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giovedì 14 aprile 2016

Saggio sul sesso anale


Qualcuno a volte rimprovera a Wiatutti di essere troppo partecipe delle quistioni calcistiche;
altri non apprezzano molto certe tendenze intellettualoidi; altri ancora si drogano (e noi non possiamo farci niente). Pensiamo tuttavia che questo articolo, inviato da anonimo scrittore, possa mettere tutti d'accordo. 
PS: non chiedete approfondimenti o spiegazioni, dato che non siamo ferrati in materia.
Sesso anale: la questione è anzitutto assai complessa. Il fenomeno in sé, di grandissimo interesse per la metà maschile dell'umanità, si manifesta in maniera molto più sfaccettata di quanto possa apparire ad una rapida lettura.
All'atto pratico, una percentuale di donne, che rappresenta un campione numerico assolutamente rilevante, ha praticato il rapporto anale, ne è ampiamente a conoscenza, ha provato molto probabilmente sia la parte più dolorifica che quella appagante, ma magari non lo fa più da tempo.
Questo campione richiede un'analisi più approfondita.
La prima cosa da fare sarebbe quella di estrarre dallo stesso la sua porzione, decisamente significativa, delle casistiche delle donne che ne hanno avuto uno solo, non piacevole, e perciò a quello si sono fermate. In proposito si può affermare che spesso l'uomo commette tre errori clamorosi. Due sono tattici ed uno strategico.

1) Il primo è quello di forzare troppo i tempi del rapporto, cercandolo in situazioni in cui la donna non è tranquilla o comunque non ancora pronta. Ciò può provocare una repulsione immediata, che va ad aggiungersi a quelle già presenti e comprensibili anche all'uomo stesso. Voi infatti lo pigliereste nel culo? No, credo (spero). Andare poi a spiegare la differenza fra sensibilità nella zona perineale fra uomo e donna e la possibilità che la stessa raggiunga, per diversa disposizione delle terminazioni nervose, addirittura l'orgasmo, è compito difficilissimo e possibile per pochissimi uomini.
2) Il secondo errore, sempre tattico, si ha quando, nel momento del rapporto sessuale, l'uomo, dimostrando ancora una scarsissima conoscenza della sessualità femminile e della parola tempismo, sceglie il momento sbagliato per la penetrazione o, se la stessa sembra essere assolutamente praticabile, ne forza i passaggi. Ciò lo fa incorrere in una catena di sotto-errori clamorosi, come scegliere una posizione incongrua, o ancor più drammaticamente non comprendere se la lubrificazione è adeguata, senza (orrore orrore!) capire sul momento - e mi rendo conto che non sia facile - che il condotto anale non sia dotato della lubrificazione automatica, che comunque si genera in quello vaginale. Ed intervenire dopo, bene che vada, può portare ad esiti imbarazzanti, o peggio ancora disastrosi, che vi lascio solo immaginare.
- E qui apro una parentesi, direi di tipo "tecnico", sul membro maschile. È evidente che trovarsi già in una situazione di eccitazione, che possa precludere ad un rapporto anale, porti con sé una più che ovvia erezione di consistenza adeguata, ma i suddetti incidenti possono creare delle impasse che non giovano alla concentrazione necessaria. Allora abbiate sempre ben chiaro in testa che dei cinque livelli nella scala di Durezza del Membro, dovrete sempre, per un rapporto anale, trovarvi al quinto. Per i più sbadati li ricordo qui di seguito: 
a) Moscio
b) Mezzo moscio
c) Barzotto
d) Duro
e) Duro da culo.
Per esser chiari, la posizione 5, che è quella che in questa sede ci interessa, è quella in cui il membro vive di vita propria, capace di sfidare a testate un toro, massiccio e pesante da dare fastidio. Ecco, in questi casi è molto difficile smontarsi, se non in tempi lunghissimi. L'importante è che non facciate l'errore di confondere al posizione 4 con la 5. Non vi basterebbe.

Ma torniamo all'argomento principale, esaminando il terzo errore. 
3) Come avevo detto, si tratta di un errore strategico, che potrebbe far sì che il vostro rapporto anale appena concluso si riveli assolutamente episodico, se non unico. Il tutto però spesso, nonostante possa essere causato dagli errori 1 e 2 che hanno fatto sì che la donna non abbia goduto un minimo, può essere completamente al di fuori della vostra volontà. Ma sempre di errore si tratta, perchè non avete compreso completamente il senso dato dalla donna al suddetto rapporto. Si tratta infatti del tipico "aggancio" del maschio. Come tutti sanno, l'uomo non si innamora dei begli occhi, ma del pelo ed ancor più del culo: fargli balenare quella possibilità, aver concesso almeno una volta quel pazzesco traguardo, cattura quasi totalmente il maschio. Il potere è adesso nelle mani di lei, che ha dimostrato che può essere porca come le signorine dei giornali zozzi o dei filmini porno, ve l'ha dato e quindi ve lo potrà ridare, non si sa mai, forse, se vi comportate bene... In realtà non ve lo ridarà mai più.
È ovvio che non sempre ciò accada, che non tutte le donne seguano questo iter di "cattura" del maschio, ma molte sì e, come detto più sopra, il campione è molto importante e costituisce una categoria a sé stante.


Grazie per la vostra attenzione
 


Sigismondo Deretani

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