si capisce da chi, come e perché. Anzi, lo si capisce, ma non è vero. 
Al contrario, i bloggers ci sono, come e più di prima.
Fatevene una ragione.
PS: non ce la fate...
Baci

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