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mercoledì 17 agosto 2016

Lettera M (prima parte)

Lettera M come....  come....  come....   a pensarci bene me ne vengono molte di parole con la M e diverse anche con la MM...
Tanto per incominciare M.M. come Massimo Maccarone. Indimenticabile il "Massimo Massimo" di gladiatoriana memoria, urlato da tutto lo stadio dopo il memorabile gol nel derby con i violamerdacei: splendida parabola e meraviglia di punizione, ma siccome il gioattore pare non fosse certo una cima, già ammonito, per esultare si levò la maglietta venendo giustamente espulso.... non vi dico la tensione dei rimanenti 60 minuti di partita. Di lui non conservo un bel ricordo, abbandonò la nave che stava affondando ricordandoci che le bandiere non esistono più.
Oppure M.M. come Massimo Mezzaroma. Trattasi dell'ultimo "presidente" che ha guidato il glorioso A.C. Siena, all'attivo un palmares da fare invidia: due retrocessioni, oltre 15 punti di penalizzazione, almeno 40 milioni di debiti accumulati negli ultimi anni e per finire l'onta della non iscrizione della squadra al campionato di B, da cui il nostro ritorno in serie D. E pensare che qualche amico ci aveva avvertito appena ventilò tale nome... Ala Dx appunto, sempre ben informato! Era l'uomo del sistema, l'uomo giusto al posto giusto, ma non per noi Focillati; ma questa è un'altra storia!
P.S. nel palmares ho deliberatamente omesso una promozione "elettorale", ma quella non vale, conta solo per gli allocchi che ci sono cascati: avvenne a seguito di una retrocessione "elettorale", quindi i due eventi si annullano (non capisco come gli allocchi videro la promozione, ma non la retrocessione... mah, gli enigmi dell'ignavia!).
Per finire l'ultimo M.M. che abbiamo incontrato è Massimo Morgia, allenatore eclettico, che nella sua rapida esperienza a Siena ha vinto quello che c'era da vincere, ovvero il girone che garantiva la promozione in Lega Pro (la vecchia e cara Serie C) e lo scudetto di Serie D. Chi lo ha criticato, chi lo ha amato, come sempre a Siena siamo capaci di dividerci su ogni questione. Io, che l'ho conosciuto personalmente, posso dire che è persona vera, spero vivamente che un giorno ci spiegherà come mai non è tornato a Siena visto che la mamma panterina lo legava al territorio, e che una parola data alla futura acquirente della Robur Siena poteva attendere 78 ore o poco più.
A questo punto i nostri avi però di parole con la M ne troverebbero un fottìo, si tratta di moccoli (vedi)!
Macchiaio: macchia molto grossa e folta, da cui è difficile uscire. "Oh Palle, ma che fine s’è fatto?". "E s’era finiti in un bel macchiaio che ‘un se ne poteva sorti' fori!" (anche se non è vero, la soluzione c’era ma non è stata volutamente applicata: chiedete ai Baresi, si chiama autofallimento.... pare che un noto professionista, tuttora in auge, lo avesse sconsigliato!).
 
Ma che ne v'o' sape' te se 'unn’hai nemmeno mai visto il treno: classica battuta di quando si vuol dare dell’ignorante a qualcuno. Ora che siamo più forbiti si usa un più consono: Ma te ce l’hai il patentino da XXXXXXXX? Sostituite alle XXXXX l’arte od il mestiere inerente al discorso che state facendo ed il gioco è fatto; ad esempio, parlando di calcio: allenatore (con l’aggiunta di un bel “Ma te l’hai fatto il super corso a Coverciano?”), ds, massaggiatore, presidente, ecc. Si può anche applicare a tutti i campi della vita, anche per MP (-S): pidiessini, margheritino, grembiulino, distratto, ecc.
 
Madonne: bestemmie, moccoli (vedi), eresie.
 
Madonne del Giabbani: il Giabbani era noto per dipingere delle Madonne davvero bruttine, indi tale battuta veniva usata a mò di contrappasso dantesco, visto che in genere si usava dire: “Bellina come una Madonnina”, in questo caso il senso è l’opposto. "Oh Nini, hai visto ieri in tv c’era la sorella dell’ex (se Dio vole) presidente?". "Sì Palle, bellina mira, pare una Madonna del Giabbani, e solo a vedella mi prudeva le mani!".
 
