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mercoledì 16 settembre 2015

Una semplice questione di numeri

Qualche giorno fa, sul blog "Panem et Circenses", un (ulteriore) articolo a firma di Francesco Anichini mi fa strabuzzare gli occhi, per la precisione, la competenza ed il bello stile di scrittura.


Nel pezzo suddetto si parla di Mens Sana. Wiatutti non è addentro assolutamente alle questioni baskettare, per cui non ha alcuna intenzione di discutere di argomenti sportivi o societari (sebbene su quest'ultimo punto sarebbe interessante ragionare sull'opportunità di avere ancora in giro persone che, in maniera sfortunata e chiaramente rocambolesca, niente sanno / niente hanno visto / niente hanno sentito delle problematiche inerenti l'epoca vampiriana). No, niente di tutto ciò.
Mi piacerebbe tuttavia rimarcare una questione dibattuta dal bravo Anichini, che poi affonda le proprie radici su scienze esatte, quali la matematica.
Orbene, ci viene detto in pratica che qualcosa, nel rapporto presenze-incassi, negli anni della Mens Sana da bere, proprio non torna: si incassavano pochi pochi quattrini (media di 5/6 euro a spettatore) mentre si dichiaravano tanti tanti spettatori (5.000 di media).
Ora, a me di quanta gente sia andata o vada al Palazzetto, giuro che non interessa, ma il rapporto sfalsato mi serve come assist per (ri)sviluppare un altro ragionamento.
In quegli anni, la Robur stava iniziando a godersi l'epoca del sogno deluchiano. In pratica, De Luca, per questioni che qui non ci interessano, iniziava a rappresentare già un Problema per il Sistema Siena, un ingranaggio che sempre più sembrava andare fuori controllo e che sempre più portava dalla propria parte masse di persone che acquisivano consapevolezza di ciò che stava succedendo.
De Luca fu - come ancora non è stato del tutto divulgato - letteralmente massacrato dalla Siena che contava, nonostante lo schermo (sempre più assottigliato) della Siena popolare, che continuava a sostenerlo.
Uno dei meccanismi che fu attuato, fu quello di far credere che la pallacanestro (che in Italia, volenti o nolenti, non ha il sèguito del calcio) cittadina, diretta espressione del Potere dominante, fosse lo sport primo, anche a livello numerico. Si doveva cioè far apparire, attraverso i numeri e le migliaia di abbonamenti dati aggratisse, che la Mens Sana MPS, oltre ad essere vincente in ambito sportivo, era preponderante anche nei numeri, per riflettere all'esterno una posizione folosa, che alla fine di tutto doveva servire da panem et circenses (appunto) per il Senese medio (oltre ad altro, che qui non possiamo scrivere).
Ah, ultima cosa. Al tempo, un manipolo di tifosi bianconeri si industriò per fare presente tale situazione; ma, come sempre, fu tacciato di antimensanismo, di disfattismo, di gufismo. Tentò di farlo capire anche Paolo De Luca, soprattutto nelle sue "discussioni" con la banca e con la politica, ma fu tacitato ed anzi disintegrato con maliziose voci messe in giro ad arte.
Tale fu la Verità. Mi fa piacere che, nel silenzio roboante della stampa cittadina, un blog formato da due ragazzi giovani si sia soffermato a riflettere su due numeri: incassi e presenze.
Non ci voleva tanto...


Dedico questo articolo, in particolare, agli amici Paolo e Pietro



"Non è un mistero che negli ultimi dieci anni in Viale Sclavo siano entrati in molti tramite biglietti e abbonamenti omaggio. In quel periodo Siena è sempre stata stabilmente nelle zone alte della classifica di affluenza del pubblico, ma queste classifiche quanto sono state gonfiate dalle regalie?"
("Quale futuro per il pubblico della Mens Sana?", Panem et Circenses, 27-08-2015)

2 commenti:

  1. Grazie Almuta.
    Sostenevo la tesi che le preponderanti e paganti forze vampiriani non riuscissero ad avere un coretto rapporto con la matematica dal principio.
    Lo sostenevo per strada, nei bar e in Contrada. Da anni. L'efficacia che però ha il nero su bianco non la batte nessuno.
    Complimenti al blog.

    Paolo.

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  2. mi hanno fattoun culo come un cesto, rovinando la mia vita privata e lavorativa, magari si fossero fermati a darmi gli epiteti che scrivi...non lo rifarei.

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