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lunedì 20 gennaio 2014

Simpatiche canaglie. Il mercato psichedelico

Non destabilizzare il gruppo!”, parole d'ordine per quanto riguarda il mercato invernale.
Detto fatto. Per non far mancare alla famiglia la sana vecchia aria di casa, Antonella, la tuttofare roburrina, ha fatto in modo di cominciare la finestra di gennaio acquistando al banco delle penalizzazioni altri due bei puntoni.


Non c'è più nemmeno bisogno del numerino. Quando il secondo mercoledì del mese va al mercato, i punti so' già belle pronti e incartati sul banco: “Altro signora?” “Altro altro nini, 'un si riesce più a fa' la spesa, ma questo è l'unico vizio che ci si concede noi. Se Dio vole ci si vede il mese prossimo.”
Bella Antonellina, le buone abitudini che temprano lo spirito e uniscono le famiglie, soprattutto nei momenti di difficoltà, non devono mancare mai.
E quindi via con questo super -7, che polverizza il -6 dello scorso campionato; e non è detto che questo nostro personalissimo record non si possa financo migliorare. Anche se, bisogna dirlo, stavolta ci si è andati vicino a non prenderli.
La letteratura è piena di rapporti bizzosi tra fratello e sorella e i Nostri, con quei caratteri così diversi, non fanno eccezione. La Vale, con quel suo estro camouflage, e il Massi così puntiglioso, burbero, ma insomma un ragazzo dal cuore d'oro. Alla fine so' ragazzi, via.
Comunque, è andata così.
La Vale voleva aiutare il fratellone e s'é messa lì al tavolino di cucina dopo pranzo. E ci s'é anche messa di buzzo con il blocnotes e la calcolatrice, per tutto il pomeriggio, l'ha quasi fusa.
Quando Massi l'ha raggiunta dopo il pisolino pomeridiano gli ha anche detto: “Massi, i conti a questo giro te l'ho fatti io, so' sul tavolo di cucina, se vuoi si riguardano insieme prima che vo a zumba.”
Sai una sega te te dei conti”, ha pensato il burbero Massi, bestemmiando perché la sorella gli ha finito le pile della calcolatrice. Per levarsela di torno le ha detto: “Vale, ci sarebbe da decide' una cosa di là. Se s'arriva in finale di Coppa Italia col Milan si gioca con la maglietta bianca a righe nere o nera a righe bianche? Sei più brava di me in queste cose, pensaci te.
Che lenza, Massi. Che 'un s'è fidato, ha rifatto i conti tutto da solo e l'ha sbagliati.
Vale, giustamente, quando ha capito come so' andate le cose, s'è incazzata come una biscia, e ha tuìttato: “Dementi! Massimo massimo col Milan ci si gioca in semifinale, mica in finale!
Tra l'altro, quando è successo questo fatto non c'era nemmeno Antonella, che era a bottega per i saldi di gennaio. Infaticabile, smessi i panni di governante, indossava quelli di commessa. Ancora tra l'altro di lì 'unn'era passato nessuno. E lei passava le giornate a guarda' la Rosina in vetrina. L'aveva quasi venduta a prezzo pieno a una signora genovese alla fine dell'estate. Se l'era scelta, se l'era provata, una M mezzaclassifica e gli aveva fatto perde' anche un monte di tempo.
Poi gli aveva offerto una miseria.
Antonella le aveva risposto di andare a ristroncasselo nel culo, che quella Rosina a bottega l'avevano pagata uno sfottìo e se voleva passare a gennaio pei saldi, magari ce la trovava sempre. La genovese l'aveva guardata, s'era messa a ride' e sogghignando aveva risposto che allora passava per la liquidazione. Stronza tirchia di una genovese.
Ora gli era rimasta una sola in vetrina, e via via entrava qualcuno chiedendola in prestito. “Sì e quando te la sei messa, io secondo te a chi la do poi? Sciola vai, se 'un compri niente.”
Pensava alla signora genovese, se fosse ripassata gliela dava anche alla metà di quello che gli aveva detto, ma l'aveva mandata a ristroncasselo nel culo, è difficile che ripassasse. Con quel che si guadagnava dalla vendita di un Crescenzi, 'un ci comprava nemmeno la merenda per un giorno di Vale e Massi, e ancora il Giannetti non lo poteva esporre, che non l'avevano prezzato.
E in tutto questo, Antonella riusciva anche a trovare i soldi per comprargli i punti di penalizzazione, a quei due monelli. Che brava donna.


tsu

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