In questa fase di incertezza, depressione e follia, in cui un candidato alla presidenza incontra prima di tutti un allenatore cui fra dieci giorni scade il contratto, vorrei focalizzare l'attenzione su due comunicati dei Vecchi Ultras, emanati a stretto giro di posta.
Il 16 giugno il primo comunicato, emanato per garantire la sfiducia sull'operato di Antonelli, reo, pare, ultimamente, di aver invitato tutta la squadra ad un evento, tranne tre membri dello staff (fra cui Beretta). Vabbé, sarà stato un caso, dai.
Cosa si imputa al ds? Cosucce, bazzecole.
Vendite e cessioni anomale, atteggiamenti e dichiarazioni contrarie alla stabilità del gruppo, che hanno inficiato il risultato sul campo.
Per questo, ci si augura che non sia lasciato a costui il prossimo mercato estivo.
Insomma, abbiamo paura, lo ammettiamo.
Mi pare anche che l'appello dei Vecchi Ultras sia stato raccolto in modo pari allo zero da altri settori della tifoseria organizzata, cui l'operato di Antonelli va evidentemente bene.
Della serie: mal voluto non è mai troppo.
Il giorno successivo, 17 giugno, altro comunicato, stavolta propositivo. Che mi rende, fra l'altro una persona felice.
Finalmente, qualcuno segue un imput che questo blog sta mandando da circa un anno: la volontà di un azionariato popolare.
Pensate cosa sarebbe successo se dieci anni fa fossimo riusciti a mettere dentro al CdA dell'AC Siena un nostro rappresentante, che avesse potuto far da controllore delle presumibili ruberie accadute in società. E siccome non è mai troppo tardi, questa idea del trust va rilanciata con forza eccezionale ora, che abbiamo (forse) imparato la lezione.
Quanto vogliamo mettere? Cinquanta euro a persona? Bene, moltiplicando per duemila, arriviamo a 100.000 euro. Cifra tonda tonda per iscriversi in Eccellenza (toccatevi, chi non vuol fallire); cifra importante per contare in Serie D (toccatevi, chi non vuol fallire); cifra minimalista per entrare come soci di minoranza in serie B (e qui, se permettete, mi tocco io, che voglio fallire).
L'appello ora è "esserci", "dare noia", "rompere i coglioni". Dobbiamo diventare fastidiosi per questa città, partecipare, criticare attivamente, tenere alta la consapevolezza della gente.
E, come da mesi sostengo, coronare un cammino della tifoseria, che ha, da un anno a questa parte, si è sbattuta come non mai per le sorti della squadra e della società, contrariamente ad altri (amministrazione, banca, Mezzaroma), ai quali delle nostre passioni non importa niente.
Impariamo ad autodeterminarci, impariamo a sbagliare, ma iniziamo ad avere una visione ambiziosa, un fine raggiungibile. E, così, modelleremo la realtà a nostro favore.
Bravi ragazzi.
Esatto!!! Vangelo!! Non camierei una virgola di questo post! E' l'ora d'iniziare a camminare con le nostre gambe, senza parassiti o politici vari che eseguono un'input ricevuto dall'alto... Potrebbe essere una nuova nascita lontani dal marcio del calcio moderno, un modo sano e attivo per essere tifosi al 100%... Ce lo faranno fare? Dubito fortemente, troppi troiai verrebbero fori da un fallimento, ma se succede... Azionato popolare unica via!
RispondiEliminaPurtroppo l’azionariato popolare è una bella e affascinante iniziative, ma che è già stata tentata in passato, anche in grande stile, ma con scarsissimi risultati. È impossibile raggiungere cifre tali da farti sedere ad un tavolo e rompere i coglioni. Tentiamo tutto per salvare il siena, ma non andiamo a ripescare progetti falliti del passato, buoni ed affascinanti (tantissimo, davvero), ma ora solo demagogici. La Robur ha bisogno di fatti e non di mi piace su facebook.è brutto dirlo, ma è così
RispondiEliminaIl fatto che un progetto sia stato approntato in altra epoca storica, quando oggi il mondo è cambiato, non vuol dire niente, non è una argomentazione che accetto. E' come dire che 40 anni fa non si vendevano le macchina a metano.
EliminaInghilterra, Spagna, Germania, alcune realtà in Italia ci hanno insegnato che si può fare tranquillamente. Il suo commento, pertanto, è anche anti-storico.
Il "rompere i coglioni" lo si fa ANCHE sedendosi ad un tavolo (anche una sola persona), ma soprattutto fuori dal tavolo. I membri dei tifosi dentro i CdA (invocati ad esempio anche da Abodi) servono intanto a CONTROLLARE; poi, si vedrà.
Il progetto da me lanciato non è demagogico, ma fattibile. Mi spiego. Abbiamo raccolto più di 4.000 firme per un progetto che presentava punti oscuri e degni di approfondimento. Vuole che non riusciamo a raccogliere un po' di denaro per numeri di tifosi anche inferiori? A mio avviso, ciò è altamente probabile.
Questi sono FATTI. Da discutere, ma sono FATTI. Esempi, storicizzazione, tendenze, fattibilità.
Ora attendo i suoi PROGETTI, ce li scriva, che li pubblico subito. Mi interessa soprattutto capire cosa Lei propone in caso di (malaugurato) fallimento. Dare ancora il tutto in mano a banca e politica?
Almuta,forse la memoria ti perde colpi.l'ultimasottoscrizione popolare fu lanciata non 40 anni fa,ma solo 4 o 5.addirittura il Monte avrebbe fatto dei prestiti per i tifosi che avessero voluto comprare le azioni. i senesi, e tu lo dovresti aver imparato,sono buoni a chiacchierare,ma non a frugarsi in tasca.e per contare o anche sedersi ad un tavolo,in una società di A o b servono soldi non chiacchiere. la raccolta firme (gratis) è una cosa, la raccolta fondi un'altra. ammiro il tuo ottimismo
EliminaNo, no, non perdo colpi. Come esempio concreto visto dalle nostre parti mi rifacevo solo ed unicamente al tentativo di circa 40 anni fa, l'ultima farsa neppure la prendo in considerazione. Non c'è stato un tentativo organizzato, in questa occasione. Non penso che 50 euro siano un problema, se la questione da risolvere fosse quella del vil denaro. Insomma, uscirei dallo schema "non si può fare a priori", se prima non ci si provasse, ma con organizzazione e volontà.
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