Oh, finalmente si torna a parlare di calcio giocato.
Ed è così tanto tempo che non lo facciamo, che sicuramente avrò difficoltà ad elaborare.
Bando alle ciancie.
Rivolgo un doverosissimo saluto a chi dovrà affrontare questa annata, che si preannuncia assai irta di ostacoli, stante i noti avvenimenti estivi, con i colori bianconeri indosso.
Anche a fronte di probabili contestazioni e critiche verso la Presidenza Mezzaroma, il sostegno alla squadra non mancherà mai, soprattutto se vedremo i giovanotti in campo battersi i piedi nel culo e sputare sangue su ogni palla, come la categoria impone - a proposito... un cervello umano normodotato può al contempo contestare la Società ed incitare la squadra con grande calore.
Un augurio anche per la lotta per la riscossione degli stipendi (p.s.: io mi farei mettere qualche clausolina sul contratto, fossi in voi tesserati), in attesa, chissà, di una eventuale richiesta di decurtazione degli stessi a fine anno.
Un saluto particolare allo staff tecnico, infarcito di facce note; soprattutto a Mario Beretta, mister di ritorno.
Il curriculum di Beretta degli ultimi anni è devastante, dobbiam riconoscerlo. L'impressione è che il buon Mario abbia imboccato l'avvio della famosa parabola discendente della carriera. Per tale ragione, mi verrebbe quasi il sospetto che, conoscendo ormai le oscure meccaniche del gigioneggiante ambiente bianconero, la coppia Mezzaroma-Antonelli abbia gettato in pasto alla tifoseria il volto rassicurante dell'inconsapevole mister milanese e milanista, al fine di tacitare le tendenze allo sfascismo e calmierare gli schiamazzi.
D'altronde, mi rammento del secondo Beretta, quello subentrante al prete bestemmiatore Mandorlini, che raccolse una squadra già virtualmente retrocessa e le fece esprimere forse il più bel calcio degli ultimi anni, arrivando alla sfrontatezza consapevole ed alla perfezione degli automatismi, tanto da contagiare l'autistico Giampaolo, che visse di rendita il primo - ed ahimè non ultimo - anno da allenatore bianconero.
Sulla squadra, al momento, non scrivo niente. Venderemo tutti coloro i quali ci saranno richiesti, senza, ancora una volta, cercare di pianificare un futuro che potrebbe a brevissimo dare a noi ed al Presidente ben più ampie soddisfazioni. Ma non c'è tempo, voglia, capacità. Non c'è mai stato tempo, voglia, capacità. Ergo, io non mi aspetto niente di buono.
Bene, che le danze abbiano inizio.
Sempre Forza Siena
Concordo. Tutti tutti non vendono.Nessuno richiedera' D'Agostino e Mannini chi vuoi che li chieda. Nemmeno la croce rossa come cani da guida. Sempre e solo Forza Robur. Wsg
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