Come qualcuno di voi attenti lettori forse saprà, qualche giorno fa Savvidis ha effettuato un'operazione di protesta ghandiana, per un gol annullato al suo Paok al 90esimo in un match di altissima classifica. Savvidis si è difatti gettato in campo, circondato da due guardaspalle immensi, avventandosi all'arbitro con tanto di pistola inguainata dentro una fondina. Partita interrotta e campionato sospeso.
Savvidis è uomo pio. Amico personale di Putin ed ex parlamentare russo, dirige infatti una fondazione di beneficienza che porta il suo nome e che investe molto nella restaurazione di santuari ortodossi e nella promozione di progetti culturali, educativi e scientifici.
Ed è proprio sul punto di vista educativo che vorremmo che Savvidis fosse contattato dall'attuale presidenza bianconera, per inculcarci qualche sana regola di rispetto per l'avversario e per gli arbitri.
Splendida anche la reazione momentanea post invasione di campo del Presidentissimo, che si è reso irreperibile per alcune ore, dandosi alla macchia in piena contumacia.
Poi, tornato sui propri passi, ha rilasciato un'intervista distensiva, in cui, scusandosi con "i sostenitori del Paok, con tutti i tifosi greci e con la comunità calcistica internazionale", si è dichiarato giustamente "vittima ed ostaggio di un calcio malato". E pertanto Savvidis continuerà a battersi per un football pulito e leale, in modo da vincere i campionati non nei tribunali, ma sul terreno di giuoco. Anche e soprattutto con l'aiuto di una pistola, aggiungeremmo.
Savvidis è un malato di calcio. Prima del Paok è stato alla testa di altre squadre russe. Ecco... ma ci sarebbe possibilità di contattare questo splendido oligarca russo?
Pensatelo ad esempio in tribuna a Livorno, con il nostro Trani (a proposito: ma l'hanno sedato?), che entra in campo e sfodera il pistolone davanti agli occhi del boiler Vantaggiato e dei simpaticissimi raccattapalle!
Una soddisfazione, un sogno. Che spero si avveri.
Avanti Savvidis!
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