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mercoledì 23 dicembre 2015

Auguroni. Ci vediamo in terza categoria

Ebbene sì, è arrivato l'orripilante Natale anche quest'anno (che poi altro non è che il festeggiamento pagano, al momento del solstizio d'inverno, del Dio Sole).

Tempo di auguri e di buoni propositi... tranne che su Wiatutti.

Restiamo (ahimè) in ambito Robur. E lo dico a malincuore, perché avrei voglia di scrivere qualcosina su questioni extra-calcio, ma non trovo mai il tempo.
Questo sarà un articolo che forse spiazzerà molti. E per molti intendo coloro che non sanno (e quindi spero che abbiano il tempo di ricevere un'informazione alternativa, come - mi dicono - è compito divulgativo dei bloggers) e coloro che non vogliono sapere, che si rifiutano di accettare, che mistificano la realtà; o che sanno altro (e allora magari sarebbe meraviglioso che lo scrivessero, in modo da renderci tutti edotti della loro verità).
Procederemmo costantemente come se il pezzo fosse una estesa espressione ipotetica, dato che niente di ciò che scriverò, ad oggi, è confermato e/o confermabile.

La Robur Siena sta vivendo un momento difficile, con tutta probabilità.
Le notizie ufficiose che circolano sono obbligatoriamente prese da varie fonti e trattasi per lo più di voci; che tuttavia, ogni giorno che passa, sembrano trovare conferme sul campo.
E no, non sto parlando di fatti legati al campo di giuoco, per i quali - lo scrissi qualche mese fa - ormai Wiatutti è interessato quasi esclusivamente per "dovere di cronaca". I problemi sono societari.
Problemi di soldi, anzitutto.
Secondo una mia ricostruzione, potrebbe essere andata così: 
a) dopo aver ripianato il debito dello scorso anno, Ponte in estate decide di consegnare totalmente la direzione tecnica ai Materazzi, i quali portano in dote una squadra di nomi altisonanti e pesanti sotto il profilo degli ingaggi. Ponte firma i contratti, ma probabilmente si accorge tardi della quantità di denari che dovevano essere garantiti ai giocatori (abbiamo difatti il terzo monte ingaggi del girone, pare).
b) nella strutturazione societaria, Ponte decide, forse consigliato da altri, di avvalersi delle competenze di persone "importanti", soprattutto sulla casella relativa agli stipendi. Troppa gente, che si accavalla sugli stessi obiettivi, senza una precisa ed organica strategia. Ed infatti la sensazione dentro la società è quella di una diffusa confusione, su molte tematiche.
c) la squadra va e non va, Ponte allora decide di giocarsi il tutto per tutto, puntando alla serie B, che garantirebbe maggiori introiti. Da qui il cambio di allenatore (come se, con questo, si risolvessero tutti i problemi...).
d) la situazione finanziaria precipita, dato che i soldi degli abbonamenti sono terminati e, da un certo punto in poi, bisogna fare con i propri; che evidentemente o non esistono, o non vogliono essere spesi, o altro.
e) dopo la drammatica sconfitta col Tuttocuoio, le tensioni si manifestano e Ponte, stretto all'uscio, inizia a parlare di sfoltimento ed abbattimento di costi.
f) iniziamo da ora in poi ad aspettarsi tagli trasversali a costi di qualsiasi genere (persone, cose, servizi, ecc).
Lo stato dell'arte ad oggi è tale, o addirittura peggiore di quanto abbiamo ipotizzato? Non lo sappiamo con certezza, ma continuiamo ad immaginare gli scenari peggiori, sempre in via del tutto ipotetica.
Cosa fare?
Anzitutto convincere Ponte a:
1) vendere la società, a questo punto ad ogni costo. Ponte avrebbe dovuto tentare di lasciare (anche su consiglio di Wiatutti, modestamente...) a giugno/luglio, dopo la promozione in Lega Pro. Avrebbe intascato anche un po' di soldini, ma ha voluto fare (chissà...) l'ingordo, quasi sicuramente abbagliato dall'opportunità stadio. Ora potrebbe essere costretto a vendere a 0 euro, se volesse provare ad andare avanti con un barlume di speranza per il futuro prossimo.
2) non pensare di fare lo stadio nuovo. Questa città non darà mai a uno come Ponte la possibilità di costruire uno stadio, nuovo o riqualificato che sia. I perché sono stati evidenziati al tempo, non ho voglia di tornarci sopra.
3) non pensare che, smantellando squadra e società e quindi abbattendo minimamente i costi, ad oggi il problema sia risolto. La struttura messa in piedi è elefantiaca e la problematica resterebbe intatta (o quasi): l'impegno delle cifre da liquidare da qui a fine annata esisterebbe sempre, sebbene ridotto.
4) andare a capo chino a rendicontare la propria posizione a chi lo scelse, cioè all'Amministrazione Comunale. Capiamo che troverebbe un interlocutore (il sindaco) ad oggi poco credibile anch'egli, per cui consigliamo di contattare l'Assessore di riferimento, il Sig. Tafani. Bisogna cioè coinvolgere il prima possibile, a carte scoperte, la politica della città, come chance da giocarsi in ottica di sopravvivenza.
A fronte di queste operazioni, possiamo poi sperare:
1) che qualcuno vinca al Superenalotto.
2) che Ponte ed i soci ripianino il debito a fine annata.
3) che si trovi uno sprovveduto che compri.
4) che si becchi per una volta uno normale con un minimo di budget d'avvio, che abbia voglia di fare calcio e di programmare il proprio lavoro in una città matura per accettare tutto, con chiarezza di intenti.
Una realtà che non ci augureremmo invece potrebbe dirci che:
1) Ponte non capirà niente dei punti sopra citati.
2) arriveremo a giugno con l'acqua sopra la gola, dato che a gennaio/febbraio, sic stantibus rebus, andremo già in forte difficoltà.
3) si paleseranno pesci strani, in cerca di operazioni poco simpatiche (es: tale Gianluca Ius, che da CV non è solo un "imprenditore romano" come la stampa senese sta divulgando...).
4) che si salti per aria in estate.
A quel punto (4), la Siena folosa ci (ri)presenterà il conto, che poi sarà il solito: Eccellenza con il tipico "imprenditore" locale, definitivo ridimensionamento del problema calcio, trovaloteilpresidente, chivolevimaicon.
Personalmente, così fosse, non andrò mai più a vedere la Robur, tenterò in ogni maniera di sabotare il progetto foloso e mi adopererò per formare (insieme ad altri) una squadra di terza categoria, con azionariato popolare e quant'altro.
E giù tonfi come rena!


