Il canale youtube di wiatutti!

lunedì 31 luglio 2017

Santa Colomba

Fortissima eco, anche a livello di risonanza nazionale, è stata data alla notizia dell'accoltellamento di un autista di autobus da parte di un violento (pare) clandestino, comunque sia una folle testa di cazzo al di là di ogni singola sottigliezza di carattere razziale o di questioni legate a documenti di residenza.

Qualche settimana fa scrivevamo una nostra impressione sulla questione dell'immigrazione. Questione che, soprattutto nel percepito popolare, sta prepotentemente occupando i pensieri delle persone normali.
Già, parlo appositamente di "persone normali". Non di geni, letterati, intellettuali da salotto o gonfi ecclesiastici. Parlo di gente che suda, fatica, pensa; e magari gente che ha anche qualche coglione girato.
Eppure non voglio scrivere qualcosa "di pancia", perché so che non funzionerebbe.
Come tutte le questioni, anche questa dell'accoltellamento dell'autista ha un contesto, che può aiutare per la comprensione.
Anzitutto, si sa che questo emigrato ivoriano aveva avuto più di un problema di "socializzazione" nel più recente passato, tanto da avere pronto (pare) un foglio di via, in virtù di problemi acclarati di alcolismo che lo avevano già fatto allontanare da un centro accoglienza. Ci domandiamo pertanto, prima di tutto, cosa cazzo ci facesse ancora a giro un personaggio di tal genere. Ma le Istituzioni di Pubblica Sicurezza, nei loro vertici, cosa ci stanno a fare? Esistono problemi burocratici? Oppure le priorità sono altre?
L'esempio di Santa Colomba diventa tuttavia paradigmatico di un problema che la politica non vuol risolvere (notare il verbo "volere"). Perché questo stato di fatto è vantaggiosissimo per chi, nel business mostruoso della falsa accoglienza, ci sguazza. Che siano associazioni religiose, cooperative rosse, gruppi della criminalità organizzata; o tutte e tre insieme.
Ogni migrante ha un prezzo addosso, un target minimo che fa gola a tanti: da chi li va a prendere sulle spiagge africane, a chi li "accoglie" in fatiscenti centri di prima accoglienza. Da lì in poi, il deserto.
La politica non ha organizzato nulla di ciò che concerne il post-accoglienza semplicemente perché non ha interesse a farlo. Ha interesse, al contrario, ad avere masse di persone allo sbando che possano essere usate come mezzo contundente per svariate attività: dalla questione di propaganda politica, alla questione del lavoro sottopagato, alla questione della riserva dei voti, alla questione della gestione dell'ordine pubblico.
E poi, infine, ricordatevi sempre il paradigma più semplice per il controllo delle masse che il sistema da centinaia di anni ha escogitato: problema-reazione-soluzione.
In questo caso, il problema è stato creato ad arte attraverso la destabilizzazione dell'area mediterranea di qualche anno fa (le cosiddette "primavere arabe"), che ha fatto saltare il tappo che teneva ridotto il flusso migratorio dal continente africano. La reazione, chiaramente, è arrivata solo di pancia, fra politiche assurde di inclusione acritica della finta sinistra e ululati demagogici della destra razzista. E la soluzione...
La soluzione è la solita di sempre: si continua con una guerra fra poveracci, noi straccioni ed i negri merdosi che sono delle vere e proprie mine vaganti a giro per una società che non è più abituata a confrontarsi con un carico di violenza così bestiale. Spostando cioè la frontiera dell'emarginazione verso le masse di immigrati, il Sistema ottiene più scopi.
E noi, a lottare nel fango.
Ah, un'ultima cosa. Mi va bene ospitare gente bisognosa, perché ho sempre aiutato chi ha avuto meno di me. Ma lo devono fare anche coloro i quali inneggiano ad una inclusione totalizzante: il Vaticano ed i liberali left alla Capalbio. Diano il buon esempio, o la smettano di dire cazzate.

6 commenti:

  1. Penso che tu abbia ragione su tutto ... bisognerebbe allargare l'analisi ma in fin dei conti quello che di tutta questa storia non riesco a digerire è che non si riesca ad individuare il vero nemico, la causa del disastro ovvero l'elite finanziaria che se ne frega di noi straccioni e degli immigrati pezzenti, anzi che per loro noi rappresentiamo il business ... la vera soluzione sarebbe un accordo tra stati fratelli con pari dignità, ma mica puoi toccare la libera circolazione di merci, denari e uomini maledetto il libero mercato e chi ancora lo difende (dipendesse da me metterei i tetti perfino agli ingaggi nel calciomercato e agli stipendi dei giocatori per favorire le piccole, figurati te).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Proprio per evitare accordi fra stati fratelli sono state create realtà artefatte sovra-nazionali, con enormi potere di decisione, soprattutto sul versante economico e finanziario. Composte da gente che non voteremo mai, che non vedremo mai. La delocalizzazione del potere è stata una trovata geniale per toglierci ogni minima possibilità di influire sulla gente che ci comandava. Ciliegina sulla torta: mettere a capo degli stati non più sovrani burattini del potere delicato, in modo da farci credere che esista ancora l'Italia, la Francia, la Germania ecc ecc ecc

      Elimina
  2. Risposte
    1. Siccome credo moltissimo nel voto di scambio, posso trovare lavoro per te e la famiglia.

      Elimina
  3. bravo, ottimo articolo!! hai fatto centro su tutto.

    RispondiElimina