Leggero passo indietro.
Torniamo ai felici momenti della conferma dell'iscrizione alla B.
Oddio, felici momenti... Per me poco.
Si saprà che io ero uno di quelli che puntavano dritti dritti al fallimento ed alla ripartenza da un campionato più modesto, ma nettato dalla sporcizia che ora ci ammanta.
Non è andata così, io me ne sono fatta una ragione.
Altri no.
Mi è balzato alla vista (e francamente ne sono stato sorpreso) lo sragionato livore con cui molte persone, molti Senesi, soprattutto sui social network, facebook in testa, hanno manifestato la loro contrarietà al "salvataggio" della Robur.
Nani e ballerine, davvero.
Il sottobosco degli insoddisfatti si presentava multiforme, eppure qualche denominatore comune lo si percepiva, a stare ben attenti.
Distanti dal popolo, dal volgo, tante persone che, bontà loro, non hanno a cuore le sorti della Robur, ma che stizzite vorrebbero uniformare sulle loro scelte. Scelte di buon senso, scelte di equità, scelte giuste, solo le loro sono giuste, giustissime. Bacchettoni pseudo-intellettuali che disprezzano il Divertimento, soprattutto lo seppelliscono nelle ore più buie. Censori delle altrui passioni, annientate sull'onda della privazione.
In più, mi duole dirlo, tanti (troppi) dell'altra sponda, di quelli che amano vedere la propria squadra del cuore al chiuso ed al caldo, fra una pelliccia e una "bomba" da 3 punti.
Perché?
La ragione perlopiù era la stessa: inaccettabile che in momenti come questi la Banca concedesse ancora denari per far continuare un evento di cui si poteva/doveva fare a meno, stante la crisi della città. Che ce ne frega - dicevano - del calcio, quando mancano soldi per servizi sociali, quando la gente perde il lavoro, ecc ecc ecc. Ecc.
E che me ne frega a me dei servizi sociali - risponderei - quando si sa che prima o poi moriremo tutti? E che me ne frega della morte - rincaro - se poi tanto dovremo reincarnarci?
Insomma, relativizzando non si arriva da alcuna parte.
E sì che veniva spiegato che i soldi concessi dalla Banca non erano gratis (pare sia stato applicato un tasso da semi-usura...); e che il prestito veniva concesso dato che, con i proventi del paracadute, sarebbero sicuramente rientrati in breve tempo. E che quindi si tornava a trattare il Siena come una azienda, né più né meno.
Niente, niente da fare.
I nani e le ballerine non si davano pace, fra negozianti insipidi, finte guide per stranieri e cantori della giustizia sociale dell'ultim'ora.
Avete presente quando in queste notti d'estate una fottuta zanzara vi entra in camera? E vi svolazza pizzicandovi per tutta la notte intorno alle orecchie?
Ecco, il fastidio che la Robur ha procurato a certa gente, anche quest'anno, è proprio simile a tale rottura di coglioni.
Da più di dieci anni tanta gente mangia sformati in tutte le salse, in questa città, immemore che la nostra Robur par diventata come la Fenice, che sempre risorge dalle proprie ceneri.
In altre parole: vi si va un pezzo in culo!
Postate su facebook!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminabé...copia-incolla no?
EliminaSi ma qui si continua a fare i soliti discorsi senza dare la giusta rilevanza a ciò che più conta:
RispondiEliminaIl camouflage !
Gradirei quindi un tuo articolo su questo argomento di vitale importanza , per il calcio e tutto lo sport in generale.
Poracci. Sono ignoranti non sanno ne quello che dicono e nemmeno quello che fanno. Sono solo dei mediocri . Loro sono dei camouflages mentali. Wsg
RispondiElimina"Il sottobosco degli insoddisfatti si presentava multiforme, eppure qualche denominatore comune lo si percepiva, a stare ben attenti."
RispondiEliminaSottobosco una sega, c'erano anche faggi, pioppi e castagni!!!!
mica lolla!!!!
in culo a tutti!!!
Che si faccia una lista di negozianti che dissentono dal comunicato di chi li rappresenta!
Io prima di partire per Bettolle per andare all'outlet, passo da loro e non dagli altri!!!!
l'Irlandese Volante
Io sono felice.
RispondiEliminaSono felice perché in un' epoca dove tutto sembra, anzi è, prono all'immagine e al dio quattrino e a discapito della Cultura indipendentemente dalle sue sfaccettature, in un momento di oscurantismo delle menti come forse mai l'Umanità intera abbia dovuto subire, ecco che articoli come questo mi fanno capire che ancora c'è margine di ripresa.. l'Umanità che sa risorgere dalle proprie ceneri proprio quando tutto sembrava perso.
Ragazzi dei Licei: tenete a mente quest'articolo, tra qualche anno lo troverete nei libri di scuola!!!
Fabrizio Barsotti