Ah, dimenticavo... abbasso il Natale!

7 commenti:

  1. Ecco,io ritengo questo IL MIGLIOR ARTICOLO MAI SCRITTO,AD OGGI,SULLA SITUAZIONE DELLA ROBUR!

    C'è tutto,non ho da aggiungere altro se non fare un augurio particolare all'estensore,che so non amare particolarmente il Natale.

    Che il 2016 porti a Te,ed alle Tue Passioni,le soddisfazioni che,DECISAMENTE, meriti per il contributo che dai a questa città.

    Insieme a pochi altri....TROPPO POCHI,purtroppo.

    Michele "Cuorenero"Scialoja.

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    1. Tenkiù veri macc.
      Auguri anche a te ed a tutti i lettori di Wiatutti

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    2. Mi aggiungo a Cuore e aggiungo che...Primo è uno dei pochi se non l unico musulmano che stimo. Non se la tira come magari fanno altri ed è autoironico. E spesso dice cose anche giuste.
      So.....
      Merri crismas

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    3. Oddio... non me la tiro... un pochino sì, dai...

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    4. Primo devi ritornare sul muro. mancano le frequenze che emetteva il tuo cervello.

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  2. Io sarò con te come sempre...posso anche riprendere le scarpette appese al chiodo un anno fa e giocare se occorre. .

    Ma sarebbe assurdo rifallire dopo un anno...se non sbaglio Ponte perderebbe anche qualcosina messa a garanzia...quindi fino all.ultimo speriamo.

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  3. Perchè Pietrino ha sempre maledettamente ragione ???
    W I FOLOSONI !

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