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lunedì 13 luglio 2015

La Senesità di Allegranti

Come vi ricorderete (vero???), Wiatutti ha già parlato del libercolo di Allegranti.
Detto che abbiamo letto di meglio, tuttavia c'è una parte che ho trovato particolarmente interessante (e che si innesta in una analisi a lunga gittata che questo blog ha voluto produrre): quella riguardante il concetto di "senesità".

Allegranti ha un grande pregio, a mio avviso: quello di definire il concetto. Senza spiegarlo (ma questo è il senso del libro da lui scritto, ahimè), ma dandogli un contorno a partire da un contesto.
Anzi, in realtà strutturando non una, ma tante definizioni, perchè a suo avviso "ce n'è più d'una di senesità". Guardiamole, elendandole.
1) "La senesità è l'unguento per l'equilibrio perfetto di una città appartata, quell'equilibrio che sta fra lo strapaese e lo strapotere, è l'ossessione di una comunità che è riuscita a mantenere integre le sue tradizioni, a tenere in piedi il Palio"
2) "La senesità è che è sempre tutta colpa dei maledetti forestieri".
3) "La senesità, nella più pigra lettura anagrafica, può essere ristretta all'articolo 15 comma 1 dello Statuto della Fondazione".
4) "La senesità a a che fare con il sangue e con la terra".
5) "Senesità sono le Contrade che serbano una funzione rilevante nell'organizzazione delle società".
6) "La senesità è una soglia psicologica".
7) "La senesità è una percentuale, un confine entro cui stare, che di volta in volta viene aggiornato e stabilisce la linea di demarcazione fra il noi e il loro".
8) "La senesità produce ircocervi".
9) "La senesità è anche autotrasfusione. Come quelle famiglie reali in cui ci si sposa fra consanguinei pur di non perdere la propria specificità".
Ecco, io acquisirei volentieri agli atti la testimonianza di Allegranti come una delle poche strutturate e ragionate viste da un "forestiero", un non Senese.
Forse sarà strumentale allo scopo del libro (non a caso ne è il capitolo iniziale), che tende spesso a fare di tutt'erba un fascio, ma sicuramente è da tenere in conto, visto che offre un'altra interpretazione rispetto a quella in uso all'interno delle nostre mura.

A breve, tireremo una nostra conclusione.

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