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lunedì 15 settembre 2014

LETTERA L


Lettera L come.... LA STORIA E' FINITA!!!!
Mi è difficile ricominciare questa rubrica senza ricordare ciò!
Ricomincio dopo circa un anno, certo che forse, molto forse, mi capirete...
Lo scorso anno non ero in grado di vedere le cose in maniera distaccata, ora invece, LA STORIA E' FINITA!!!
Si ricomincia da capo, consci che hanno commesso un omicidio e non si vergognano nemmeno di nascondere le prove!


Labbrata: il mio ricordo vola a tale Tudor. Sì, forse molti di voi se lo sono scordato, ma ha vestito la maglia della ROBUR, ed era anche quella inquartata... Dicevo di Tudor, che dette una labbrata a taddei (volutamente in piccolo), come si evince da una cronaca dell'epoca: "Da segnalare l'addio amaro di Rodrigo Taddei alla città che l'ha lanciato nel grande calcio. Il brasiliano è stato sostituito al 27' della ripresa e mentre usciva è stato fischiato dai tifosi. Un paio di minuti prima, con il giocatore dell'Atalanta Motta a terra, senza che Farina avesse bloccato l'azione, Taddei si era fermato gettando la palla fuori. Lo stadio non ha gradito e lo ha espresso con fischi e grida. Ma anche il suo compagno di squadra Tudor si è arrabbiato tantissimo: è scattato dalla sua posizione in difesa per precipitarsi a rimproverarlo in un duro faccia a faccia, per poi spingerlo via con una manata sul volto." (29/05/2005 Siena Atalanta 2-1 n.d.r.)
L'esempio di per sé non è molto calzante, perchè la labbrata è un manrovescio dato sulla bocca e la cosa non avvenne proprio in questi termini; comunque, in questa città di labbrate ne darei a profusione, mi ci sbuccerei le mani!!!!!

La casa del trenta (chi esce e chi entra): praticamente gli allenatori del Siena negli ultimi 15 anni, mai per più di due di seguito, un continuo via vai, qualcuno da ricordare, altri da dimenticare!!! Spero che ora, con Morgia, si riesca a dare continuità ad un progetto (discorso prematuro, ma le premesse...).

Lacca: vedi Labbrata.

La colpa morì fanciulla: ed era già orfana, aggiungiamo noi! Chi è stato? CHI E' STATO ? CHI CAVOLO E' STATO A FAR MORIRE IL SOGNO? Ce lo domandiamo in tanti, io una certa idea ce l'avrei, ma sono un focillato del cavolo, indi non attendibile. Nessuno vuole la colpa, figuriamoci quella di aver ucciso il sogno, ma una certa conferenza stampa mi è sembrata proprio il monologo di un Reo Confesso, che sicuramente non pagherà mai per aver accoltellato alle spalle una splendida vecchietta di 110 anni, né lui, né i suoi "mandanti".

La grazia di San Prospero: ma più usato e comprensibile suona il classico: "Troppa grazia San Antonio". Non ho resistito, quando ho visto questa definizione non ho potuto non analizzarla, in onore di uno dei gruppi da sempre presente al Rastrello, SANPROSPERO, appunto. Ai tempi del Mitico, Unico, mai Dimenticato, Presidentissimo Paolone nostro De Luca, si parlava di centro sportivo, giovanili importanti, etc, etc. Ecco, a veder le macerie che ci sono ora mi vien da proferire: "Troppa grazia San Antonio!" (per chi gradisce si potrebbe anche aggiungere un bel moccolo).

La legge del Menga: più completa con "...chi l'ha in culo se lo tenga". Unica giustificazione plausibile per tutto lo schifo che ci è successo, perchè, se uno ci ragiona, è stata presa la strada peggiore da percorrere. Ora qualcuno che amministra distrattamente dovrà giustificare a qualche altro l'inesigibilità di una 70ina di milioni! Non era meglio l'escussione?

La lodola cantò: spulì spulì: cito una delle mie "fonti": "Frase canzonatoria di chi, al gioco, ha ripulito le tasche dell'avversario". Chi, secondo voi, potrebbe proferire la tal battuta? Io un par di idee ce l'avrei... Uno è una mezzatacca, l'altro, mangiava con la bocca degli altri!

Lamentarsi col topo in bocca: indi senza averne alcun motivo. Non è assolutamente il nostro caso, ma che ci doveva capita' di peggio a Siena, sportivamente parlando?

La morte c'ha a trovà vivi: dopo quello che ci è successo, cosa ci potrebbe accadere di peggio? Godiamocela spensieratamente, viviamola perché, appunto, la morte c'ha a trovà vivi! Trasferte in massa, Rastrello pieno, e Forza ROBUR.

La mosca tira il calcio che pole: si fa quello che si pole. Risposta che ho sempre dato, a chi, sfiduciato, preferiva rimanere passivo di fronte alla frana della città. I focillati ed altri ci hanno provato, ma erano come la mosche, e certe volte erano anche bianche...

