Polisportiva sì, Polisportiva no... La terra dei cachi

Riceviamo e pubblichiamo volentieri un articolo che ci invia un misterioso lettore. Articolo che parla di un argomento più volte affrontato sul blog, che tuttavia riprende da angolazione totalmente divergente. E di ciò siamo contenti, per offrire una visione il più possibile pluralista sul dibattito di una (annosa) questione.
Lo Sport-day organizzato per il 17 Dicembre da due tra le più importanti società sportive di Siena - Emma Villas (volley) e Mens Sana (basket) - mi ha fatto tornare alla mente un argomento che negli anni è stato trattato più volte.
Da qui la domanda: non è che per caso a più persone interessa veramente arrivare alla costituzione di una Polisportiva?
Inizialmente sarebbe interessata alla Durio (vedi terreni presi in gestione in zona Viale Sclavo) e successivamente il Macchi avrebbe optato per entrare a far parte della Mens Sana proprio per ostacolare l'intento della Durio, o più semplicemente la Durio non avrebbe piacere di avere sinergie con persone che potrebbero, a suo modo di vedere, risultare ostili? Oppure che anche il Macchi abbia lo stesso identico interesse e sia in corso una vera e propria scalata sociale allo sport senese? Chissà...
Ma la Polisportiva sarebbe davvero un male per questa città?
Credo che il discorso debba essere più profondo e riguardi anche altro...
La Polisportiva potrebbe essere una bella operazione per lo sport senese dal punto di vista finanziario, con costi totali più contenuti ed a quel punto PER FORZA appoggiato dalle Istituzioni, con più facilità di costruire infrastrutture adeguate allo sport di oggi; dai campi, ad uno stadio, alle iniziative di qualsiasi tipo, a foresterie. Sarebbe, per i senesi, anche un segnale a tutta Italia. Un'unità di intenti come mai c'era stata nella storia! Un cambio di mentalità, complici anche tutte le vicende che hanno fatto parlare di noi negli ultimi dieci anni e che ci hanno "educato". 

Il problema, forse, siamo proprio noi Senesi che non riusciamo a guardare più in là del nostro naso (o non vogliamo riuscirci per orgoglio personale o altro) e vogliamo difendere il nostro piccolo orticello anziché lavorare tutti insieme in un terreno molto più grande. Se una divisione c'era allora deve continuare ad esserci (sia mai...!). Come più volte viene detto, ci sono i vincitori e i vinti, i buoni e i cattivi. E a Siena questo ce lo abbiamo proprio nel DNA. Ma per far funzionare questa città, e nel caso specifico lo sport, bisognerebbe per forza di cose lasciare questo tipo di ragionamenti nel solo ambito Palio, il quale ci dovrebbe insegnare a comportarsi con il resto del mondo e non fra di noi. Sennò cosa conta berciare "siamo tutti di Siena!" se nei fatti non è un reale motivo di aggregazione?
Ricordiamoci che prima di essere contradaioli, prima di essere tifosi del Siena o della Mens Sana, soprattutto siamo SENESI!!
Se non ritroviamo questo tipo di unità tutte le altre cose sono messe a forte rischio e lo saranno sempre di più in futuro!
I fallimenti della Banca e di altri settori credo siano stati il punto di arrivo di una comunità completamente disgregata in primis dal punto di vista sociale (ognuno alla ricerca dei propri interessi), e conseguentemente politico, che poi si ripercuote su tutto! Ognuno in questa città rimane convinto delle proprie idee, del proprio vissuto, ma in realtà non si pensa mai a quali sarebbero i modi di far tornare a splendere la nostra amata Siena in tutti i settori (sicuramente non gli stessi di 10-20-30-40 anni fa!).
Non è questione di politica e di amministrative nel 2018... la questione è prendere coscienza noi come popolo di cosa si può realmente fare per il bene di TUTTA la nostra comunità, e non della nostra piccola parte di comunità!
Se riusciremo a partire da questo presupposto potremo poi iniziare a parlare in maniera costruttiva di come compattarci per affrontare il resto del Mondo, Polisportiva compresa...

Forza Siena!! E per Siena intendo la città di Siena ancor prima della mia squadra!

H7-25