Madonnina infilata: donna che sembra timida e ingenua ma che in realtà è l’opposto. Sostituire il termine nell’esempio precedente, calza moltissimo.
 
Magnucare: (vedi Manducare).
 
Malato in gingilloccomania: persona a cui piace gingillarsi, trastullarsi. Un po' come pare facciano certi tifosi della Robur, che vedono complotti antiRobur ovunque (per me hanno solo ragione).
 
Maldolersi: lamentarsi. Pare che ci siano alcuni ambienti nella rete dove tale attività vada per la maggiore, tipo blog, siti, muri, nei quali i cosiddetti "leoni da tastiera" fanno una cosa strana a cui in questa città non siamo abituati: si pongono delle domande". Il casino per certi folosoni è che spesso si danno anche delle risposte e che delle volte tali risposte siano addirittura plausibili. Ah, felloni che non sono altro!
 
Malestante: che ha un difetto fisico. Si narra che la prima Robur Siena lo avesse dalla nascita: mancanza di un settore giovanile, struttura necessaria e sufficente per garantire una sana crescita alla giovine creatura. Speriamo di non ripetersi.
 
Malmeggiare: vedi Marmeggiare.
 
Maltire: pigiare in modo che restino i segni. Pare che certuni gaglioffi avessero tentato di farlo nei confronti del granfarabuttfigliodiputtnatod'uncangranbastard detto anche clochard de noartri. Ma siamo civili noi, mica lui, che crede solo al dio danaro!
 
Mammauccia: donna vecchia e malandata. Come pare si sia presentata la vecchia e cara Robur, al tempo A.C. Siena, agli occhi dei distratti del babbo ansimante, tanto che non concessero 1,7 milioni per l'iscrizione al campionato di B, proseguendo con il relativo fallimento, che ricordo, all'epoca ammontava a 3,6 milioni (fonte conferenza stampa di naso stiacciato allo stadio).
 
Manata: colpo dato con la mano. Molti di noi le mani se le consumerebbero volentieri, nei commenti se volete potete indicare i vostri candidati a riceverle. Aiutateci a trovare i candidati ideali.
 
Manciato: manciata. Riferito agli spiccioli che vorrebbero raccattare alcuni loschi figuri con l'attuale Robur Siena, o forse no...
 
Manco: nemmeno. "'Un ci crede manco Pinco", riferito ad una bugia. Negli ultimi anni ne abbiamo sentite abbastanza. "'Un vi do manco il becco di un duino", quello che risponderei io a certi personaggi se fossi la prossima proprietà.
 
Mandare a quel paese: così lapalissiano che è inutile spiegarne il significato, ormai in uso comune anche nella lingua italiana. Nei commenti potete indicare chi vi vorreste mandare.
 
Mandare tutto a carte quarantotto: mandare a monte un accordo, mandare tutto all'aria. Come avrei fatto io, se mi fossi trovato nella situazione di certe persone verso la metà di maggio.
 
Manducare: mangiare. "Che il Signore ci conduca sempre dove si manduca", così dicevano gli accattoni delle nostre parti. Visto i precedenti del clochard, forse soprannome non fu mai più azzeccato.
 
Manfruito: 1) ermafrodito 2) incapace di avere seppur piccoli contatti con persone dell'altro sesso. 3) ma l'ho sentito dire anche verso persone che avevano cattive intenzioni, come derivazione del più classico "malintenzionato". Sicuramente le prime due definizioni sono più corrette sotto l'aspetto grammaticale, la terza è sicuramente una derivazione volgare del termine, creata da persone che non conoscevano il vero significato della parola stessa. A mio modesto parere intorno alla Robur di manfruiti ce ne sono girati troppi, ora ci sarebbe bisogno di persone normali.
 
Mangerebbe la romba dei toni: detto di persona di grande appetito, cui fa filo tutto. "Oh Nini, hai sentito che a fa' tutti i conti pare che il clochard abbia fatto fori 3,5 milioni in due anni?". "Cheddì Palle, quello mangerebbe anche il rombo dei toni, o come avrà fatto?".
 
