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giovedì 10 maggio 2018

La strabordante vittoria dell'Emma Villas di Chiusi

Strabordante, straboccante, roboante... Insomma, l'aggettivo mettetelo pure voi, basta che finisca con -ante; a noi va tutto bene. L'importante è che sia glorificata l'impresa della squadra di pallavolo ("volley" ci fa cacare, scusate) dell'estrema provincia sud.

Bando alla ciance e chapeau all'entourage dell'Emma Villas! Venire da un paese della provincia e "colonizzare" una piazza cui della pallavolo mai era importato niente, mi pare un bel colpo gobbo. Ma soprattutto è sorprendente l'entusiasmo che i Chiusini hanno portato in una città straniera, fra gente che probabilmente fa fatica a decifrare un bagher o un fallo per doppio palleggio. Chapeau quindi, perché nei miei primi (quasi) 50 anni non ricordo di avere sentito in città una discussione una sulla beltà della pallavolo, tranne che per qualche discreto culo delle bordelle che si grufolano nella sabbia d'estate (mi pare che lo sport si chiami beach volley).
Ecco, questo potrebbe essere un caso da psicanalisi, se ben ci pensiamo. Cioè come il foloso medio si appassioni (vale a dire ci senta) per una squadra di Chiusi, che affitta da pochissimi anni un palazzetto a Siena. Lascio da parte l'estetica dello sport, la bellezza del gesto tecnico, la grandiosità della performance fisica (e dei culi delle citte); tutto ciò non lo calcolo, perché va bene che si vada al chiuso, soprattutto nelle gelide serate invernali, a godere di uno spettacolo sportivo. No, parlo dei parvenu del volley, di quelli che postano foto a nastro e si sentono parte di un trionfo. Forse il foloso ha bisogno di sognare, di sentirsi Vincente, di elevarsi ancora ad un rango superiore alla media umana, come succedeva solo qualche mese fa nella Siena da bere. Manca, in effetti, la sfilata al palasport, manca il fare potta, manca l'inchino alle prime file di vippissimi. Tutto questo, volenti o nolenti, l'Emma Villas è riuscita a riportarlo, seppur in tono minore, in città.
Ma su come ciò sia potuto accadere, se rileggete con calma qualche articolo vergato su questo destabilizzante blog in tempi assolutamente non sospetti, qualche teoria la potete ipotizzare.
Insomma, di certe foto di certi noti esponenti di un certo Partito Distruttore che trionfanti alzano i trofei al cielo, lo abbiamo rendicontato.
Insomma, di certi contatti fra la appena arrivata società pallavolistica e le altre realtà sportive senesi, lo abbiamo rendicontato.
Insomma, di certe voci di una convergenza delle stesso società senesi verso una polisportiva (o chiamatela come vi pare), lo abbiamo rendicontato.
Insomma, di un grande battage pubblicitario (a volte sparato anche un po' a casaccio, se ci è consentito) di certa stampa cittadina, lo abbiamo rendicontato.
Insomma, che nell'anno delle elezioni comunali qualcosina bisogna vincere, è statistico.
Ecco, a voler essere maliziosissimi, quest'anno toccava all'Emma Villas. Fra una Robur un po' titubante, fra una Mens Sana ancora da costruire, la squadra chiusina capitava giusto a fagiuolo. Spese poche, grande entusiasmo, folosi in cerca di gloria... Il passato ci ha insegnato che in determinati momenti ci vuole il chicco. Prima c'era la Banca, che ora pare disinteressata. Oggi va avanti direttamente la politica. Con la sua faccia come un gomitolo.

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