Il 2 di aprile si è svolta a Roma, organizzata da Coni Servizi e Lega Pro, una giornata di lavoro sull'impiantistica sportiva, per trattare il tema della riqualificazione di strutture ove praticare sport. Il rimando allo studio di fattibilità di casa nostra, è ovvio.
Tanta bella gente (anche il nostro Tommaso Refini, che ben ci ha relazionato l'incontro sull'ultimo Fedelissimo), tante belle parole.
Non so tuttavia come la politica senese abbia interpretato il meeting... Ah no, scusatemi, non ne ha proprio fatto menzione.
Ragion per cui, cerco di riassumere io ciò che è stato riferito.
Attenzione, seguiranno parole forti e non adatte ad un pubblico sensibile. Chi ha bambini piccoli, impedisca la lettura di questo pezzo; in ogni caso, noi non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali turbe psichiche.
Iniziamo dal Presidente del Coni, Malagò. Il quale, anzitutto, tiene a ribadire come la sua struttura possa accompagnare tutti coloro che proveranno a sfruttare le opportunità della Legge di Stabilità, in "questo percorso virtuoso di crescita che comporta un beneficio eccezionale a livello di sistema Italia". E sentite ora cosa osa affermare: "Ci sono tanti imprenditori che vogliono costruire: c'è necessità di forza, idee e coraggio perché non si può dipendere esclusivamente dal pubblico, ma bisogna essere anche manager". Mah, parole di un ultras, sicuramente...
Chimenti, Presidente della Coni Servizi, parla di "opportunità da sfruttare", poi continua: "Avere strutture di proprietà ha un valore inestimabile anche per le società". Un esagitato, direi...
Ghirelli, Direttore Generale di Lega Pro: "Ci sono tanti progetti in itinere, il principio è quello di incoraggiarli perché con l'impiantistica si favorisce l'aggregazione e il tifo positivo, si agisce sulla cultura". Un esaltato, sicuro...
Uva, Direttore Generale di Coni Servizi, un pazzo scatenato e financo tendenzialmente fascistoide: "Questa legge è una formidabile occasione per lo sport italiano". Ma poi, sentite dopo che termini usa: "Una nuova impiantistica ha impatto positivo sulle casse dello Stato, sulla riqualificazione delle zone urbane, senza dimenticare gli aspetti occupazionali e quelli patrimoniali per le società". Principi fondamentali alla base della legge: 1) tempi certi (12-14 mesi); 2) sostenibilità (anche nella gestione); 3) più sport per tutti; 4) sinergia fra pubblico e privato.
Presutti, giurista: la legge c'è, "ora chi vuole può fare, le procedure lo consentono". Fuori di testa...
Sindaci di Pavia e L'Aquila: favorevolissimi. De-meteorizzati...
D'Alessio, Commissario Straordinario ICS, ha ricordato "il ruolo di consulenza e di finanziamento del Credito Sportivo: i tempi certi equivalgono a minori rischi per la banca". Incolto...
Macalli, Presidente della Lega Pro: "Questa legge schiude prospettive importanti, valorizzare accordi sull'impiantistica è doveroso e fondamentale". Scemotto...
Insomma, una massa di cretini.
Meno male che siamo intelligenti altro che noi, folosi senesi...
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