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domenica 14 luglio 2013

Arriverà il giorno atteso


Si premette che questo pezzo viene scritto prima che si sappia la fine (per quest'anno) della Robur: sarà B, Eccellenza, Terza Categoria, Amatori?
Ma, ai fini del mio ragionamento, vedrete che questo fatto risulterà totalmente secondario ed irrilevante.



Parlerò oggi di una questione, nella quale volutamente finora solo marginalmente sono entrato, per puro esercizio volontario. Ma ora mi sento di dire la mia.
Sto parlando dell'atteggiamento della tifoseria del Siena, tenuto in questi giorni di estrema incertezza. E di quello che dovrà tenere da ora in poi.
In altro articolo di qualche giorno fa (“Le verità svelate”) ho voluto subito imporre alcune conclusioni riguardanti gli attori di questa farsa che si è dipanata ai danni del Siena. Oggettivamente, mi verrebbe da sostenere che tali conclusioni siano incontestabili.
In tutto questo imbarazzante bailamme, deduco anzitutto che gli unici che hanno operato come si doveva operare sono stati i tifosi del Siena. I quali hanno fatto sentire la loro voce finalmente unitaria su tanti fronti: i social network, i giornali, la strada, la televisione.
Mi piace pensare che tale spinta abbia indotto lor signori gestori della nostra passione a riflettere un momento di più sulle conseguenze cui saremmo andati o andremmo incontro se fallimento sarebbe stato o sarà. Ed anche se tale impatto non fosse avvenuto, siamo sinceri, ci sentiamo ugualmente orgogliosi di aver manifestato la nostra partecipazione a pro della Robur in modo libero ed incondizionato.
Ripeto: finora abbiamo avuto come obiettivo la salvezza di una storia ultracentenaria.
Da oggi - speriamo - in poi, dobbiamo avere davanti un altro obiettivo: la cacciata di Mezzaroma. Senza se e senza ma. Ciò che questi ha fatto e ciò che soprattutto non ha fatto nell'ultimo mese - tralascio quindi tutta la precedente attività, assolutamente indegna per lo più di un vero Presidente di una società calcistica - deve (sottolineo ancora: deve) aprire gli occhi anche a chi non li aveva ancora aperti. E chi li aveva socchiusi, è bene che non li richiuda.
Non è idoneo stabilire una mappa gerarchica dei colpevoli, per salvare il culo ai Mezza.
Inutile quindi riconoscere che la strategia del MPS è ora volta all'affossamento della Robur, permanendo certe condizioni, se non si capisce che il Siena necessita di un Presidente che faccia il Presidente, non di un signore che si definisce ostaggio della società, che non mette un euro di suo, che non ha passione, che non crede in quello che fa e che ha in mano. Dichiarare colpevole il MPS, come lo è, non vuol dire, in altri termini, che non sia colpevole Mezzaroma.
La lotta per la sopravvivenza della Robur non solo non è finita, ma è appena iniziata. La prossima tappa è creare il vuoto intorno a Mezzaroma con contestazione ad oltranza, l'unica maniera civile che come tifoseria abbiamo per dimostrare il nostro dissenso.
E se non lo faremo compatti, se anche una sola componente del tifo si defila o, peggio, continua anche indirettamente a sostenere questa Presidenza, ritorneremo ancora al solito punto.
La strategia dell'attendismo e del lavoro sotto traccia non ha pagato, altrimenti non saremmo arrivati dove siamo adesso. Il riportare l'attenzione, anche della cittadinanza, sulla Robur, ha invece creato tensione positiva.
Teniamocelo in memoria; aspettando “il giorno atteso a schiudere gli impediti passaggi, prepariamoci a nuove esistenze”.


P.S. Sui social network è stata lanciata una idea, che il blog riprende con grande forza: far rientrare nell'organico della società il Sig. Stefano Osti. Io vado oltre, se mi permettete: dentro Osti e via Mezzaroma/Antonelli.

3 commenti:

  1. VIA LA FAMIGLIA MEZZAROMA DA SIENA E DAL SIENA CON DECORRENZA 17.7.2013 !

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  2. si è vero via Antonelli ,riprendiamo Perinetti cosi facciamo uno squadrone co n BERTANI,GILLET,MASIELLOETC

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  3. Dentro Osti e via Mezzaroma/Antonelli.

    parole sante

    Bosley

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