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mercoledì 1 ottobre 2014

Perplessità & domande. Lezione 4

Pensavate che me ne fossi dimenticato, eh?
Fra maggio e giugno scorsi, Wiatutti si è prodigato, in tre puntate, abbestia a far capire le dinamiche che avevano indotto la nostra amministrazione comunale a dichiarare un SÌ/NO/NI allo studio di riqualificazione dell'area dello stadio.
Ma sì, certo, certo. Quella cosa che andava di moda solo alcuni mesi fa e che ora pare non sia mai successa.




Vi sento già mormorare: ma Al-Mutanabbi è rincoglionito? Opperché scrive così in ritardo su una questione ormai passata?
Pensando che le coordinate spazio-tempo così come ci hanno riferito non esistano, ecco che mi permetto di scrivere su una determinata questione quando ritengo che sia giusto. E forse giusto lo è ora.
Anzitutto, mi preme riportare la memoria e l'attenzione su un tema che mi aveva molto appassionato. Anzi, aveva molto appassionato l'intera tifoseria senese, fino alla consegna nelle mani del sindaco di più di 4.000 firme a sostegno del progetto di riqualificazione, che sono contate quanto una nevicata ad agosto. Possibile, mi chiedo, che nessuno di noi tifosissimi si ricordi degli sforzi profusi al tempo per spingere il progetto? Possibile che ci siamo già dimenticati di essere di Siena prima che del Siena? Possibile che non si riesca più a supportare un piano che, pur monco per la mano pesante del sindaco, può dare un futuro migliore non solo alla squadra di calcio ma anche ad una intera città?
In più, mi mancava un'ultima parte da analizzare, che stava lì, in attesa di qualche evento scatenante.
Vi rammento infatti che si stavano verificando i pareri tecnici dei vari enti, o associazioni presenti alla Conferenza di Servizi indetta dal sindaco.
Oggi butto l'occhio su ciò che secondo me fu non tanto un parere tecnico, quanto un atto pesantemente politico della Siena Parcheggi, società In House del Comune - che, mi piace riscriverlo, dichiara di spendere 750.000 euro l'anno di manutenzione per le tre scale mobili che abbiamo in città.
In data 12 maggio 2014 la Siena Parcheggi, a firma del Presidente Roberto Paolini, "si pregia di esporre alcuni argomenti che ritiene possano risultare di non secondaria importanza" nella valutazione della pubblica amministrazione.
Analizziamo per gradi, perché di carne al fuoco ce n'è davvero tanta.
A) "Sienainsieme... dovrà prevedere, fra i costi di costruzione, il danno che la ns. società subirà dal mancato utilizzo dell'area di sosta per il tempo necessario alla realizzazione delle opere previste ed, una volta realizzate, dovrà tenere conto, nei costi di gestione, di quanto spettante alla Siena Parcheggi".
Si ricorda, anzitutto, come la Siena Parcheggi vanti nella zona incriminata un diritto di superficie di 99 anni rilasciato dal Comune stesso. Ragion per cui l'ente ha brigato, investito, occupato personale, fino a garantire alle casse comunali oltre 2 milioni di euro l'anno, "o a mezzo di riconoscimento pecuniario diretto, o tramite accollo di servizi infruttiferi che, altrimenti, rimarrebbero in carico al Comune stesso".
Insomma, questi soldi sono sicuri, ci dice la Siena Parcheggi; e, qualora Sienainsieme o altri si mettano a lavorare sulla zona, la stessa non potrebbe ugualmente contribuire al bilancio comunale, o alla manutenzione delle scale mobili. Correrebbe l'obbligo, pertanto, che venissero "garantiti, dai presentatori del progetto, proventi sostitutivi pari a quelli originali nelle forme e nei modi da convenire prima dell'eventuale approvazione del progetto. Ciò anche per non incorrere in un potenziale danno erariale a cui potrebbero esser chiamati a rispondere gli amministratori della società e coloro che hanno dato l'assenso al progetto".
Oddio, parole forti, non vi è dubbio. Che ballano sulla sottile demarcazione fra ricatto e volontà di non mancare agli impegni presi, fra monito e decisione di non subire danni. Il tutto comunicato con l'arroganza degna dei Potenti.
B) "Sicuramente esplosiva diverrebbe la situazione nella zona A. Diaz-Via C. Battisti-Via Ricasoli, con forti probabili riflessi nella zona di Pescaia".
Siamo di fronte ad un cavallo di battaglia della Siena Parcheggi, che ha fortemente influenzato il sindaco, gli assessori, i privati cittadini.
Senza alcun tipo di studio prodotto (almeno che io sappia), contro ogni evidenza dei fatti rispetto a ciò che capita nel resto del mondo, ci è stato fatto credere che un parcheggio interrato scavato sotto l'area dello stadio avrebbe creato chilometriche file di macchine all'ingresso; anzi, "non è difficile prevedere un completo collasso (sic!) della viabilità della zona negli orari di entrata ed uscita degli alunni delle scuole". Scena che si vede ogni giorno, da anni, peraltro.
Lo scenario disegnato è apocalittico, con contraccolpi fino in Pescaia - io a questo punto avrei esagerato ed avrei detto fino a Rosia - e collassi infernali di gente incolonnata alla guida del proprio mezzo.
Vi fornisco tuttavia un esempio di ciò che succede se mettiamo il capo fuori dalle nostre mura. Io questa estate, ad esempio, sono stato a visitare il Principato di Monaco-Montecarlo, un gigantesco agglomerato urbano stretto in una insenatura, con grattacieli che svettano sul mare. E con una miriade di parcheggi interrati, fino a 8 piani sotto il suolo. Risultato: assenza di traffico, automobili che scomparivano inghiottite dai parcheggi sotterranei, soldi a go-go per il Municipio, assenza di soste selvaggie in strada.
Ma, si sa, noi, nella nostra realtà virtuale folosissima, siamo diversi, più ganzi, meglio degli altri, gli Eletti, gli Unti dal Signore.
C) "Dubbi, permetteteci di sollevare, sulla validità di tale riflessione".
Si sta parlando del piano finanziario della proponente, basato, sul fronte ricavi, al 56% sulla vendita di box e posti auto. Tanto da spingere la Siena Parcheggi a presentare una memoria di una "esperienza vissuta", che dimostra il contrario (la difficoltà nel vendere i box auto). Deve dimostrarlo. Dovrebbe dimostrarlo.
Anno 2008, la Siena Parcheggi vende n. 87 box e posti auto in Via Garibaldi. Risultati: 140 adesioni, 125 selezioni effettive, totale completamento della vendita dei posti (87), 15 nominativi in lista di attesa. Vi ricordiamo che la memoria serviva a confermare che i parcheggi non si vendevano bene... Vispi, questi della Siena Parcheggi, non vi è dubbio...
D) "859.453 + 140.154 + 87.704 + 76.764".
Totale: euro 1.164.075 annui, "l'eventuale danno che si verrebbe a creare alla ns. società a seguito di una impropria revoca delle concessioni in atto e della conseguente approvazione dello studio di fattibilità, così come è stato presentato dai proponenti".
Anzi, no, mi scuso tantissimo. Devono essere tolti 100.000 euro come risparmio della eventuale cessazione della gestione del Parcheggio Stadio/Fortezza con perdita occupazionale di n. 2 unità operative (dramma della disoccupazione).
Caliamo pertanto a 1.1064.075 euro di perdita annua.
Ci verrebbe da dire: "Ma chi se ne frega", ma non vogliamo passare da autolesionisti più di quanto non lo siamo già. Per cui vi citiamo in maniera algida la sommessa richiesta danni della partecipata comunale.


