CENNI STORICI E CURIOSITA' - Fuligni è un pochino più piccino di Siena ed è attraversato dal fiume Topino e dal Menotre (-3).
Patrono della città è San Feliciano.
Gemellaggio fondamentale con Shibukawa (Giappone).
Gravemente danneggiata dal terremoto del 1997, è una cittadina tranquilla e piacevole da visitare, un po' come tutti i borghi umbri.
Ma soprattutto parrebbe trattarsi de lu centru de lu munnu, essendo al centro dell'Italia, al centro dell'Europa, al centro del Mediterraneo. Il centro fisico era rappresentato da un birillo centrale del biliardo centrale del vecchio Caffè Sassovivo, in via Cavour 60 (oggi c'è una banca, sigh...).
Gli abitanti di Foligno sono denominati cuccugnai, da cuccugnau (civetta), forse perché particolarmente esperti nella caccia con questo uccello. Esponente di spicco dei cuccugnai è Linus, il noto dj.
LA SQUADRA - Il Foligno è forte e rappresenta una delle più serie candidate alla promozione in Lega Pro. L'anno scorso arrivò al 2° posto, con 69 punti.
Stefano Petrini è l'allenatore promosso dalla Juniores, che gioca con il 4-3-3.
Biscarini è il (buon) portiere, a destra in difesa Calzola, in mezzo Adamo e Ciurnelli ed a sinistra Petterini, uno dei meglio fichi del bigoncio.
A centrocampo giostrano Coresi, l'esperto Montanari e Monaco.
Davanti attenzionissima al trio Urbanelli-De Costanzo e Vegnaduzzo, temibile bomber argentino.
Piccola scaramanzia: il Foligno non perde da 18 partite in campionato e l'ultima sconfitta fu causata dalla Pistoiese di Morgia.
RISTORANTI: la cucina fulignate è bella tosta, in tema con la tradizione umbra. Piatti tipici: la brosega (uova strapazzate con olio, cipolla e pomodoro), il pannociato (panino con noci e formaggio), gli spaghetti al rancetto (olio, cipolla, pancetta, pomodori e maggiorana), la miaccia (un simil sanguinaccio), ma soprattutto la pesantissima - già dal nome - rocciata, dolce non ipocalorico a base di mele, noci e cacao.
Ristoranti da segnalare: sicuramente l'Osteria delle Dodici Rondini, che non conosco, ma che mi ha conquistato per una risposta del titolare su Trip Advisor ad una cliente che si lamentava, che vergo qui sotto.
Dunque, provo a rispondere in maniera cortese, anche se so non mi riuscirà.
Ci sono due possibilità:
o la tua è la classica recensione bufala, o sei chi credo che tu sia, perchè sei stata memorabile.
Diamo per vera la seconda ipotesi:
Sei venuta a cena con una tavolata di altre 7 persone.
Non hai neanche letto il menù e hai ordinato una tagliata.
La tagliata non la lavoriamo e quindi a menù non c'è.
Ti
sei risentita per questa grave mancanza, e ho provato a spiegarti che,
con tutto il rispetto per la tagliata, cerchiamo di proporre una cucina
un minimo più elaborata rispetto a quella che puoi prepararti a casa da
sola.
Hai ribadito che necessitavi di qualcosa di molto simile alla
tagliata perchè sei a dieta e dopo aver letto insieme a te tutto il menù
hai optato per un hamburger di chianina, però scondito, perchè sei a
dieta, e con la sola senape in grani, sempre per la dieta.
Poi hai chiesto un'insalata scondita, per ovvie ragioni.
Il vino non l'hai voluto di conseguenza, così come il dolce.
Posto che tu non debba essere simpatica con me, io sono tenuto ad essere professionale ed accogliente con te, e così è stato.
I tempi d'attesa non sono stati affatto lunghi, tant'è vero che dopo il conto vi siete fermati altro tempo.
Allora, mi domando: se la dieta impatta così negativamente sul tuo umore, perchè non stai a casa?
E soprattutto, se non hai mangiato nulla, come fai a dire che il mio cibo è "average"?
Ultima
considerazione: le recensioni, quando si ha l'ardire di pronunciarsi su
qualcosa, si circostanziano, si forniscono elementi per poter
replicare, altrimenti diventano solo l'esternazione di una forma
nervosa, poco rispettosa di chi sta lavorando.
Qui cara mia, di average ci sei solo tu, e il sapere che non tornerai ci allieta lo spirito.
A te un pallino, e a casa.
Per chi va a mangiarci, quindi, un consiglio: mangiate, senza chiedere una tagliata e, comunque sia andata, levatevi dai coglioni senza fiatare.
Ragazzi, domani non ce la faccio proprio ad esserci, ma mi raccomando di tenere presente che il nostro amatissimo Arcivescovo, Antonio Buoncristiani, è di Foligno. Almeno un coro, se non uno striscione, lo merita tutto, no?
RispondiEliminaL'eretico
Il problema può essere che allo striscione poi danno fuoco...
EliminaLa risposta del ristoratore varrebbe da sola un pranzo pre e post partita...peccato non possa esserci..
EliminaFranz
ihihihi!! il fòco allo striscione!!! che figata!!!
RispondiEliminaFranz