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domenica 13 luglio 2014

Ciao, Campione

Probabilmente, la perdita più grave di un fallimento sarebbe il non poter rivedere in maglia bianconera, per molto tempo, i grandi Campioni che in questi anni hanno calcato il manto del Rastrello. E quando metto Campioni con la C maiuscola, voglio dire Campioni dentro e fuori il terreno di giuoco.
Quest'ultimo anno ne abbiamo potuto ammirare uno, splendido, elegante, duttile, "cattivo".
Guillermo Giacomazzi, lo scopriamo solo ora, è assiduo lettore del blog. Ci ha voluto salutare tramite sua moglie con queste righe, che pubblico con orgoglio.
Noterete che si tratta di uno scambio di messaggi con altro Campione di vita e di tifo, tale Irish.
Per cui, il mio orgoglio sale ancor di più.





Caro Al-Muta, come ho promesso alla Famiglia Giacomazzi, ho atteso ad inviarti quello che è un Loro spontaneo e meraviglioso saluto a tutta la città.
L'attesa è stata dovuta anche da una sorta di scaramanzia, ma ormai, credo, i saluti si possano fare! O no?


GIACOMAZZI - Caro Irish, questo dovrebbe essere un messaggio per tutti i tifosi della Robur, ma sarebbe troppo plateale scrivere a tutti, quindi lo mando a un grande tifoso come te. Siamo arrivati qui dopo dieci anni a Lecce, impauriti, non sapendo cosa ci aspettasse. Ci avete conquistato con le vostre canzoni, che ora sono le nostre, e con la vostra passione, ci avete trasmesso l'amore per questi colori, ci avete accolto come se avessimo sempre vissuto a Siena ed avete trattato mio marito come una bandiera anche se arrivato quest'anno. Un grazie sarebbe troppo banale. Non so cosa ci aspetta il futuro, però una cosa è certa: la famiglia Giacomazzi rimarrà sempre legata a questa città e sempre canterà e tiferà per la Robur. E' stato veramente "bello uscire di casa per andare allo stadio a tifare la Robur"; questa è la canzone che ogni mattina si canta nella mia casa. Non smetterò mai di ringraziarvi veramente con il cuore e con il cuore ancora spero che ci sarà un seguito tra il Siena e mio marito, perché il legame che si è creato è davvero speciale.
Grazie grazie e ancora grazie.
Fam. Giacomazzi


IRISH - Mi sento molto lusingato del messaggio che mi avete inviato, molto onorato di avervi conosciuto, non è facile in questo mondo pallonaro incontrare gente come voi.

GIACOMAZZI - Siamo noi ad essere lusingati di aver vissuto e aver fatto parte di questa città; è stato un onore per me e per la mia famiglia che mio marito abbia indossato questi colori.

IRISH - Spero che questo non sia un addio, ma un bell'arrivederci.

GIACOMAZZI - Lo speriamo tanto anche noi, ma se così non fosse, spero che sia l'inizio di un nuovo ciclo pieno di soddisfazioni per questa città. Vi porteremo sempre nel cuore e ci terremo in contatto, ma io voglio sognare ancora. Un bacione a tutta Siena da tutta la famiglia Giacomazzi


NON HO PAROLE!
Avevamo una squadra così, fatta da uomini, niente ci sarebbe risultato impossibile!



L'Irlandese Volante

5 commenti:

  1. Questa la aggiungo alla lunga lista delle cose che chi ha causato tutto questo deve ricacare....

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  2. Ecco se il Siena si salva, il rinnovo o la conferma di Giacomazzi potrebbe essere un paletto DA IMPORRE alla nuova proprietà.Sempre che Giacomazzi non abbia già,giustamente, deciso d cambiare.

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  3. Voglio salutare la famiglia Giacomazzi in quanto ho avuto il piacere di conoscerne i componenti nelle umide serate invernali in un campino di periferia. Persone serie e dignitose con uno stile ineccepibile. Li voglio abbracciare tutti affinché si possano portare via quel calore senese che hanno apprezzato e che ha colmato la mancanza del sole pugliese...giusto signora Giacomazzi? Alberto.

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  4. non vi ho conosciuto di persona, ma siete una famiglia perbene e rispettosa. mi basta questo. au revoir, Campione.dopo la batosta del fallimento,sogno di rivedere la maglia della Robur con te, Simone Vergassola e Francesco Valiani a fare legna a centrocampo e dispensare calcio a palate, anche nei dilettanti. sono ingordo,lo so,ma sarebbe fantastico. buona fortuna. Bozzon

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  5. Un salutone dalla famiglia di vostri condomini, quelli al piano di sopra che metteva fuori la bandiera ad ogni vittoria della Robur. Quelli che vi "facevano compagnia" con i rumorosi giochi delle figlie e le sgridate. Quelli che trovandovi in ascensore o sulle scale o in garage non hanno mai osato dirvi altro in ache non un cordiale saluto. Quelli che a fine campionato avrebbero voluto abbracciarvi, salutarvi e ringraziarvi per tutti i sogni che ci avete fatto vivere ma non ne hanno avuto il coraggio di suonare il campanello.

    In bocca al lupo per il vostro futuro !!!

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