Il pagellone di fine anno

E allora è fenito anche questo 2014...
Ne son successe eh, di cose!
Non sempre belle, ma ricordiamoci che "non tutto il male viene per nuocere".
PS: daremo un voto solo a chi ha, fra i giuocatori, ha messo piede in campo in campionato. Gli altri non ricevono un giudizio, ma un grazie per la disponibilità, con l'augurio di vederli presto in campo.

COLUI CHE PARA - Ha alternato belle partite ad altre meno convincenti. Assai reattivo fra i pali, non pare altrettanto sicuro nelle uscite alte, forse penalizzato da una statura non da gigante. Da rivedere anche con palla a terra.
CASON - Dopo un inizio un po' con il freno a mano tirato, si è consolidato come un elemento imprescindibile nel terzetto difensivo. Bravo di testa, bel fisico, ha anche segnicchiato reti pesanti. Un piccolo trascinatore.
COLLACCHIONI - Difensore di esperienza, è stato frenato assai da qualche ripetuto infortunio. Lo attendiamo per il girone di ritorno, quando la sua esperienza potrà essere fondamentale.
GIOVANELLI - Centrale difensivo di sostanza, ama andare dritto alla soluzione dei problemi con pochi fronzoli. Bene ogni volta che è stato impiegato.
MILETO - Termina un'annata in cui è stato impiegato con il contagocce, ma con una rete di straordinaria importanza che ci fa guadagnare un punto. Pare un po' soffocato dalla presenza di altri titolari.
NOCENTINI - Inizia benissimo l'avventura con la maglia bianconera, termina in leggero calo. Resta tuttavia un riferimento imprescindibile nel terzetto titolare, sia per la determinazione, sia per l'esperienza.
VARUTTI - Probabilmente ha doti per giocare anche in categoria superiore: bella corsa, buon sinistro, discreta tecnica. Ma deve imparare a giocare con più sostanza, ad essere più deciso, forse a credere di più nelle proprie possibilità. Motorino fondamentale a sinistra per il gioco di Morgia.
PASARIC - Pochi minuti, che tuttavia hanno fatto intravedere doti interessanti.
DIOMANDÈ - Un avvio lento, pochi minuti, timidezza in campo. Poi forse la sicurezza della maglia titolare lo ha fatto letteralmente esplodere. Fisicamente pare strabordante per la categoria, deve migliorare in fase di appoggio.
RASCAROLI - Inizia bene, poi qualche giornata di appannamento, quindi la ripresa. Trattorino inesauribile sulla destra, anch'egli a mio avviso deve imparare a fidarsi di più delle proprie qualità. Ha ampi margini di miglioramento.
REDI - Ahimè, pochi minuti giocati e poi il patatrac. E pensare che doveva essere il meglio fico del paniere... Lo aspettiamo con ansia.
RIVA - Nelle prime giornate regge da solo il centrocampo bianconero. Poi cala vistosamente, fino all'infortunio. Sarà dura ora riconquistare il posto da titolare. Ma sarà giocatore utilissimo per le doti di palleggio e di esperienza.
CIPRIANI - Acquistato e subito gettato nella mischia. Buona alternativa sulla sinistra a Varutti, dovrebbe trovare spazio.
VARRICCHIO - Onesto rincalzo sulla destra, fa il suo tutte le volte che è chiamato in causa.
VIANELLO - Vedi sopra. Duttile centrocampista, prezioso per far rifiatare i titolari.
ZANE - Altro giocatore da potenzialità da categoria superiore. Gioca poco all'inizio, complice un infortunio. Man mano che l'impiego in campo si faceva più frequente, ha dimostrato una tecnica ed una visione di gioco sopraffine. Migliorato molto anche nella parte agonistica.
CROCETTI - Centravanti nato per far discutere i tifosi. Segna regolarmente, ma fallisce anche delle reti da paura. Si fa male nel momento forse di maggior appannamento. Con i nuovi innesti, non so quanto spazio possa ancora trovare.
MININCLERI - Giocatore discontinuo per teorema, alterna squisitezze tecniche a episodi di svaga inqualificabile. Molto probabilmente è quello che meno bene si possa sostituire, trova totale fiducia nell'allenatore. Segna con continuità.
SCALZONE - Pochi ma interessanti minuti.
RUSSO - Arrivato fra lo scetticismo dei più, forse è la migliore sorpresa dell'anno. Reattivo sotto porta, molto tecnico, può giocare indifferentemente in tutte le posizioni dell'attacco. Ha risolto molte partite difficili.
SANTONI - Grandi doti atletiche sullo scatto e sulla rapidità, impiego limitato; forse meritava di più. Entra spesso a mezz'ora dalla fine e cambia le sorti del match.
TITONE - Probabilmente il miglior giocatore del 2014, segna e fa segnare, salta sistematicamente l'uomo, corre come un pazzo, butta in campo tutta l'energia che possiede. Deve passarla di più, ma non lo farà mai. A me piace tantissimo.
VENUTO - Pochi minuti, sostenuto a gran voce dal pubblico.
BIGONI - Arrivato da poco e subito fermato da leggeri infortuni. Nei pochi minuti giocati, si sono intraviste grandi potenzialità per la categoria. Dovrebbe essere l'uomo del salto di qualità.
MORGIA - Immenso sotto tutti i punti di vista. Tecnicamente, dispone una squadra che gioca, non butta mai via la palla, attacca, cerca di imporsi con la giuste dose di cattiveria agonistica, ma in un contesto di una correttezza proverbile. Ma il lato più importante di "Baffo" è il suo legame con la tifoseria, il saper fare da collante fra questa e la società, il lavorare oltre i limiti imposti dalla propria figura professionale. Mi piacerebbe vederlo (con noi) in categorie più consone.
LA SOCIETÀ NUOVA - Voluta fortissimamente dai tifosi (e da me), in quanto non legata a vecchie logiche che hanno distrutto passioni nel recente passato, carbura lenta. E lo comprendiamo, lo abbiamo capito, abbiamo atteso. Poi abbiamo pensato che il cambio di passo doveva avvenire; in parte, il completamento societario sta avvenendo. Ci permettiamo soltanto di suggerire a Ponte di ascoltare sempre e comunque anche le critiche che vengono dal basso, che sono fatte solo a fin di bene, senza incazzarsi. Non ce n'è motivo.
LA SOCIETÀ VECCHIA - L'augurio di cuore sarebbe quello di ritrovare i nomi di certi personaggi su quei fogli bianchi con scritte nere che attaccano ai muri. Ma, razionalmente, scegliamo di cacare completamente tali figuri, in attesa che la giustizia, una volta tanto, possa fare la propria parte.
I TIFOSI - Abbiamo spesso ragionato su Wiatutti sulla consapevolezza acquisita nel corso degli anni da gran parte della tifoseria bianconera. Bene, la dimostrazione che siamo ciò che siamo la si è avuta nel corso di questa annata. Continuiamo così, per la nostra strada, attenti, autonomi ed indipendenti; è la via giusta.