Il canale youtube di wiatutti!

mercoledì 4 febbraio 2015

Follia?

Titolo così il pezzo di oggi, con il punto interrogativo in fondo (per ora), dato che non sono sicuro di aver capito bene ciò di cui si sta discutendo. E che qualcosa sicuramente mi sta sfuggendo. Perché altrimenti il punto interrogativo sarebbe da rimuovere.
Ah, si sta parlando dell'eventuale cessione di quote della società Robur Siena e delle dichiarazioni di Ponte a tal proposito.




Forse stimolato da un opportuno articolo di Andrea Bianchi sul Corriere di Siena del primo di febbraio, Ponte ieri ha rilasciato un'intervista allo stesso giornalista, per puntualizzare quanto riportato il giorno precedente.
Ordunque, il Presidente - giustamente - afferma che, ad oggi, la Robur Siena è divenuta un'opportunità, per la posizione in classifica e la possibilità di lavorare sulla riqualificazione del Rastrello.
Bene, concordiamo sul concetto (anche perché siamo stati fra coloro i quali, consciamente, hanno voluto spingere sull'opzione riqualificazione stadio ed area antistante, anche per concedere una nuova chance alla società calcistica locale), sebbene, a nostro avviso, manchi una parte di ragionamento.
Opportunità per chi? Per Ponte o per i nuovi partner, che entrerebbero in quota societaria entro breve?
Ponte ci dice che le chiacchiere con Hellmich non sono finite, continuano i contatti ed i ragionamenti, che vertono essenzialmente sulla riqualificazione del Rastrello. Normale, direi, dato che Hellmich di mestiere ristruttura gli stadi di calcio e, fondamentalmente, del football giuocato si interessa poco o niente.
Ma, già dal lessico utilizzato, l'impressione è che i rapporti con l'imprenditore tedesco si siano assai raffreddati.
Troviamo una spiegazione logica (?) a questa situazione nelle parole dello stesso Presidente, che vorrebbe, in sintesi, che Hellmich (o altri, pronti a tuffarsi nell'affaire Rastrello) entrasse anche in quota societaria Robur Siena.
Un sogno che si avvererebbe, nella mia visione.
Sia perché l'abbraccio dato al Tedeschissimo davanti al Comune ha provocato dellle tenere sensazioni, sia perché, se uno come Hellmich si appassionasse al giochino - oltre che a guadagnare nei lavori della riqualificazione - vorrebbe dire disporre di una potenzialità infinita, a livello di quadrini, sia anche perché mi pare giustificato il concetto secondo il quale chi farà lo stadio dovrà occuparsi anche del Siena calcio.
Tutto bene?
Mah, sentiamo la condizione che pone Ponte: Hellmich (o altri) avrebbe una quota di MINORANZA nella Robur Siena (il 40%), a fronte di una MAGGIORANZA nella società proponente il progetto del nuovo Rastrello.
Ah, ecco...
Cioè, Ponte vorrebbe che Hellmich (o altri) mettesse sul piatto fior di milioni a disposizione di un progetto ancora indefinito (e spesso, in Italia ed a Siena, indefinibile per definizione, se vogliamo usare un eufemismo), mentre sull'opportunità reale ed attuale, la società di calcio, Hellmich (o altri) dovrebbe cacciare soldi, ma comanderebbe sempre Ponte stesso.
Chiaro l'intento di Ponte, impaurito dalla "potenza di fuoco" di Hellmich, il quale, se avesse una quota maggioritaria anche nella società sportiva, non farebbe altro che ricapitalizzare la società, tagliando fuori il partner.
Capisco Ponte, ci mancherebbe altro.
Ma faccio alcune domande, da tifoso qualsiasi quale sono, cui interessa solo ed esclusivamente il bene della Robur: quale sprovveduto, se mi si permette l'espressione, accetterebbe di buon grado una simile proposta? Nel contesto di una trattativa che deve soddisfare entrambe le parti e la tifoseria bianconera, questa base di partenza ha una logica "commerciale"?
Sia come sia, io la ragiono da tifoso qualsiasi e, verificando che a chiacchiere, pare, fra le potenzialità di Ponte e quelle di Hellmich non esiste un paragone (troppo più forte, più strutturato il costruttore tedesco), voglio ardentemente che Hellmich sia coinvolto seriamente e fattivamente nella Robur Siena, senza proposte che non arriveranno mai a far quagliare i soggetti in gioco.
Quello di Ponte è un grande azzardo, che, qualora fallisse - detto più chiaramente: se avesse difficoltà per mancanza di pecunia ad iscriverci alla Lega Pro futuribile o a strutturare una squadra ed un organico dirigenziale come si deve - mi farebbe incazzare come una bestia scatenata. E, penso, non sarei il solo.
Come si dice, a buon intenditor...



"È chiaro che io non ho alcun interesse ad accordi senza un beneficio e questo deve essere ben comprensibile"
(Ponte, intervista al Corriere di Siena, 02.02.2015)

"Chi fa lo stadio dovrà occuparsi anche della squadra. E' il primo punto, è chiaro e mi sta bene. Se prendo per buono questo - e lo prendo per buono, anche se volendo ci sarebbero mille altre opzioni, vedi caso Udinese ecc - chi si occuperà dello stadio, investendo la cifra più alta e dunque "rischiando" di più (per utilizzare un termine del presidente), avrà la maggioranza anche nella gestione sportiva. Assumendo il primo punto (dove quasi obbliga l'eventuale partner a doversi occupare anche della gestione sportiva), rende impossibile il secondo (dove dichiara di voler mantenere la maggioranza)".
(Tommaso Refini, commento su Facebook, 03.02.2015)

4 commenti:

  1. Spesso i furbi, quando fanno i troppo furbi chiappano le mani nel muso!!!

    RispondiElimina
  2. ma questo vuole fare il bucone col culo degli altri? scusa il francesismo

    RispondiElimina
  3. Mi piace poco, poco, poco, poco, poc, po, p,...niente!!!

    RispondiElimina