Follia al mercato

E così, un altro calciomercato è finito...

Ma anche stavolta, come nella miglior tradizione della gestione pontiana, abbiamo dato oggettivamente spettacolo, con 11 partenze ed 8 arrivi...
Rileviamo anzitutto un dato: che una partita (la vergognosa sconfitta in casa col Tuttocuoio) ha avuto il potere di ribaltare ogni "strategia" di primato, come strombazzato da Ponte poche ore prima del fatale match con i pellai. Da quel momento in poi, cronologicamente, si è avviata la tendenza al viatuttismo, che ha di fatto stravolto una squadra intera.
Si deduce pertanto che la formazione fin lì presentata, per motivi che andremo or ora a decifrare, fosse errata/sbagliata/non idonea. E la logica imporrebbe pertanto che a pagare, nella furia iconoclasta dell'abbattimento dei costi, fosse in primis chi i giocatori li ha comprati... Ma ciò pare non avvenga.
Dicevamo della logica di questo calciomercato così frizzantino. Oddio... "logica"... Il movente in realtà è stato uno solo: risparmiare, risparmiare, risparmiare. Tentando, a sprazzi, di porre rimedio a qualche evidente falla tecnico-tattica, riuscendoci tuttavia in poche occasioni.
La politica dei tagli alla Fornero, arrivata (ci dicono) quasi al mobbing nei confronti delle star che avevano ingaggi pesanti (che Ponte stesso aveva avallato, vale sempre la pena di ricordarlo), alla fine ci ha privato di gambioni, per lo più semi-bolliti e sovrappeso, che tuttavia ci hanno portato in una posizione di classifica dignitosa, a ridosso dei play-off, nella esagerata mediocrità di questo campionato.
Il Ponte pre-Tuttocuoio, probabilmente, non ha ben comunicato con il Ponte post-Tuttocuoio - qualcuno li metta in contatto, per favore - altrimenti avremmo avuto probabilmente la tentazione di continuare la progressione, tentando addirittura la scalata alla serie B. Non che con questi nuovi ciò non possa avvenire, eh... ma io sto parlando di logica, programmazione ed organizzazione, parole che evidentemente non stanno nel (ridotto) vocabolario del nostro presidente.
La Robur pertanto esce rivoluzionata dal mercato, cadendo a mo' di patata bollente nelle mani di Carboni, che dovrà tentare di assemblare i giovanotti nuovi con i vecchi, trovando al contempo un'identità che non sempre è facile da raggiungere in tempi brevi.
L'età media si è notevolmente abbassata; e questo è un bene, soprattutto in termini di agonismo e di corsa.
I nuovi sono drammaticamente tutti in prestito (con stipendio pagato dagli altri, immaginiamo), per cui vi anticipo che a giugno rimarremo con due o tre giocatori di nostra proprietà e saremo costretti a ricominciare da capo, se ricominceremo... Sebbene sia fatto evidente, vale per me la pena di ribadirlo ad uso e consumo di coloro i quali arrivano sulle cose sei mesi dopo il normale...
Tecnicamente, non mi sbilancio. I giocatori di categoria - se Dio vole - non li conosco, non so chi siano, nè che ruolo abbiano. Vedremo in corso d'opera ed alla fine giudicheremo. 
Numericamente, alla fine di questo magma, ci ris'hanno in rosa 25 giocatori, quando Ponte a inizio gennaio aveva urlato che l'obiettivo sarebbe stato di abbassare a 20-22: mi pare che anche in questo caso si sia parlato con grande consapevolezza...
Un'ultima considerazione: a sensazione, mi pare davvero di essere tornato da dove ero venuto, dalla serie C di Paganini e della curva con il prato con merde di cane annesse. Ragion per cui, fra il giubilo festante di gran parte della tifoseria senese, almeno una parte del piano si è compiuto: siamo tornati da dove siamo partiti.
Mi dispiace tanto Paolone, non ce l'abbiamo fatta...