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mercoledì 12 febbraio 2014

Buon compleanno, Wiatutti

"Era una notte buia e tempestosa..."
"Quel ramo del lago di Como..."
Insomma l'avete capito, non so come iniziare un pezzo celebrativo, per incamminarmi sul sentiero dei ricordi.
Esattamente un anno fa, nasceva Wiatutti!


Se andate a rivedere le motivazioni dell'evento sulla barra in alto, capirete le ragioni della genesi del blog.
Il "buco" informativo sui fatti della Robur che, secondo le mie esigenze, era da coprire, forse ora è un po' meno profondo. O forse è rimasto tale e quale; poco importa. Qualcosa è stato fatto, nel bene e nel male, dato che il blog non voleva possedere una Verità Assoluta nell'interpretazione delle cose. Da qui il mio desiderio di vedere come "collaboratori" quanti più tifosi/scrittori possibile. Da qui l'evidenza di non prevedere un percorso "lineare", sia nella forma che nel contenuto: ognuno ha messo del suo, ognuno ha espresso una propria idea, dato che a nessuno è stata negata la possibilità di esprimersi. E si è andato così formando poco a poco uno "zibaldone" che pare non avere un senso... e probabilmente non lo ha!
Vi dirò che, da "capo-redattore" (si dice così?), la parte più bella è quella del momento della ricezione dei pezzi, accompagnati dai commenti dei fini scrittori: qualcuno che si compiace a priori, qualcuno che si vergogna, altro che non sa bene cosa ha scritto, altro ancora che ti manda il pezzo ma ti dice: non lo pubblicare".
Splendidi i miei fratelli scrittori. In tutto ciò c'è la profonda umanità e la grande bellezza della tifoseria della Robur. Gente ancora schietta, pur in questa era di conformismo a tutti i costi.
Se non ve l'ho mai detto, ve lo dico ora: vi voglio bene. Tanto. E vi svelo anche un altro piccolo segreto: ad oggi siete una sessantina! Pare incredibile, vero? Sessanta persone che hanno confezionato una perla dietro l'altra. Almeno, a me pare di vederli così, i pezzi pubblicati.
Il blog ha trovato un proprio percorso, come capita per tutte le realtà libere e spontanee. Da parlare solo di AC Siena, siamo andati a discutere spesso di Siena e di Sistema Siena. Cercando, ove possibile, di sdrammatizzare, prendendo bonariamente in giro gli attori della tragi-commedia che si sta consumando dalle nostre parti.
Ci siamo pian piano accorti che la Robur non ha rappresentato e non deve rappresentare solo un mondo a sé stante, avendo al contrario interagito pesantemente con quella forma di Potere che ha comandato e per me ancora comanda Siena. La Robur così è stata tutto ed il contrario di tutto, ha ricevuto molto, ma altrettanto ha anche dato, è stata usata, apprezzata, criticata, collusa e indebolita. Ma non ci pare giusto che, una volta finito l'interesse di qualcuno, si lasci appassire un bene di una comunità intera, al pari di tante altre aziende, associazioni, ditte, enti, patrimonio di tutti.
E forse non è neppure un caso che questo articolo per salutare il compleanno di Wiatutti cada proprio nel giorno in cui, all'interno delle sale comunali, si riuniscono due (Mezzaroma e l'amministrazione comunale) dei tre attori che possono decretare la vita o la morte della Robur.
Tralascio ogni giudizio di merito su di loro.
Mi fido invece parecchio di chi, appassionato da anni, andrà a parlare con i soggetti sopra citati, miei "fratelli" bianconeri, nessuno escluso, ai quali delego la mia volontà e la mia fiducia.
Mi scuso del paragone, ma mi sento come quando si accompagna l'amico, tremante e speranzoso, che va a prendere il bombolone per il proprio popolo.
Io, insieme a tanti altri, sarò fuori ad aspettarvi. Con tutta la sessantina di collaboratori di Wiatutti!

1 commento:

  1. Ma se si può saltare di gioia chi ce lo dice...........Gigi o Bruno?

    Gianluca

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