Evvai! Dopo una piccola discussione durata 6 mesoni, alla fine il passaggio di proprietà fra Ponte e Durio è avvenuto.
Possiamo pertanto stilare le prime pagelle dell'anno (W!), soprattutto riferite alla convulsa giornata di venerdì 22 luglio.
DURIO - Le diamo la precedenza, in quanto Signora e vincitrice (?) della tenzone. Rischia lo sfinimento, talvolta si lascia andare anche a qualche sfogo poco controllato, versa una lacrimuccia. Vabbè, è ita così. Pare poco avvezza alla pressione mediatica, per cui spesso lascia la parola a figlio ed avvocatessa. Dimagrita.
PONTE - Soprattutto nell'ultimo mese fa e disfa ogni cosa che gli capita a tiro nell'arco di pochissimi minuti. Arriva all'ultimo appuntamento non presentabile, con la chicca della tentata fuga dal tavolo delle trattative. Ne sento già la mancanza. Sgarrupato.
TRANI - Figliolo della Durio (che ci stravede), resta in silenzio nella fase critica della trattativa, dopo aver preso spesso parola e - forse - aver messo a volte il carro davanti ai buoi. Lo scusiamo, in virtù di un'età che gli può permettere molte cose. Gggiovane.
AMATO - Spesso agisce nella veste di tutor della Durio, per cui si capisce poco dove finiscono le prerogative dell'una ed inizino i doveri dell'altra. Ci piace pensarla fortemente aggressiva contro Ponte, fin quasi ad arrivare alla minaccia fisica. Veste anche in modo antitetico al Presidente, ovvero molto fescion. Muscolare.
SALLUSTIO - Deus ex machina londinese di Ponte, interviene poco, ma quando lo fa è devastante. Pare dirigere a bacchetta il proprio assistito, come se avesse egli stesso da guadagnare qualcosa dalla transazione. Di una cattiveria agonistica assoluta, non vorremmo mai averlo contro in una causa civile. Mefistotelico.
MELE - Se ne sta discosto, in attesa degli eventi. Un solo comunicato, ove tende a ribadire la propria posizione. Si ha l'impressione che debba avere qualcosa, ma non si ha la certezza che riesca a riprendere tutto il richiesto. Attendista.
VALENTINI - Per un po' resta a cazzeggiare, sperando che la situazione si risolva da sola, nella ferma intenzione di non cedere al proprio ruolo super partes. Poi si schiera sempre più decisamente con la Durio, fino alla minaccia di ritorsioni (?) verso Ponte. Infine è costretto ad intervenire personalmente, tutto sudato e scamiciato, dopo aver annunziato che la situazione fosse risolta (ah semmai). Decisivo.
TAFANI - Lascia giustamente andare avanti il proprio sindaco, salvo intervenire last second, di ritorno dal mare (immaginiamo la contentezza...). Eppure riesce a venire in foto con - apparente - poco sforzo. Abbronzato.
MANDARINI - Ancora una volta è il notaio che definisce le sorti della Robur. Ce lo davano spaparanzato in barca ed al mare, per cui, anche in questo caso, pensiamo che qualche accidente verso qualcuno sia volato... Onnipresente.
PROF. MAXCICCI - Vero capopolo, presenzia sotto l'ufficio del notaio, pur in evidente difficoltà gastrica e digestiva post cena a base di cacciucco. Dopo aver finito i rutti, lancia improperi a voce alta fino alla 3 di notte, quando è ripreso da un poliziotto. Superstar.
I POKEMON - Nella tragica moda della ricerca dei pokemon, due si ritrovano anche nell'assedio del 22 di luglio. Stavolta sono noti babbo e figliolo, che stazionano costantemente in primissima fila in attesa di news. Per un momento tentano anche di rilasciare un'intervista. Meravigliosi.
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