Il canale youtube di wiatutti!

venerdì 21 febbraio 2014

Ternana 1990/91

In profondo stato di depressione, mi accingo a non andare a Terni.
Eppure era una trasferta che aspettavo da inizio campionato, ma le notizie degli ultimi giorni non mi danno la necessaria spinta ad incamminarmi verso la cittadina umbra.




Brutta come poche, Terni, in compenso, gode di meravigliosi paesaggi circostanti.
Qualche volta ci son stato, a vedere giocare la Robur.
La volta che mi ricordo meglio fu quella del campionato 1990/91, serie C1, allenatore Perotti.
Premetto che quella fu una delle squadre che ho più amato, partita quell'anno in sordina, salvo poi esplodere nel girone di ritorno. Calcio di alta qualità, individualità notevoli, ambiente gasatissimo. Nelle ultime giornate, ahimè, rallentammo, per andare a giocarsi le ultime chances di promozione proprio in Umbria.
Notoriamente ostile, sia in fatto di accoglienza, sia in fatto di risultati, lo stadio ternano a me, tuttavia, ha sempre fatto una grande impressione: gente attaccata alla propria squadra, sanguigna, passionale.
Mi ricordo benissimo l'arrivo al Liberati, noi eravamo tanti, per i numeri dell'epoca, giunti in treno o in pullman. Il settorino ospiti, letteralmente sovrastato dalle ali più alte della gradinata, ci tirò di tutto all'arrivo. Io ho un flash, un ricordo di un istante, di tutta questa gente affacciata dagli spalti che iniziò a tirarci di tutto, con la sassaiola che continuò dentro allo stadio. Un vero e proprio inferno.
La partita fu bellissima nel primo tempo. Loro avevano Cozzella letteralmente immarcabile, che segnò sotto la loro curva. Pochissimo dopo, l'immenso Totò De Falco, proprio a pochi metri da noi, dopo un dribbling sul difensore, insaccò il gol del momentaneo 1-1.
Mi ricordo scene di giubilo sugli spalti. Il secondo tempo iniziò con sospetto ritardo, alla fine perdemmo 3-1 ridotti in dieci per un'espulsione ingiusta di Zanandrea, un altro dei miei miti del tempo. Alla fine, tutta la squadra venne a salutarci e io mi ricordo distintamente le urla di Mariani, che gridava: "Ci hanno rubato la B".
All'uscita dello stadio, accompagnati ancora da un fitto lancio di oggetti dai Ternani, la polizia ci caricò in modo ingiustificato, qualcuno ne buscò anche sode.
Dopo perdemmo anche contro il Catanzaro, in una partita sospetta, e ci giocammo così anche la possibilità di entrare nella Coppa Italia dei grandi. Terminò così, fra forti polemiche, uno dei campionati più belli della mia giovinezza.

5 commenti:

  1. Hai dimenticato una settimana di telefonate ai fedelissimi di morgan che minacciava accoltellamenti e bombe nel treno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah ah ah. Verissimo. Uno dei più grandi personaggi mai sentiti al telefono. Che fine avrà fatto?

      Elimina
  2. Anchi io c'ero; andato con mezzi propri a seguire quella squadra dove giocava il grande De Falco.
    Purtroppo erano gli anni che in un modo o in un altro la B restava sempre un miraggio.
    Gli anni in cui la nostra fede calcistica era permeata da un dato certo "il Siena non può fare la B".

    Ricordo bene anche la successiva partita con il Catanzaro.........venduta ignobilmente.

    Gianluca

    RispondiElimina
  3. Io la partita venduta al Catanzaro la presi parecchio bene: mai più tornato a vedere il Siena finché c'è stato paganini... e pensare che continuo a venicci ora con un altro romano che è parecchio peggio...

    RispondiElimina
  4. ...se non ricordo male sempre all'ultima di campionato il Perugia vinse fuoricasa ed in coppa Italia andarono loro al posto nostro.
    Coincidenze...

    RispondiElimina