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lunedì 16 marzo 2015

Lo sfuggente punto di vista


"Dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo, così, appare diverso". 
(cit da ‘L’attimo fuggente’) 



Antonio Conte è stato premiato a Siena la scorsa settimana. A margine della consegna, il Sindaco ha rilasciato una breve intervista, dalla quale estrapoliamo una frase: “…penso a quando il Sindaco, il potente di turno, utlizzava tutte le leve di cui disponeva, e spesso erano leve economiche importanti, per gestire il consenso delle persone, di tanti tifosi onesti e disinteressati solo per sostenere i propri progetti politici”. 
Parliamo adesso del concetto del punto di vista. Il nostro punto di vista, ad esempio, è totalmente diverso da questo appena virgolettato. A nostro parere, se il Sindaco si trovava accanto all’attuale Commissario Tecnico della Nazionale, lo si deve anche a quel sostegno economico che la Robur ha avuto negli anni. 
Non sarebbe peregrino se il sindaco di una piccola cittadina del centro Italia si domandasse il perché un sindaco di una piccola cittadina del centro Italia venga interpellato a margine di un premio sportivo dato da un piccolo club di tifosi di una piccola squadra dilettantesca del centro Italia. La risposta è: perché era accanto all’allenatore della Nazionale di calcio, che quella piccola squadra del centro Italia ha allenato. 
Con un veloce flash back ripercorriamo pertanto il perché la piccola squadra del centro Italia sia diventata così famosa: il consenso mediatico dell’AC Siena è stato ottenuto perlopiù grazie a 15 anni di calcio professionistico di alto livello. Innegabile. Com’è innegabile che quella notorietà sia stata data grazie ai soldi che l’AC Siena, la compianta AC Siena - scomparsa sotto il segno politico dell’attuale sindaco della piccola cittadina del centro Italia – ha ricevuto dalla banca del territorio, il compianto – anche lui - MPS. 
Quello che non è chiaro è altro. Non è chiaro - purtroppo ancora, ancora e ancora - che "le leve economiche di cui disponeva" hanno portato alla città di Siena un ritorno d’immagine, perdonate il gioco di parole, inimmaginabile. La visibilità della squadra si sviluppava infatti su questi canali sportivi: SKY, SKY SPORT, MEDIASET, PREMIUM MEDIASET, RAI, RAI SPORT e in più anche su LA 7 e sulle TV LOCALI. 
I contatti medi sfioravano i 600 milioni annui, che erano da ritenersi un buon investimento per la banca MPS, la quale, solo disponendo della cartellonistica vicino al display del risultato e di quella dietro le porte, aumentava ancora di più la propria visibilità. Un esempio pratico sul servizio di ‘vetrina’ offerto dal calcio a Siena? Napoli-Siena, semifinale di Coppa Italia, dati alla mano presi e controllabili sul sito web della Rai, ebbe 5.160.000 spettatori. Per fare un confronto veloce e semplice: il Palio del 16 agosto 2015 ne ha avuti circa 1 milione, con share dell'8.60%.
Non stiamo a raccontarvi come il Siena sia la squadra che rappresenta la nostra città e nemmeno a raccontarvi di quando giocò con il club campione del mondo dello sport più famoso dell’universo, che all’epoca era il Milan. Vi raccontiamo però che ogni cosa che faceva il Siena era legata a Siena, come è naturale che sia per una piccola squadra e una piccola città. Quindi la vetrina era per la nostra città, tutta la città. 
È orribile non sentire dei punti di vista diversi sul ‘servizio’ fatto alla città dallo sport cittadino, basket compreso, e ascoltare invece sempre le solite considerazioni trite e ritrite, che suonano come una scusa per prendere le distanze dal Siena e dal suo destino futuro. Le leve che sono state usate, semplicemente, sono state quelle della politica che ha sporcato-smerdato-sozzato lo sport. 
C’era un modo per fare tutto questo senza rovinare l’immagine di 15 anni di successi? Si: sponsorizzando il calcio e lasciando spazio solo al fenomeno sportivo. Non solo ciò non è accaduto, ma, come si saprà, siamo andati ben oltre il lecito, senza che nessuno sia stato ancora punito. Il caso Parma, come termine di paragone, è addirittura in tal senso da giurisprudenza: si indaga per capire il crack, mentre qui la voragine si è chiusa su tutto. La nostra speranza è ora che i passaggi e gli scambi di giocatori tra AC Siena e Parma non siano regolari, così che quel filone di indagini scoperchi anche gli affari dell’ex AC Siena. 
Conclusione: l’alibi che si sta creando la politica locale è quella che lo sport si può sostenere solo dal basso. Tutto ciò è totalmente falso. Lo sport lo si sostiene come ogni altra impresa economica: programmando, finanziando, aiutando ogni passo, creando intorno un indotto. E la politica cittadina deve essere di sostegno, aiuto e totalmente coinvolta: in prima persona. 


