Ovvai! Il campionato 2016-2017 è già andato a puttana, a questo punto personalmente tiro a togliermi qualche soddisfazione.
So di andare controcorrente, ma non me ne importa niente: spero ardentemente che si portino le carte in tribunale e che la questione si risolva, come da tempi della giustizia italiana, alle calende greche.
Bramo che sia Ponte, con la sua intelligenza (ahahaha) e con i suoi denari (che secondo me possiede, ma non mette nella Robur), magari assistito dal fratello Raimondo - tanto per ricreare la coppia che distrusse la Carrarese e che fu costretta ad uscire dalla città marmifera (notoriamente assai più incazzereccia dell'annoiato borgo cittadino) a gambe levate per evitare il linciaggio - a riprendere in mano le redini della società.
"Sua figlia", come ha sostenuto uno di questi giorni, durante una delle ultime incomprensibili farneticazioni mediatiche: figlia un cazzo!
La Robur è la prole di una città, di una comunità che sta tentando in tutte le maniere di non assistere ad un infanticidio, perpetrato proprio dal presunto padre, troppo avaro per essere lucido, troppo ottenebrato dalla facile speculazione per non poter che essere disprezzato.
A me dispiace tantissimo di questo epilogo, che, vi giuro, mai avrei immaginato. Ponte, nella sua follia tutt'altro che lucida, non ha assolutamente capito cosa rappresentasse per noi - l'uomo della rottura con il sistema - e che tipo di opportunità avesse avuto fra le mani, quella cioè di divenire un capopopolo che potesse condurci, affrancati dal fango della banca e dei suoi presidenti-fantoccio, verso un futuro di autarchia che potesse rappresentare un esempio di libertà dal vecchio/nuovo sistema.
Niente di tutto ciò è capitato. Ponte si è dimostrato totalmente inadeguato, cialtronesco, dilapidatore di un patrimonio di 4.000 abbonati in serie D (4.000!!!).
Ma, nonostante ogni evidenza, nel suo mondo irreale, fatto di nemici/amici a seconda delle convenienze, in questi anni ci ha sempre bacchettato, ergendosi a grande intenditore di calcio, stratega di primo livello, imprenditore capace.
Bene, è arrivato il momento di dimostrarlo.
Senza più 1 euro degli abbonamenti (perché questo è ciò che avverrà), con sette giocatori di numero, senza un allenatore, con un vecchio pullman eredità del vero Presidente, ora dovrà tirare fuori i soldi per sostenere questo campionato, organizzare, brigare e vincere. Sì, perché io quest'anno pretendo anche di vincere, vista la statura del personaggio in questione.
Che Tribunale sia, anche per farci capire qualcosa su questo aborto di contratto preliminare, firmato a fine gennaio e segreto come i Rotoli del Mar Morto. E per scoprire cosa sia mai successo nei conti della Robur, che avrebbe forse speso per l'ultimo campionato 3,5 milioni di euro: un po' troppi?
Siamo mondi diversi. Il tifoso non potrà mai ragionare come un imprenditore, anche se per lavoro fosse davvero un imprenditore. Quando si tifa si tifa... e basta.
RispondiEliminaPer loro sono solo soldi. Punto. I tifosi gli servono solo per misurare quanto "bisogno" c'è di Robur e su questo bisogno loro fanno i loro progetti LAVORATIVI e di profitto, purché il contesto gli offra la possibilità di realizzare quanto hanno in mente per ottenere il guadagno sperato... Tutto qui.
Alla fine la nostra passione è il termometro del loro possibile guadagno... purché esista un malato a cui misurare la febbre... e, attenzione, se non vedessero più le possibilità di guadagno sperate al tempo degli accordi iniziali (parlo di chiunque in qualunque accordo), magari per fatti nuovi e imprevisti, pensate che terrebbero in vita il paziente???... Noi lo chiamiamo TIFO o PASSIONE, fate voi, ma per loro sono solo AFFARI e SOLDI.
Mi dicono: "... sie maglio!!! Un penserai mi'a che quella abbandoni tutto dopo avecci buttato più di du' milioni???"
Un imprenditore è un imprenditore e sa benissimo che nell'imprenditoria non si vince sempre, anzi!! Spesso si perde e quando succede si corre ai ripari e si limitano le perdite. Se la simpatica signora (senza ironia) dovesse rimetterci, per ora, quello che ha permesso alla Robur di sopravvivere, non temete, saprà come far di tutto per farseli ridare e non credo affatto che questo sia per lei un deterrente per non abbandonare tutto... Lei non tifa (così come la di lei controparte), loro fanno impresa... Da' retta!!! (come diceva il mi' nonno quando sapeva benissimo che non sarebbe stato ascoltato)
Mah, io t'ho ascoltato e molto volentieri.
EliminaCinicamente, concordo.
Quindi che si fa, si smette?
Altre soluzioni?
Il "da' retta!!" era retorico e un po' per tutti noi... volevo dire che alla fine il nonno lo diceva, sapeva d'ave' ragione ma sapeva anche che quando c'è la passione certe esortazioni sono di quasi impossibile ascolto... :-)
EliminaDicevi: "..., si smette?"
Secondo me, in un certo senso: SI
Vale dire, nel senso di smettere di essere tifosi a tutto tondo e limitarci a esserlo quando c'è di che tifare... ora non c'è niente da tifare e quindi vedrei meglio una razionalizzazione delle azioni, eliminando tutte le manifestazioni della passione.
Per dire, leggo in giro della giusta curiosità sul famoso preliminare firmato tra le parti... nessuno ne sa i contenuti e quindi molti ipotizzano o si fanno dire cose da questo o da quello, innescando parabole dialettiche che a volte mi sembrano avvicinarsi all'iperbole del non senso...
Mi domando, dunque e perché non lo so: è stato registrato? E, quindi, è diventato un documento pubblico? Sarà possibile fare una richiesta di visura? Nel caso, chi potrebbe, legalmente, farla?
Iniziamo, magari, a fare tutto ciò che possiamo per agire lasciando da parte la passione e iniziamo a "fargli le pulci", come si farebbero a qualsiasi questione "di casa".
Gli appelli, le esortazioni, le manifestazioni dettate dalla passione a questi gli fanno aria... iniziamo dal vedere se fosse possibile sapere le cose dalle fonti giuste... la conoscenza spaventa molto di più delle minacce.
Se ho detto cose sbagliate mi dispiace. Alla prossima
No, non penso che tu abbia detto cose sbagliate, anzi.
EliminaIl problema è che, a mio avviso, questa consapevolezza non è propria della tifoseria senese (me compreso). Purtroppo. Nonostante a mio avviso esista un processo verso la tua posizione, ancora non si è compiuto; ed è anche difficile che si compia mai.
Perché è "naturale" a mio avviso che la parte passionale esista e non faccia razionalizzare costantemente menti semplici quali siamo noi.
Su altri aspetti non mi voglio inoltrare, sarebbe un discorso lungo e periglioso.