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giovedì 14 luglio 2016

Il grande Sienowsky

Il raffinato genio del fratelli Coen, nel 1998, tocca probabilmente il suo apice con "Il grande Lebowsky", film che amo tantissimo per le continue situazioni border line che ci mette di fronte.
Un po' come l'attuale momento della Robur Siena.

Forse la scena più esilarante è quella in cui Drugo e Walter spandono le ceneri dell'amico morto Donny, dall'alto della scogliera che domina l'oceano californiano: dopo un rimbombante e surreale discorso, l'enorme Walter apre un barattolo di biscotti e, non accorgendosi di essere controvento, spalma i resti del defunto su barba e capelli di Drugo. Il quale reagisce così: "Per la puttana Walter, ma sei proprio uno stronzo. Con te tutto diventa grottesco!".
Ecco, traslando il personaggio di Walter su un noto presidente partenopeo-svizzero, tutto calza a pennello.
La presidenza Ponte ci ha abituati a galleggiare costantemente fra il grottesco, il ridicolo, l'abborracciato ed il surreale; costantemente sull'orlo del baratro, con una pletora di personaggi talmente assurdi da sfiorare il ridicolo.
Gli esempi potrebbero essere infiniti: dalla coppia di americanazzi (vestiti da americanazzi) in tribuna a Spoleto, alla povera farmacista che senza un vero perchè è stata privata di un centino bello e buono, a Agnolin, Farina, il fratello Raimondo, Carboni che manda in culo, Materazzi sr che si perde nei boschi, Monzilli, Lucchesi in tribuna per cento partite, ecc ecc ecc. Una galleria infinita di piccole/grandi maschere tragicomiche, che tuttavia hanno avuto il potere di tenere indirettamente a galla un personaggio che - siamo al 14 di luglio - ancora oggi tiene in ostaggio una intera tifoseria ed una società di calcio professionistico, evidentemente avendo tutte le ragioni giuridiche per farlo.
La figura di Ponte l'ha, a mio avviso, tratteggiata benissimo un mio amico: un uomo incapace di provare sentimenti empatici, furbo, ossessionato dal denaro, che è stato stuzzicato fino a reagire e diventare cattivo, forse addirittura con l'obiettivo finale di far saltare il banco, qualora non siano soddisfatte le sue condizioni. E perciò degno di tutto il mio disprezzo.
Un capolavoro tattico, quello di Ponte, che ha trovato sponda, dal febbraio di quest'anno, nella incredibile superficialità di una paciosa signora, che mai si scompone, che ad uno zombie vivente (o presunto tale) ha ridato inspiegabilmente ossigeno vitale, versando d'embleè 2 milioncioni di euro senza alcuna sicurezza di impossessarsi di ciò che dovrebbe essere già da tempo suo, ovvero una società strapagata prima di iniziare.
Non ho elementi per giudicare l'operato della Durio da presidente della Robur (e mi garberebbe tantissimo iniziare a verificare cosa abbia da proporci), ma possiamo iniziare a tirare qualche conclusione su ciò che ha fatto finora come parte interessata al troiaio; o meglio, possiamo formulare qualche domanda. Che per questioni di spazio lascio ad un prossimo articolo.
In questa lotta titanica di pro-duristi contro pro-pontiani, la Robur sta affondando, dato che la sua sorte ormai tocca davvero poche appassionate persone: mentre tutto l'interesse è difatti spostato verso la querelle fra i due litiganti, si rischia davvero di perdere di nuovo una società nata e cresciuta fra mille difficoltà da pochi mesi.
Siamo difatti adesso nella condizione quasi matematica di non iniziare il ritiro nei tempi previsti, mentre fra sole due settimane avremmo la prima partita ufficiale, alla quale rischiamo di non presentarci perdendo a tavolino, con conseguente enorme figura di merda a livello nazionale; i quotidiani sportivi iniziano a mettere gli occhi su questa situazione assurda che stiamo vivendo; non si conosce una riga di questo fantomatico contratto preliminare; si campa di annunci del debordante duo Trani-Amato puntualmente smentiti dopo poche ore; ci si rompe sempre più il cazzo con il rischio di fratture fra la tifoseria; non si sa ufficialmente a quali cifre è girato l'arbitrato (ma era davvero un arbitrato?); si spera solo in un lontano tribunale a Milano, che ci dia una mano nel risolvere ciò che abbiamo contribuito ad ingarbugliare; abbiamo imparato a citare un articolo per una procedura d'urgenza che non sappiamo cosa sia; ci siamo ritrovati a Siena un avvocato che aveva dichiarato davanti ai media di correre verso Milano per depositare i documenti necessari, mentre un pool di professionisti lombardi (o da dove scappano?) lavorerebbe alacremente per permetterci di dare sfogo alla nostra passione.
Anche un evento estremo come l'occupazione della sede da parte di gruppi di tifo organizzato - che personalmente ho apprezzato come puro gesto di ribellione e di appartenenza - rischia di passare sotto traccia in questo caos che Ponte e Durio hanno contribuito a creare, l'uno con la cattiveria di chi non ha nulla da perdere, l'altra con una superficialità che inizia ad essere quasi sospettosa, oltre che imbarazzante.
Insomma, come vedete, la trama da "Il grande Lebowsky" si sta dipanando, ancora una volta simile a se stessa, nell'ennesima estate di patimento e di sconcerto, ogni volta più surreale, ogni volta meno controllabile.

PS: questa situazione crea, ogni giorno che passa, nuove tensioni all'interno della tifoseria (con grande piacere di chi da sempre ci odia e che spera che il calcio a Siena finisca). Riceviamo ad esempio da un anonimo tifoso (si firma solo M.B.) un messaggio, che vogliamo inserire come testimonianza del momento delicato, che potrebbe sfociare ben presto anche in episodi di grave violenza. Con un'avvertenza: da ora in poi si entra in fascia protetta, per cui mandate svelti i cittini a letto e mettetevi comodi sul divano.

"messaggio da parte di un tifoso a nome su oe d ialtri tifosi incazzati: oggi è il 13 mercoledi, fra due giorni è venerdì e il tribunale non riprende i lavori prima d lunedi 18, e che cazzo s aspetta ? mettiamo un po d pressione, non s po andare alla settimana prossima, sarebbe deleterio, perchè se poi non si conclude la settimana prossima, poi quella dopo è quella della partita d coppa italia, e io non c voglio andare a fa le figure d merda capito porco d.. puttana della m...... ladra".

2 commenti:

  1. Mi sfugge cosa intendesse al posto dei puntini........mumble mumble???

    Gianluca

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    Risposte
    1. Abbiamo contattato l'anonimo tifoso, che ci ha svelato il mistero dei puntini. d.. sta per "daino", m...... sta per "mandria" (il contesto è evidentemente faunistico). La frase cioè si completa così: "io non c voglio andare a fa le figure d merda capito porco daino puttana della mandria ladra".

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