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mercoledì 7 febbraio 2018

Io parlo alle piante

Madonna oh... Ma quanto è plumbeo questo cielo? Quanto sono basse le nuvole? Quanto è lontano il momento di parlare alle piante?
Già, io parlo alle piante. Così come parlo agli animali.
Certo, certo, è strano. Ma è da una vita che io sono considerato uno strambo, cosa volete che comporti una anomalia in più o in meno?
Ogni anno le piante muoiono un po'. E rinascono. Almeno in parte, secondo lo schema consolidato del cosiddetto ciclo della natura. Ed è uno degli innumerevoli aspetti fantastici della vita sul nostro pianeta.
Ma immaginate quanto sarebbe bello, a novembre o giù di lì, entrare in una modalità di conservazione, per risvegliarsi in primavera belli pimpanti! Fra l'altro, salteremmo direttamente tutte le festività natalizie, scavalcando un ostacolo non da poco.
Un po' li seguiamo anche noi, i ritmi delle amate piante.
Io ad esempio inizio verso settembre, quando le foglie ingialliscono, a diventare più introverso e pensieroso. Oddio, le domande sono sempre un po' le solite, man mano che gli anni avanzano... "Chi sono, dove sono, quando sono assente di me, da dove vengo, dove vado", cantava sempre Lui. Ed il ritornello, in quel periodo, mi frulla da sempre in testa.
Ma a settembre ho trovato una volta l'amore. Segno che, anche nei momenti di reflusso, qualcosa di eccezionale può sempre nascere nei rapporti fra le persone. Questione di volontà.
L'autunno l'ho sempre amato, è la stagione che mi rappresenta(va) forse meglio. Buio pesto, scoglionamento generale, odore di bagnato, il sapore del bosco. E con le piante, in autunno, c'ho parlato spesso. Dicendo loro che il momento del riposo si approssimava, certo. Ma che, in fondo, si sarebbe trattato di una breve parentesi, di qualche mese in attesa di un nuovo rifiorire. E loro capivano sempre; o almeno così mi pareva. Eppure, oggi ho più di un dubbio: ma mi hanno mai veramente ascoltato?
D'inverno... Amici, d'inverno è un casino! Ma che dici a una pianta che ha perso tutte le foglie e che resta in balia del freddo come uno scheletro di un vecchio? Sì certo, qualche volta ho provato a dialogare, ma niente... Bisogna riconoscere, a malincuore, che talvolta la nostra testardaggine non può vincere le resistenze della natura: una pianta in stato di quiete ti rifiuterà, è normale.
Bischerotti noi che ci affanniamo ad insistere. Non vale la pena, l'ho capito tardi, dopo aver sprecato, a fin di bene, un mare di energia.

In questo momento è freddo e piove. Le mie piante non alzano la testa. Ma so che prima o poi lo faranno.
La primavera è lì, ad un passo. Basterà solo un cenno, uno sguardo, forse un messaggio e le gemme dei fiori, dapprima con dolcezza e poi con prepotenza, torneranno a insinuarsi negli spazi.
Per quanto mi riguarda, non so... 
Non ho più voglia di annoiarvi, per cui la finisco brevemente. Tenterò, come sempre, di parlar loro.
Ma...




"And you run and you run to catch up
with the sun, but its sinking
And racing around
to come up behind you again
The sun is the same in the relative way,
but you're older
Shorter of breath
and one day closer to death"
(Pink Floyd, "Time", 1973)

3 commenti:

  1. Cambia punto di vista,guarda il prisma da un'altra sfaccettatura..forse è proprio in inverno, quando si spogliano e mostrano l'essenza,il momento in cui stanno ascoltando. Smetti di parlare,sussurra,come fosse un'invito al viaggio in quel paese che ti somiglia tanto'.
    (Adoro l'immagine)

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    Risposte
    1. Grazie del suggerimento. La citazione è casuale oppure no?

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  2. Odore di bagnato?
    Speriamo non sia piscio.
    E.C.

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