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mercoledì 18 febbraio 2015

Colle Inshalla Akhabar Val d'Elsa


Incastrata tra le colline del Chianti, la Cantina Sociale di Staggia e il poggio di Casole, sorge Colle Val d’ Elsa, luogo della prossima partita della Robur, valevole per la quarta giornata di ritorno del campionato nazionale dilettanti, girone E. 


Dilettanti che sicuramente non ci fan paura, ma che sono un po’ come gli ospiti ed il pesce: dopo qualche tempo cominciano a puzzare. E passata l’euforia della scampagnata, della mangiata al mare, della sosta alla Città della Domenica di Perugia perché “un ci so’ mai stato” e del Caffè Sport Borghetti al barrino dello stadio, è arrivata l’ora di capire cosa vogliamo fare da grandi. 
Il campo di gioco sarà quello attiguo all’impianto ove il Siena era avvezza ad allenarsi nei tempi buoni. Quelli per intendersi precedenti alle marachelle di Beppino il Calabrese e Max MetàUrbe. E solo il pensiero di giocare dove l’anno scorso c’allenavamo, mi fa venire i calcoli ai reni. 
La ridente cittadina deve il nome alla fabbrica di materiali appiccicosi che tanti anni fa sorgeva nell’area attualmente occupata dallo stadio: la “Colle Valdelsa snc” del cav. Luchini fu la prima ditta d’Italia ad esportare nel mondo i collaggi vinilici e i tubetti di pasta adesiva all’odore di mandorla. E come spesso accade in questi casi, il blasone dell’azienda fu talmente ampio che costrinse i due borghi originali, SUD (dalle parti del Mercatone) e Nord (dalle parti dell’Ospedale) , ad unificarsi nel paese che oggi conosciamo. A testimonianza del passato, rimangono ancora ben conservati due dolmen a forma di autovelox, siti in prossimità dell’uscita Colle Val d’Elsa SUD della superstrada Siena – Qualcosa. 
Tra i personaggi più illustri troviamo sicuramente Arnolfo (che prende il nome dall’omonima piazza), i cui genitori - provenienti dal paesino abruzzese di Rocca di Cambio e amanti dei crostini con i fegatini - gestivano un ristorantino in centro, economico e casereccio. Secondo Plinio il Mezzano, Arnolfo di Cambio durante la sua vita contribuì a dare lustro al ristorante di famiglia e partecipò ad un paio di edizioni di MasterChef (vincendo la prima e perdendo la seconda ai dolci). Morì a Firenze durante una litigata con Bastianich, per motivi connessi al mondo delle scommesse clandestine sulla cottura del lampredotto. 
Il santo protettore è San Marziale, inventore della Corte e della Legge, e viene festeggiato il 1° di Luglio di un anno si e un anno no. Per le spose assetate di avventure e stanche della vita coniugale è da ricordare la festa degli uccelli del 21 Settembre, mentre per gli amanti del rock e dell’abbigliamento tutto pelle e borchie è da appuntare nel calendario la Festa del Sacro Chiodo. 
Tra la vegetazione, degna di nota è la Pianta del Cristallo (Medicago Sativa Cristallum) che nasce spontanea in tutto l’altopiano colligiano e la cui lavorazione permette l’ottenimento di un materiale trasparente, duro come il vetro ma parecchio parecchio più caro. 
A tavola si possono gustare i piatti “tipici” della cucina fusion islamico/toscana, quali il Kebab di cinta (due cuochi già decapitati nell’ultimo mese), il filetto di montone al pepe verde e l’ossobuco di cammello. Importante crocevia per l’integrazione culturale e l’avvicinamento del territorio alla globalizzazione mondale (ronf ronf!) è la moschea, fortemente voluta dall’autorità comunale e sovvenzionata indovinate un po’ da chi? Dalla banca di una storia italiana, dove contavi perché non eri solo un conto. 
Il vino vi consiglio di portarverlo da casa, poiché se un quartiere di Colle si chiama “Agrestone”, molto probabilmente l’uva non ci viene granchè. 
Per accompagnare la trasferta si suggerisce l’ascolto del “Best of Edoardo Vianello” e della sua meravigliosa: “COLLE pinne, fucile ed occhiali”. 
Per moglie annoiate e figlie sognanti, anziché stare novanta minuti al cellulare a postare i selfie su Facebook con la Calp sullo sfondo, si segnala la possibilità di escursioni alla Decathlon: io personalemente avrei bisogno di comprare un arco per esercitarmi al campo di tiro dell’Acqua Calda, in quanto Siena vanta una tradizione millenaria in quello sport e anch’io vorrei farne parte. Ed inoltre l’ebrezza di tirare verso la tangenziale, con il rischio di colpire qualche autotrasportate polacco, m’intriga parecchio. 
Popolo bianconero, in attesa del calcio giocato, godetevi la trasferta!

1 commento:

  1. con Colle ci contendiamo il punto piu' trafficato del mondo, noi offriamo massetana-romana, loro il rondo' di Belvedere.
    provateci,c'e sempre coda! :))))) Bozzon

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