Un (piccolo) vulnus al Potere

Andrà come andrà, probabilmente come sempre: cioè lo prenderemo in culo noi poveri cristi e trionferà la classe politica dominante. Tuttavia, questo neonato Governo ha già contribuito a cambiare di molto lo stato dell'arte consolidato.

Insomma, di fatti in questi giorni ne sono successi. E parecchi. In antitesi con tutti coloro i quali continuavano e continuano a sostenere che le cose non sarebbero mai cambiate, che il voto di protesta sarebbe rimasto fine a se stesso, che un gruppo di ragazzotti dapprima improvvisati, poi manovrati, poi ignoranti, poi uguali a tutti gli altri non avrebbero rappresentato che una meteora fugace nella storia della politica nazionale, che un comico non sarebbe mai riuscito a spostare la mentalità dell'itagliano medio.
Tutta fuffa, come vedete, spazzata via dalla novità dell'era contemporanea, che ammette eccezioni alla regola. Tutta comunicazione a vanvera propalata da coloro i quali ragionano per vecchi schemi e non accettano una rottura di un modello, finendo per sostenere ad oltranza quello antico.
Eppure negli ultimi giorni qualcosa di importante è successo.
1. LA CADUTA DI BERLUSCONI - Essendo il Caimano appunto un rettile dalla vita infinita, ci sta benissimo che un domani il Berlusca torni a far parlare di sé, pur addormentandosi agli appuntamenti istituzionali o cascando dal palco del comizio. Ma la spallata datagli stavolta è grossa davvero. Prima dai pentastellati, che lo hanno definito da subito come impresentabile; poi dalla Lega, in un atto di vero e proprio tradimento ponderato, quando Salvini ha finalmente capito la zavorra che la mummia avrebbe per lui rappresentato. Un risultato epocale, forse una fine di un'era. Ed un po' ce ne dispiace.
2. IL FACCIA A FACCIA CONTRO LA UE - Siamo assai convinti che il Governo, per libera scelta o per coercizione, non proporrà soluzioni alternative alla gabbia europea, ma ci sono bastate tre o quattro frasi di Di Maio e soprattutto di Salvini per essere contenti. Finalmente qualcuno che si permette di replicare ai mostri lettoni, francesi, finlandesi e chi più ne ha più ne metta che, per chiaro interesse economico, aspirano a dettarci le regole entro cui dobbiamo vivere. Ripetiamo: non cambierà niente, ma almeno un po' di soddisfazione...
3. I CLAMOROSI SFORMATI DEI MEDIA ASSERVITI - Ammetto di aver passato ore liete in questi giorni a vedere, leggere o ascoltare gli sformati di "giornalisti" ampiamente ed evidentemente compromessi con il Potere, cui devono con evidenza render conto. Il nuovo Governo ha evidenziato il penoso stato della casta dei giornalisti, che hanno per giorni schiumato rabbia e gettato fango su tutto ciò che riguardasse i neo-governativi, con l'apice della diffamazione di Conte. In poche parole, ci siamo molto divertiti.
4. IL NERVOSISMO DEI MERCATI - Spread quasi a quota 200, agenzie di rating che rispuntano fuori all'improvviso, indici di Borsa in fibrillazione, dotti economisti tedeschi e francesi che giurano guerra ai gialloverdi. Suvvia, sanguisughe, rilassatevi. Il pericolo non esiste, questa gente non ce la farà mai a cambiare un mondo lanciato verso un muro, i vostri sporchi giochini potranno continuare. Però, almeno un pochino, pare che stavolta il culo vi sia frizzato...
5. LA FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA - Termina uno dei periodo a mio avviso più tristi della storia itagliana, avviato con Berlusconi e soprattutto con il berlusconesimo, vera e propria ideologia post-moderna, spalleggiata dall'alleato silenzioso PD, sempre pronto a votare le leggi in Parlamento ed a dare man forte, alla bisogna, al Caimano nelle alternative di governo. Ma sì dai, s'era capito un po' tutti che PD e PDL erano e sono un po' un Giano bifronte, per cui il risibile risultato elettorale e finalmente l'estromissione da ogni incarico di governo erano eventi attesi. Eppure sorprendenti, vista la presa sui punti di potere che i due finti partiti hanno garantito in questi anni.
6. IL RIDIMENSIONAMENTO DELL'INTELLIGHENZIA DI SINISTRA - Che è un po' il punto che mi fa godere di più. Gente avvolta da una balla di quattrini, autoreferenziale, arrogante, impositiva ed antidemocratica, che alla luce dei fatti si è dimostrata per ciò che è, ovvero un gruppo (ahimè) ampio non produttivo, che fino in fondo ed anche oltre ci ha voluto insegnare come si sta al mondo, ci ha detto cosa fosse giusto o sbagliato, reinterpretando i classici del pensiero di sinistra in salsa liberista. Un'ultima considerazione: andate affanculo.