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giovedì 22 ottobre 2015

Pareggio

"Oh babbo, ma si scrive 'sta sera' o 'stasera'?
"Tutto attaccato, somaro! Ma che ti ci mandiamo a fa’ a scuola?".
"Uffa, però! Ma te sai sempre tutto, babbo?!?".
"Mah, in verità non so proprio un bel niente di niente. Tuttavia, tramite il mio browser posso collegarmi a Google e imparare un monte di cose! Per esempio posso scoprire che 'STASERA' si scrive così per colpa di un’aferesi e di un’univerbazione. Sai di che parlo?".
"Io no di certo! Te?".
"Fino a 30 secondi fa nemmeno io. Ora invece lo so. Vedi quante cose si riesce a fare con Internet?".



Eh sì, cari amici bianconeri in cerca dei tre punti, internet ha veramente modificato il nostro modo di vivere.
Cerchiamo un ristorante e ci siamo persi? Scarichiamo un app e via. 
Siamo sotto casa e aspettiamo di salire? Mandiamo un wapp con scritto “Aprimi”... Ma non potremo suonare il citofono? No, non potremo, perché il citofono, al pari del tostapane e del videoregistratore, è ormai strumento vetusto ed obsoleto ed utilizzarlo è da sfigati. 
E quando sentiamo una canzone carina e non sappiamo chi è l’autore? Due colpi di Shazam ed il gioco è fatto. Che poi Shazam per me sarebbe da esibire come la patente di guida ed il libretto di circolazione: se fossi nelle forze dell’ordine, pretenderei di vedere l’elenco dei preferiti di ogni cittadino. Si scoprono sempre un sacco di cose curiosando tra i gusti musicali del prossimo. Altro che la tessera del tifoso! 
Inoltre, con il telefonino intelligente, abbiamo la possibilità di portare tutta la rete nelle tasche dei pantaloni. E allora giù a spippolare senza freno: alla fermata dell’autobus, allo stadio, in auto (vi ho visto ed anche i vigili lo hanno fatto: tra qualche settimana ne avrete la conferma). Una volta, quando c’era da aspettare qualcuno, per ingannare il tempo si fumava: pacchetto, accendino, boccata e catarro a fiumi. Che poi era anche un buon modo per attaccare bottone con le citte. Adesso invece, durante le attese non facciamo altro che scrivere, scrivere, scrivere. E ci siamo anche scordati di come si fa ad approcciare una ragazza; anche perché esordire con: “Scusa, hai da mandare un messaggio?” non mi pare affatto carino. 
Siamo parecchio cambiati in poco tempo e non ce ne vogliamo rendere conto. Pensiamo di essere sempre gli stessi, ma in soffitta non abbiamo un quadro che invecchia al posto nostro e ci stupiamo quando troviamo qualche amico di lungo corso che non vedevamo da un po’: “Madonna com’è invecchiato!”, ci diciamo subito dopo averlo salutato. Peccato che ignoriamo il fatto che lui stia dicendo di noi esattamente la stessa cosa. Eh sì, il tempo passa e le mogli non sono più ragazzine. E sarebbe anche l’ora di cambiarle. 
Ma noi, tifosi del Roburrone tutti, sappiamo come sconfiggere il tempo, allontanare la noia del solito tram tram (o bus bus) quotidiano e concederci un sano pomeriggio di svago, gioia e passione. E questa volta non serve internet per conoscere dove pareggerà domenica prossima la compagine di mister Atzori (che il correttore di word mi continua a segnalare come errore): Gianluca all’anagrafe, ma meglio conosciuto da tutti come “il pareggiatore”. Che poi guardate ragazzi... che pareggiare mica sempre è un male... Provate a raccontarlo al nostro presidente del consiglio se si accontenterebbe del pareggio di bilancio. Altroché se lo farebbe! Sai che bel sorriso a 100 denti sfoggerebbe davanti ad Angelona Merkel? E noi, essendo nati nella nazione dei Promessi Sposi, non siamo forse dei piccoli Renzi in cerca della loro Lucia, con la quale vincere (o per lo meno pareggiare) la partita dell’amore? Boh, sarà anche così, ma in ogni caso: chi non salta è un fiorentino, ooooooooooh! 
No, ragazzi di Lega Pro dal glorioso passato, lasciamo perdere la politica e pensiamo ad altro, che è meglio. Domenica al “pareggiodromo” di Siena arriverà la Maceratese. Dopo quattro partite con altrettante compagini toscane e tre con squadre emiliane romagnole, ecco finalmente l’attesissimo match contro la formazione marchigiana, già ribattezzata dagli addetti ai lavori la partita più importante dell’anno. Come detto, gli avversari di turno provengono da Macerata, città famosa per tre cose: la carta pesta (…), le olive all’ascolana e l’ideatore delle Winx (delle quali questo blog si è occupato dettagliatamente mesi indietro). Attualmente la compagine biancorossa naviga al secondo posto della classifica e sulle ali dell’entusiasmo vorrebbe venire a Siena a fare risultato. Tuttavia potrebbe accontentarsi anche di un punto. Cosa che tra l’altro ha già solleticato l’interesse della dirigenza bianconera: “Un punto per uno, non fa male a nessuno”, sembra abbiano pensato nella stanza dei bottoni. Tanto, se la Spal si allontana ancora, che male c’è? Loro sì che sono partiti per vincere il campionato, noi no davvero. Noi dobbiamo solo consolidare la categoria! 
A tal proposito, avrei una domanda, perché le parole sono importanti e vanno usate bene. Che s’intende per consolidamento della categoria? Quando ero piccolo e il mi' nonno paterno era ancora in vita, a fine estate mi diceva: “Devo andare a consolidare lo stanzino dei polli, perché sennò mi casca”. E qualche ora dopo lo trovavo ad armeggiare con tubi innocenti e pezzi di lamiera (che spesso purtroppo si rivelava essere eternit). Noi invece come faremo per consolidare la categoria? Ci affideremo ancora una volta a San Montipò da Novara, con la speranza che “il miglior attacco sia la difesa”? Il Poggibonsi lo scorso anno non perse quasi mai e prese pochissimi goal: in quale categoria milita adesso? Noeeee…. Nel calcio bisogna fare goal! E per fare goal occorre tirare in portaccia. I tifosi della Spal sabato scorso ce lo hanno anche disegnato nella coreografia: più chiaro di così!

Siena – Maceratese: per vincere e tornare dove vogliamo! La Lega Pro lasciamola alle squadre che finiscono in “ese”. Noi siamo il Siena, maledizione: non scordiamocelo mai! Mai! Mai!

Popolo bianconero, in attesa del calcio giocato, pareggiate frustrazione e felicità e vivete sereni.



Mirko

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