"È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare". (cit ‘L’attimo fuggente.’).

5 commenti:

  1. Articolo dalle verità incontestabili.
    Il punto è che la loro opera di ridimensionamento programmato della realtà calcistica cittadina si sta compiendo come da loro programma: alla fine ci faranno bramare la promozione in Lega Pro per farci capire che la nostra dimensione è questa.
    D'altronde hanno la legittimazione del consenso popolare, quindi...

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  2. Ottimo articolo
    Ma citando i 5.000.000 di spettatori per napoli SIENA ,sei stato basso!
    Quando l'interextracomunitaria vinse il campionato a Siena ?
    La premiazione fu fatta in diretta di fronte alle panchine, i MILIONI di spettatori quanti furono?
    Altra cosa
    Mia cognata abita in Texas, ti posso confermare che le maglie con MPS tramite RAI International, lei se le vedeva almeno una quindicina di volte se non di più, lei perché obbligata dai miei Italianissimi nipotini tifosi della ROBUR, gli altri Italiani e non perché li piaceva lo sport più seguito al mondo.....
    Quantificare il ritorno d'immagine raffrontandolo ai soldi investiti Please!
    O vi devo ricordare i milioni spesi per la pubblicità fatta col poro Pavarotti?
    Trovate la differenza!
    L'Irlandese Volante

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    1. e si hai proprio ragione...a Siena è passata l Inter del "Triplete", in quel periodo Milito lo fermavi solo sparandogli...e io non dimentico sempre a riguardo di quell Inter di Murigno quel gol in fuorigioco di 10 metri di Maicon sempre a Siena...una delle sviste arbitrali più clamorose della storia. e vogliamo parlare del festeggiamento di Inzaghi sempre qui a Siena con la maglietta celebrativa dei 300 gol?
      a proposito....poro Milan

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  3. Credo che il discorso virgolettato fosse relativo al fatto che lo sport ad alti livelli crea gruppi, crea masse, crea interesse e tam tam sui social, processi sui blog.(brrr). Una curva, una gradinata, con 6 / 8.000 persone allo stadio, nel borgo abitato da poche anime, possono creare un movimento alternativo al solito partito dominante da secoli. Sterminata l'aggregazione calcistica e cestistica, non c'è più nessun pericolo di perdere la poltrona. Meglio non rischiare, meglio che la politica non sostenga lo sport locale....

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    1. Eh già... CONCORDO IN TOTO!!!
      E questa tua riflessione mi riporta all'amarezza che ho provato quando ho compreso DEFINITIVAMENTE che il problema non è solo l'ignoranza, l'omino dell'orto e l'ignavia bensì il fatto che a Siena come in Italia abbiamo una realtà (composta da Popolo + Politici) che non ha nessun AMORE e COSCIENZA per la propria terra e chi la abita! Il VERO problema è che qui NESSUNO vuol fare DEL BENE ma solo fare i propri ESCLUSIVI INTERESSI alla faccia di chiunque e anzi, calpestandolo se disturba o prova ad alzare la voce.
      Dunque non mi sorprendo né meraviglio più difronte a tutte le schifezze che vedo accadere giorno per giorno nel silenzio più totale (o quasi).
      FAI AL PROSSIMO TUTTO QUEL CHE E' POSSIBILE PER SALVARE I TUOI INTERESSI... è così che stanno le cose.

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