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mercoledì 17 settembre 2014

Lo spirito senese

A volte capita di ascoltare in Contrada certe vecchie storie come esempio di orgoglio e di compattezza del popolo senese, che oggi definire “assopito” è un eufemismo. Anche se i tempi sono cambiati – e parecchio…. in peggio, dico io – spero che in fondo ci siano ancora dei Senesi come quelli del ’66, e forse nella rinascita della Robur e nel rinnovato entusiasmo qualcosa del genere si intravede davvero! Di sicuro esagero, ma mi piace pensarla così! 
P.S. Nell’articolo non si dice che tutte le Contrade assediarono in massa la Questura fino alla liberazione dei due Montonaioli.


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STORIA DEL PALIO: "CALDO" AGOSTO 1966. CEFFONI, INVASIONI DI PISTA E DUE ARRESTI.


Il Palio del 17 agosto 1966 fu caratterizzato da una serie di avvenimenti imprevisti grazie ai quali, a distanza di anni, viene ricordato come uno dei più ''accesi'' della storia. Ma andiamo con ordine. 
Il nuovo Mossiere Mario Cappelli era sembrato inadatto al ruolo già a partire dalle prove. Durante la terza prova, Cappelli abbassò in ritardo il canape provocando la caduta alla mossa del fantino del Valdimontone, Guanto. 
A quel punto si scatenò la rabbia dei contradaioli dei Servi, che inseguirono il Mossiere e due di loro furono addirittura arrestati. Il Mossiere Cappelli fu sostituito da Wilson Pesciatini. 
La sera della Prova Generale il Valdimontone, con l'adesione di tutte le altre Contrade, organizzò in Piazza del Campo una manifestazione chiedendo la liberazione dei due arrestati e la prova non fu corsa. I due montonaioli furono liberati e la situazione tornò così alla normalità, almeno apparentemente. 
La mattina del Palio l'Onda, che durante le prove aveva alternato Secondo Cardaioli e Giuseppe Vivenzio detto Peppinello, si presentò tra i canapi con Ciancone che ritornava sul tufo dopo un'assenza di ben 5 anni. Prima della Provaccia, dentro l'Entrone, il barbaresco dell'Oca, memore della famosa ''Rigirata'' del 16 agosto 1961, dette due ceffoni a Ciancone. Questo fatto provocò dei tafferugli tra Oca e Onda e la rottura della loro alleanza che durava dal Seicento. 
Si arrivò così al Palio con una grande carica di tensione. Dopo una prima mossa falsa, le Contrade rientrarono nell'Entrone e fu cambiata la busta. Quando l'Onda entrò di rincorsa, scattarono Oca, Torre e Tartuca. Al Primo Casato cadde il fantino della Torre Morino e il cavallo dell'Oca Ercole andò a dritto; si arrivò quindi all'inizio del secondo giro con la Torre scossa in testa, seguita dall'Onda che nel frattempo aveva guadagnato posizioni. 
A questo punto, inspiegabilmente, il Mossiere fece scoppiare il mortaretto invalidando la mossa. I torraioli decisero così di invadere la pista togliendo steccati e materassi e il Palio venne rinviato al giorno successivo. La busta fu cambiata un'altra volta e in questa situazione di caos totale ne fece le spese il Drago che dovette rinunciare a correre a causa dell'infortunio al fantino Bazza. Alla fine, dopo una mossa estenuante, si partì e vinse la Chiocciola con Beatrice e Canapetta dopo un epico duello tra quest'ultimo e il fantino dell'Onda Ciancone. 
I fatti avvenuti nei giorni precedenti non furono privi di conseguenze per le Contrade coinvolte. Infatti intervenne per la prima volta la giustizia paliesca e il Valdimontone fu così squalificato per un Palio per i disordini creati dopo la terza prova, mentre la Torre fu sanzionata con due Palii di squalifica per l'invasione di pista.

Troio & Nello

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