Mangia: nome della statua, o automa, che batteva le ore sulla torre campanaria del Palazzo Comunale, detta appunto Torre del Mangia. Tale nome era da attribuirsi al campanaro che aveva il compito in precedenza, Mangiaguadagni, rinomato per la facilità con cui sperperava i suoi salari. Strane similitudini con chi ha avuto a che fare con gli sport cittadini negli ultimi dieci anni, solo che lo sperpero forse era pro domo sua.
 
Mangiare l'ovo in culo alla gallina: spendere i soldi ancora prima di averli guadagnati, voler fare una cosa ancora prima che sia possibile realizzarla. Tipo le squadre della Robur negli ultimi anni, ah vai a noi 'un c'è mai capitato.
 
Mangiare a ritrècine: mangiare in modo esagerato, derivato da ritrècine, congegno dei mulini ad acqua. "Per fa' fori 3,5 milioni hanno mangiato a ritrècine in diversi, mi sa". "Vero, Nini!".
 
Mangiare con l'imbuto (o ombuto): mangiare molto velocemente! Praticamente la velocità con cui sono (forse) spariti 3,5 mil.
 
Mangiare la farina infiascata: vedi Mangiare con l'imbuto.
 
Mangiare la pappa in capo: essere molto più alto di un altro. Tipo Flo ed Emeghara, con una differenza di 23 cm.
 
Mani nel manicchio, piedi nei pintatoi: descrizione di chi avendo voluto la bicicletta, non deve far altro che pedalare. Esortazione che Nini e Palle indirizzano alla nuova proprietà, augurandole buon lavoro.
 
Manrovescio: 1) 'fioretto' dell'Alfiere durante la sbandierata. 2) colpo dato con il dorso della mano. Notoriamente utilizziamo nel volgar parlare più la seconda definizione. Quanti me ne hanno promessi da piccino... "Oh Nini, te se trovi il clochard per città che gli faresti?". "Zitto Palle, 'un lo sò, ma di sicuro avrei la voglia di dargli certi manrovesci".
 
Marcapunto: arnese del calzolaio per forare il cuoio per cucirlo, o per segnare dove lavorare o tagliare. Lo utilizzavano anche per indicare una cosa di difficile realizzazione. "Oh Nini, la vedo dura, non si segna nemmeno col marcapunto".
 
Marcare: 1) picchiare qualcuno e riempirlo di lividi e contusioni. 2) molto più recente, pressare, controllare il giocatore avversario. 3) segnare una rete ("Tira in porta e marca il gol", dall'inno della Robur). Per gli ultimi due significati gli esempi di natura calcistica si sprecano, ma per il primo viene in mente un fatto recente che ha coinvolto il nostro Palle che esortava un noto personaggio. "Oh popò di sciabordito, torna su o ti marco a dovere!". Esempio n. 2: "Dai XXXXX corri, marcalo, 'un lo fa tira'!", sostituendo XXXXX con vari nomi di difensori bianconeri: Cason, Dellafiore, Terzi, Gastaldello, senza dimenticare il Mitico Tudor o Grande Mignani - il tutto in rigoroso ordine cronologico! Esempio n.3: il magico colpo di testa di Flo in un mitico derby, per sempre nei nostri cuori.

(continua...)

L'Irlandese Volante

1 commento:

  1. Molti mi chiedono come mai nella sezione M.M. non ho citato Michele Mignani....
    Dimenticanza????

    No, non lo è stata, ho volutamente evitato di mischiare Il capitano con quelle tre persone, perchè LUI è di un'altra pasta, perchè LUI ha uno spessore differente, il Capitano è il Capitano e per sempre rimarrà nei nostri cuori.
    Avete mai sentito su di LUI un commento negativo?
    Credo che il Capitano sia uno dei pochi personaggi nella storia centenaria della Robur, che riescono a mettere tutti daccordo per un giudizio unanime nei suoi confronti, coma D'Agostino in negativo, LUI solo in positivo!
    Colgo l'occasione per augurargli i migliori successi (tranne in due giornate) in questo campionato, per LUI, molto importante......
    Vai Capitano, siamo con te!
    Questo vi dovevo.....

    Cordiali saluti
    L'Irlandese Volante

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