Lampotta: ci sono i lampi temporaleschi. Risposta appropriata “...e l'ha 'n culo!". Usato indi quando bubbola, od in situazioni che fanno da presagio ad un bel "temporale". Praticamente si poteva dire quando arrivò il Mezza e si retrocesse come fusi.

La novella dello stento: "...che dura tanto tempo". Una questione, una storia, una situazione, non certo positive, che durano a lungo e sembrano non aver mai fine. Es: “Oh Nini, allora è finita eh?” “Da' retta Palle, era doventata come la novella dello stento, però prima o poi doveva finire, almeno ci siamo scrollati di dosso quello sponsor del cavolo”.

La pesca del Giunti: “...acqua ai coglioni e pesci punti”. Tale frase ironizza su tali pescatori che si danno gran daffare, ma con risultati nulli. Forse perchè sono ai "dettagli" (frase ricorrente di un noto ds quando non concludeva con il giocatore in questione).

Largheggiare: ci sono due definizioni, che poi hanno lo stesso significato. 1) effetto suscitato dall'indossare un vestito troppo largo. 2) esagerare nello spendere. Il caso 2) viene addebitato in contrappasso dantesco all'attuale proprietà (settembre 2014), rea, secondo molti, di far le nozze con i fichi secchi... Mio personale giudizio: diamogli tempo, sono arrivati da poco e sono dovuti partire da zero, riparliamone a dicembre 2014.

Lascia fa' perse la moglie: di facile lettura: ad essere troppo buoni ed indulgenti si piglia in quel posto. Evitiamo per piacere di ripetersi con i nuovi proprietari, vigiliamo e nel caso segnaliamo tutto ciò che non ci convince... Perchè anche un ciu'o non cade mai due volte nella stessa bu'a! (cit. il mi' nonno)

La solita zozza: la solita zolfa, qualcosa che non cambia mai. In questa città ci siamo abituati, ma qualcuno si è rotto di questa situazione, abbiate occhio!

La tiene come una rosa al naso: tenere in grossa considerazione. Es: “Oh Palle, hai visto che Vergassola ha firmato?”. “Certo Nini, il nostro grande Capitano andrebbe tenuto come la rosa al naso”.

La torre e la cappella: una coppia a passeggio, l'uno eccessivamente alto e slanciato e l'altro molto basso, richiamo infallibile alle omonime strutture che adornano il palazzo comunale. Es: Immancabile un'immagine che vidi per il corso, Flo il grande, a passeggio con l'allora Consigliere Prof. Boldrini.

La Tua: risposta a chi ci ha offeso la mamma. Facile sentire l'espressione in una curva, dove gli apprezzamenti e gli sfottò verso i tifosi ospiti non mancano mai!

La tu' mamma lo so io: usuale indicare che la signora è mooolto chiacchierata. Risposta molto topica "... e la tua lo sanno tutti". Tipico insulto rivolto al badarighe di turno.

Le bandiere si fanno un altr'anno: usualmente si usa per indicare una spesa non urgente e rimandabile. Prima si poteva dire, tanto quello che non rimandavano, non pagavano!

Leccaculo: persona viscida, che si comporta in maniera servizievole con il potente, per ottenere vantaggi personali. Piano, non spingete, calma, se volete fare degli esempi vi lascio libero sfogo nei commenti a fondo pagina.

Lecchino: una fonte riporta "sciocco - lezioso". Ma io ho sempre sentito intendere come diminutivo di leccaculo.

Lendinoso: più pidocchioso di un pidocchioso.

Leppa: grande paura. Quella che ha qualche aggrovigliato, quando pensa che possa fallire il Siena - per ora non è successo, si è solamente non iscritto. Io spero fallisca, vorrei vedere qualcuno con i "braccialetti" o rovinato a vita. Ma non succederà mai, purtroppo!

Le scarpe della sanità, centra l'acqua e non se ne va: scarpe rotte. Si può dire anche di un qualcosa molto messo male. Esempio classico? Il Siena l'anno scorso, giocatori e mister lasciati da soli (serie B 2013-2014).

Le società so' bone in caffo e tre so' troppi: detto da chi ha preso una fregatura dagli ex soci, meglio soli che male accompagnati. Ponte, mi raccomando, faccia attenzione (Ponte Antonio, proprietario e Presidente della Robur Siena da luglio 2014).

Leti'are: discutere animatamente a parole. Es: Vergassola con Pato (per me meritava du' golini) alla prima di campionato anno 2009-2010, allo scadere del secondo tempo; se c'era Tudor gli rompeva una gamba (22/08/2009, Siena Milan 1-2).

Leti'ata: vedi leti'are.

Leva e 'un mette fa la spia: se prelevi e non versi, il conto va in rosso. Es: mira mira che esempino abbiamo appena pagato sulla nostra pelle... Come potevano venir fori tutti quei milioni di DdS?

Levare il vin dai fiaschi: Trovare le conclusioni di una faccenda ingarbugliata. Ma anche "aggrovigliata". Riusciremo mai ad arrivarci? Ai posteri l'ardua sentenza!

