Il contributo della sorella dell'ex assessore

Ottimi spunti di riflessione ci fornisce una intervista di alcuni giorni fa alla dott.sa Vigni, capogruppo Sinistra per Siena, RC, SsM.

Secondo la Vigni - donna che personalmente stimo assai in ambito professionale - alcune cose proprio non tornano nella presentazione dello studio di fattibilità presentato al Comune.

Tralascio per questioni di competenza personale la parte, lunga ed articolata, della procedura interna alle varie istituzioni comunali, che porta la capogruppo a parlare di "percorso poco convincente e regolare". Ma su tale punto, comunque sia, fra poco farò "filosofia".

E mi concentro intanto su altre questioni, meno pratiche ma forse più importanti dal punto di vista politico.

A mio modesto parere, la dott.sa Vigni deve aver travisato qualcosa nella filosofia sulla quale lo studio è stato presentato, che si denota peraltro subito dal titolo per esteso: "Studio di fattibilità per la ristrutturazione e gestione dello stadio "Artemio Franchi" e la riqualificazione funzionale ed ambientale dell'area del Rastrello ai fini della valorizzazione in termini occupazionali ed economici del territorio di Siena".

Ovvero: si parte (per forza) dallo studio di fattibilità di riqualifica dello stadio e ci si espande a pensare a dei miglioramenti di ciò che c'è intorno, per dare redditività alle aziende, agli enti, che andranno a coprire i lavori previsti. Da lì in poi, mi pare, ogni soggetto interessato avanza le proprie proposte, ben mantenendo l'idea di avere, intorno al tavolo della trattativa, altri interlocutori con esigenze differenti.

L'AC Siena ragiona per conto proprio, dott.sa Vigni: e, dopo aver dato avvio all'iter per un progetto epocale per Siena, stante l'imbarazzante immobilismo della politica locale in tutti questi anni, chiede il suo, che poi è quello che tutte le altre società di calcio da anni propongono - e da anni hanno ottenuto, soprattutto all'estero: disporre della gestione del proprio stadio, per trarne ricavi, che andrebbero a sanare un bilancio tremebondo.

Mi domando: cosa c'è di male? Dove rileva i presupposti per una sua frase "pesantuccia", che cito testualmente: "per cui tutti i tifosi ed i cittadini dovrebbero sostenerlo [il progetto] senza troppe discussioni e trattenersi da ogni critica "disfattista"?
La realtà dei fatti è proprio al contrario. Le critiche disfattiste non provengono da questo lato della "barricata". Anzi, i tifosi della Robur e l'AC Siena chiedono proprio l'opposto: parlare dello studio, ma ARGOMENTARE ciò che si dice. Insomma, un'Attività Politica a tutti gli effetti, se ci pensa bene. Da uomini di sinistra (profonda) quali siamo, mi dica Lei se non stiamo contribuendo ad una libera informazione delle masse, ad uno sviluppo delle coscienze di cittadini troppo spesso ignari e distanti dalla politica per le malefatte dei politici stessi... Attività Politica, pertanto. Con le maiuscole, se mi permette.
Non indugiamo oltre, però, La prego, su tale punto; si rassicuri che questa non è la realtà dei fatti e non faccia passare l'AC Siena ed i propri tifosi da quelli che non sono. Anche noi pensiamo che ci sia bisogno di una approfondita valutazione. Chiaramente, tutto entro i 90 giorni che concede la legge.
Così come Lei (soprattutto) non verrà mai tacciata "di non voler bene alla squadra di calcio", qualora non sostenga il progetto. Anzi, La ricordo volentieri, nelle stanze dei Fedelissimi nel 2011 - mi pare - illustrare le grandi potenzialità di uno stadio riqualificato nella conca del Rastrello. Quella sera convinse tutti e, penso, guadagnò anche una bella fetta di voti.
Avanti, quindi, dott.sa, non si fermi a questi "piagnistei". Passiamo oltre.
E facciamo filosofia.
Ripeto: non mi addentro nei meandri dei regolamenti comunali/regionali, fate vobis. E parto con il presupposto che Lei abbia ragione. Scozzoli questa richiesta con il sindaco e lasciamo da parte i tifosi.
Ma ho un'impressione: che la politica locale sia rimasta assai stizzita, appunto, da questo "percorso poco regolare" dell'iter dello studio. Per una volta, la "casta" senese non riesce ancora bene ad "imbrigliare" e "controllare" un progetto di portata epocale, che rischia di scompaginare forse gli schieramenti che rinforzano lo status quo del potere cittadino. Passano i giorni e, fra una "imposizione" procedurale dall'alto ('sta Legge di Stabilità che prevede 90 giorni per decidere... ahi ahi ahi, non ci voleva...) ed i tifosi della Robur ancora che non demordono, mi par di notare, come dire, un certo nervosismo latente. Ma, ripeto, è una mia personalissima impressione, che sarà sicuramente fallace.

La attendo volentieri lunedi 31 marzo (e non 24...) per la pubblica assemblea (Dibattito pubblico - Legge Regionale sulla Partecipazione 46/2013).

PS: notizia tragica. La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nell’ambito del sistema di tracciabilità dei rifiuti chiamato SistrI. Destinatario: Vincenzo Angeloni, beccato a consegnare direttamente alla sede di Finmeccanica quasi 4 milioni di euro dentro a due borsoni della Valle del Giovenco. Imprecando contro un destino che ci ha impedito troppo presto di godere delle performance di tale personaggio (ripetiamo, selezionato fra tanti dal potente advisor del tempo), ci attendiamo che l'accanimento della Guardia di Finanza sia svelato al grande pubblico e che Vincenzo possa, come si merita, essere rimesso presto in libertà. Forza Vincenzo!