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martedì 16 gennaio 2018

Le Leopoldelle: il risultato

Ecco, diciamo che non si è trattato di uno squallido 0-0 senza tiri in porta... Bensì di un match giuocato a viso aperto, con ampio spettro di scontri fisici e verbali.

Terminata la terza edizione de Le Leopoldelle, andiamo a tirare una riga di quanto abbiamo visto e sentito.
Il programma era composto di due parti ben distinte, la prima di mera auto-glorificazione del blog in stile PDino (per cui, senza macchia né paura ed anzi con ringraziamenti annessi), la seconda di confronto fra bloggers e resto del mondo.
Anche la metodologia di conduzione era completamente differente (cosa detta e ridetta...), fra una guida vera e propria esplicata da me medesimo nella prima parte ed un flusso di coscienza ininterrotto e non etero-diretto nella seconda. Con i rischi che tutto ciò poteva comportare.
Insomma, il concetto era chiaro: il blog è mio e me lo gestisco io, mentre i discorsi di pubblico interesse stavolta è stato bene che siano arrivati dalla platea.
Platea composita, a proposito: cittadini semplici in cerca di indirizzare il proprio consenso, candidati sindaci (1) in attento ascolto, uomini dei candidati sindaci in attentissimo ascolto, cani sciolti. Un pupurrì variegato, proprio come il pubblico di Wiatutti.
Al di là del concone, come predetto, i tre bloggers storici di Siena (Ascheri-Muzzi-Regina) più una graditissima sorpresa, un membro della Smart Sity, una delle novità più piacevoli nel campo della controinformazione locale dell'ultimo anno.
Ebbene, Le Leopoldelle hanno anzitutto rappresentato un momento di confronto vero, reale, concreto e tangibile. Con gente che non se l'è mandate a dire, fra bloggers che tendevano a ribadire il proprio ruolo centrale nella forzatura contro la quarta parete del Sistema (che a loro tutti è costata tanto...) ed "oppositori" che badavano a ribadire anch'essi il loro ruolo centrale nell'operazione di disclosure di una piccola ma non insignificante dittatura di pensiero negli anni della Siena da bere.
Qualcuno ha detto in sala che Le Leopoldelle sono finite per divenire un'assemblea delle opposizioni. Vero (in parte), ma assolutamente per volontà di chi, ad un dibattito pubblico con tanto di invito neppure tanto velato, non certo dell'organizzatore del convegno. Chi è stato a casina ha perso un'occasione, ma noi s'è campato bene uguale.
Presente un candidato sindaco - De Mossi, che ha voluto ribadire nel suo intervento il ruolo centralissimo dei bloggers nella diffusione di una informazione di fatto proibita dall'ex (ex?) sistema mediatico senese - e due non candidati sindaci - Neri e Campanini, che hanno parlato poco e proprio per questo forse hanno fatto un figurone - più una bella massa di personalità politiche legate bene o male ad altri candidati non presenti.
In mezzo a tutti, i bloggers. Polemici, battaglieri, diretti, senza peli sulla lingua, chiari.
Non do un giudizio, ognuno ha il suo: ho sentito chi ha constatato il frazionamento non solo di schieramento ma anche di idee delle opposizioni, c'è chi mi ha criticato, altri invece mi hanno ringraziato, alcuni hanno gradito i tortellini al sugo, altri sono andati via presto.
A me resta invece il quesito della serata: ma alla fine poi... Maxcicci avrà trombato o no?

2 commenti:

  1. Penso che Maxcicci sia, in questo momento, lo specchio di Siena: ha avuto la ghiotta occasione di trombare, però alla fine avrà deciso la ragazza (il popolo) se dargliela o no. La fica, così come il Buongoverno, si ottiene con determinate caratteristiche (bellezza, buona dialettica, interessanti programmi per il futuro, simpatia, saper screditare gli altri pretendenti, buco di culo...). Anche a questo giro il buon Max, nonostante le sue doti, dovrà sperare esclusivamente nel buco di culo di aver trovato una citta in bòna che presa dalla voglia di cambiamento gli dia il suo consenso a fare di lei ciò che nessuno le ha fatto negli ultimi N anni. In bocca al lupo Maxcicci!!

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  2. è facile sapello: se contro l Arzachena si vince la risposta è sì, se invece no vor dì che il professore è rimasto in astinenza.

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