Levare la poccia: iniziare lo svezzamento. Usato anche quando qualcuno deve cominciare a "camminare" da solo. Praticamente, ciò che sta accadendo agli sport cittadini dopo che il Monte dei Paschi - S si è chiamato fuori delle sponsorizzazioni, emigrando in altri lidi (chiedere al Top Team Volley "Montepaschi Mantova"... mi ci scappa da ride').

Levare la sete col presciutto: togliere le voglie a qualcuno a costo di farlo patire. Ma è altresi usato per indicare una promessa di punizione o minaccia. Es: “Albitroooo, quando esci corri, se ti chiappo te la levo io la sete col presciutto”.

Levati dalle palle: togliti di mezzo, vattene, vai a quel paese. Molto usato negli ultimi anni in curva all'indirizzo della vecchia proprietà, chiedere a Mezzaroma... Molto usati i sinonimi: Levati dai coglioni - Levati dai piedi - Levati dai tre passi (dai coglioni) - Levati di 'ulo - Levati di torno - Levati di qui, etc, etc. Sono graditi ulteriori sinonimi nei commenti.

Levato e messo: fonti accademiche ci passano tale definizione: “Cosa fatta a spese di altri”, ma nei miei ricordi ancestrali, indi non dimostrabili, si parla di persona estremamente raccomandata e di nessuna esperienza e valenza. Tutte e due le definizioni sopracitate si possono applicare al mondo Robur. Dirò di più: tutti e due applicabili alla proprietà mezzaromana; non credo che siano necessari degli esempi, il tutto si spiega da solo.

Lezzare: tipico atteggiamento di chi è lezzo.

Lezzo: nervoso, uggioso, irascibile. Praticamente buona parte della tifoseria della Robur negli ultimi 3-4 anni.

L'ho sbagliate tante, ma questa 'un l'ho proprio indovinata: quando si commette un errore grossolano che si poteva evitare. Di esempi ne abbiamo a bizzeffe; almeno io nel mio piccolo lo dovrei dire almento una volta al dì. In ambiente Robur qualcuno ipotizza che l'attuale proprietà lo potrebbe dire per la gestione del "settore giovanile".
L'ho visto sbaluggina': appena intravisto. Es: l'attaccante Plasmati nella stagione 2013-2014, che per me poteva essere un ottimo acquisto, ma l'ho visto sbaluggina' ed il 1° febbraio contro il Novara si è infortunato in maniera estremamente seria, chiudendo la sua stagione con 2 presenze e pochissimi minuti.

Licite: gabinetto che aveva un tappo di legno a copertura di un foro di scarico. Es: qualche "stadio" in cui si troverà a battagliare la nuova Robur Siena in questo campionato di serie D.

Lilleri: soldini, quadrini. Classica battuta degli ultimi anni sentita in curva Robur: “Oh Ciccioooo, senza lilleri 'un si lallera" (senza quadrini 'un s'ha desideri).

Liscio e busso: fare un partaccione. Per qualcuno sarebbe la meno, visti gli ottimi resultati che sta conseguendo la cosa senese in ogni ambito, ma noi chiediamo scusa ad un partito.

Loccaggine: stupidità, imbecillità. Credo che non possa essere pertinente con il mondo Robur, penso che ciò che è successo sia frutto di un piano accurato, ma in parte saltato.

Loccheria: vedi loccaggine.

Locco: stupido, imbecille coglioncione. Parola che, come altre di uso comune a Siena, derivano dallo spagnolo. In questo caso si parte dallo spagnolo "loco", che però, nell'accezione moderna, si traduce in "pazzesco". Altre fonti, tipo enciclopedie, indicano il diminutivo di allocco, ma il significato non cambia: “A ritrovassi così s'è fatto la figura dei locchi”. Anche se qualcuno aveva avvisato.

L'opera del domo: dicesi di cosa lunga, che non finisce mai. Praticamente quanto c'è voluto ai tifosi normali ad accorgersi che s'era preso una strada maledetta. Ma ormai era troppo tardi!

Lotro: che mangia come un tribunale. Male lingue si riferivano con tale epiteto ad un DS col cappellaccio. Forse avevano ragione?

Lo zoccolo rassomiglia al legno: vedi anche “Il Lupo 'un caca agnelli”.

Lucciconi: piccole lacrime che nascono nei momenti di commozione. Trovatevi voi gli esempi da associare alla Robur, ognuno ne avrà a bizzeffe, perchè una passione regala gioie, delusioni e commozioni.

Lustro: se ne trovano almeno tre accezioni: 1) la grande lumiera che si trova al centro dei teatri, in pittura è la scena di un quadro dove vi è la massima luce. 2) estremamente pulito, lucido. 3) ubriaco. La prima, a saperla, fa cultura, riconosco che la ignoravo. La seconda l'ho sempre sentita dire e la utilizzo anche io. Per quanto riguarda la terza, con la Robur ho avuto modo di verificarlo. E non aggiungo altro!

Lustro come un par di scarpe nove: ubriaco fradicio. Che c'entra con la Robur, direte voi? Si vede che non siete mai stati in trasferta con un pulmanne della Robur Alcool, io sì!

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