PS: Intanto, nella bolla quantistica della città di cristallo, la viabilità prosegue collassata ogni giorno in uscita da San Prospero; ogni sera al semaforo di Pescaia; dall'alba al tramonto allo Stellino in virtù degli illuminati lavori di rotonde, bistonde, gimkane pensati, ponzati, ristrutturati ed infine attuati da qualche illustre tecnico; in modo permanente alla Colonna di San Marco, proseguendo spesso per tutta Via Massetana.
Il tutto, vorremmo sottolineare, senza parcheggi interrati, nè lavori di riqualificazione dello stadio. Ma con gli stessi introiti garantiti alla Siena Parcheggi ed al Comune. E, forse, con i 750.000 euro annui di manutenzione delle scale mobili cittadine.



"Una risata vi seppellirà".
(frase-sbarleffo degli anarchici di fine '800, poi ripresa dai movimenti studenteschi del '68 e del '77)

3 commenti:

  1. Credo che i giornali senesi, dopo questa riflessione su numeri- opportunità- soldi, faranno nei prossimi giorni articoli su articoli per dar risalto al tuo ragionamento.
    ne sono sicuro.

    Frigidaire.

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    1. Io sò ancora qui che un so se sbellicammi dalle risate o piangé come un vitello!
      Ma il bello è che queste domande, in città (o nazione) normale sarebbero all'ordine del giorno. Ne parlerebbero i media tutti e la gente sarebbe un "attimino" incazzata... ma non pé scherzo... sul serio!!! Mica tanto perché Almuta sia la Fonte Sacra della Verità ma in quanto, per lo meno, solleva questioni che attenderebbero ANALISI SERIE e RISPOSTE SERIE da parte di PERSONE (politici, amministratori, giornali etc etc) ... ooopppsss...SERIE!
      Invece... TUTTI ZITTI!!! Anche la folosa OPPOSIZIONE tace e non domanda ma, soprattutto (tante le volte rischiasse di vincé le prossime elezioni) cerca di volà parecchio bassa pé non dà fastidio a nessuno... E i Cittadini? boh... nd'o sò finiti? Ma ci sò sempre?

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