An unusual night

Di solito, la notte del primo di luglio, il Senese se ne sta tranquillo (più o meno...) in Contrada ad assaporare i profumi, i colori, gli umori di un popolo riunito in attesa della battaglia del giorno dopo.
Quest'anno, d'improvviso, lo scenario è cambiato.
Sarà perché di grandi battaglie del giorno dopo non se ne vedono più, sarà perché da anni le parole di fantini e capitani sono sempre le stesse, al Senese questa volta è venuto in mente di fare altro...

Ora, io ciò che è successo ai Quattro Cantoni non lo so, essendo rimasto – ahimè, a questo punto – a sentire le chiacchiere in Contrada, ma un po' ho saputo, dato che a Siena di questo evento se ne parla molto, un po' ho immaginato.

Anzitutto i fatti, citando un dispaccio di agenzia ANSA (miiiiiiiiiiiiiiiiinchia!):
“SIENA, 2 LUG - Il presidente e l'amministratore delegato di Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, aggrediti verbalmente da un piccolo gruppo di tifosi del Siena. E' quanto accaduto nella tarda serata di ieri quando i vertici di Rocca Salimbeni stavano rientrando dalla cena nella contrada della
Pantera e, all'altezza dei quattro cantoni, una ventina di tifosi senesi li hanno apostrofati con veemenza ''invitandoli'' a salvare la società bianconera dal rischio fallimento”.
Ecco, io la so e me la immagino differente.
Anzitutto, non si è trattato di “un piccolo gruppo di tifosi del Siena”. Si è trattato di un moto di ribellione e di civile protesta sociale di Gente di Siena a favore di Gente di Siena.
Ripeto: Gente di Siena a favore di Gente di Siena.
Non si tratta più, cioè, come cercano di farci ingozzare i media corrotti, di frazioni di persone di interessi settoriali, ma di strati di Popolo incazzato perché depredato e distrutto dalla politica e dalla finanza easy, che cercano di agire per loro stessi e di risvegliare le coscienze di altri più “lenti”.
Io mi immagino che, accanto a questi Tifosi della Robur - bene storico di tutta la città e della comunità - si siano via via aggiunti passanti, uomini e donne che non seguono il calcio, persone normali affacciate alla finestra, che hanno compreso lo sforzo dei pochi e li hanno supportati, nella civile protesta verso gli esecutori di una precisa strategia di macelleria sociale.
Punto secondo: si è trattata di una civile protesta, non di una aggressione. A casa mia la parola “aggressione” ha altri significati. Che non si possano fare più “du' berci”, io non lo sapevo. Chiaro, viviamo in una società del politically correct a tutti i costi e chi osa criticare, berciare, uscire dallo standard zombistico, è considerato un problema, un folle, un utopista. Un Focillato. Da piccino la mi' mamma mi diceva che “du' berci” o “du' manate” fatte bene, al momento giusto, rientravano nelle regole del gioco; evidentemente i tempi son cambiati rapidamente ed oggi questa ricetta non va più bene per alcuni.
Ecco, la famosa aggressione verbale, sappiatelo voi che ne siete stati scandalizzati, rientra, per noi di Siena, nel gioco delle regole; senza alzare le mani, ci mancherebbe, né mancare di rispetto. Ma le ragioni si berciano, soprattutto se non ascoltati.
Mi immagino la scena, che deve aver avuto un certo non so che di comico: i Dott.ri Viola e Profumo, giustamente tranquilli a passeggio nella nostra città dopo una bella cena all'aperto, che forse pensavano: “Ma guarda che bella questa città, ma guarda che bella questa gente. Oddio, un pochino tonti sono eh! Distrutti, violentati, derisi, eppure ci invitano anche a cena dove poche persone non indigene riescono ad andare. Lo sai che...Quasi quasi mi impegno a salvare anche la squadra, un aiutino lo voglio proprio dare”.
E invece...
Berci nell'orecchi, inviti non formali ad adoperarsi a riaccomodare ciò che si è fortissimamente contribuito a rompere, uso popolano della piazza. E berci ancora più grandi alla risposta: “Salvare il Siena? Dipende dagli azionisti” (ANSA, 2 LUGLIO), quando l'azionista di maggioranza lo hai portato te, banca, sapendo bene chi presentavi.
E poi alla fine la Polizia... Pensate che, in mezzo a tanta confusione, è stato trovato anche un indagato dalla Procura di Milano per frode fiscale, per aver dichiarato al fisco come dividendi quelli che erano in realtà interessi, usufruendo di una tassazione così molto inferiore.
Ah, che gentaglia si trova in giro per le strade, di notte!
Oggi, 2 luglio, apriti cielo! Gente schifiltita, notizie Ansa, interventi stizziti del Primo Cittadino. Il quale, dall'alto della Sua enorme Senesità, ci ricorda: “Tutti teniamo all'Ac Siena, ma è un problema che va affrontato dal 3 luglio, non nei 4 giorni di Festa, che non possono essere inquinati da altre questioni”.
Premesso che se io fallisco il 1° luglio non ho oggetto su cui riflettere il 3 di luglio, Valentini Bruno (Colle val d'Elsa, 29.05.1955), ci rassicura molto. Ti muore la mamma il 30 giugno? Vabbè dai, ci si penserà il 3. Ti trombano la moglie il 2 di luglio? Calma e sangue freddo, ti incazzerai il 3. Perdi il lavoro il 29 giugno? Dai, non è niente, sorridi alla vita e risolvi il 3.
Cazzo, ma è una riflessione intelligentissima, come mai non c'ho mai pensato prima?
Sappia tuttavia il dott. Valentini che il Palio, usato dalla politica negli ultimi anni come vero e proprio anestetizzante della coscienza di massa, sovente è servito al contrario a fare da collante sociale soprattutto nei momenti di grande bisogno, facendo riaffiorare qualcosa di strano, chiamatela Anima, quando si pensava che questa non esistesse più.
Io amo pensare che tale risveglio lo produca un'altra passione, quella per la Robur.
In fondo, si va a ripescare nel dna dell'Homo Saenesis: pensate che uno dei primi documenti in cui viene citata Siena risale al 70 aC, quando si sa che Roma inviò un capetto a comandare la città. Bene, i Senesi lo presero un po' per il culo, organizzarono un finto funerale e lo fischiarono via.

Attenzione, non ci stuzzicate troppo, diveniamo cattivi cattivi...