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mercoledì 27 febbraio 2013

Cronaca familiare - Prima puntata

“Oh babbo, ma stasera un ci si va a vedè la mensana?” 
“No nini, ma che ci si va a fare, lo vedi che tempo?”
“Lo dico anch'io, ma mi ci volevi sempre portà... dicevi che era tanto importante, io mi ci divertivo anche poino a vedè quei mostri che saltellavano pe buttà la palla in un cestino che invece che in terra l'hanno messo per aria, ma te eri tanto emozionato” 
“Emozionato? Ma se anche a me m'è sempre garbato poo la pallabalzello”
“Noe ma mica per la partita, ti emozionavi perché dicevi che incontravi gente importante, che poteva esse utile, ti ricordi quella volta che t'eri quasi commosso perché quel signore buffo con quei due ciuffi nel capo ti aveva sorriso quando ti eri inchinato pe salutallo?” 


“Ma che dici Gianluchino, m'ero abbassato per cercà un euro che m'era cascato”
“Sarà..o quella volta che m'avevi presentato quello con i capelli alla diabolik che mi voleva fa una carezza nel capo ma mi so scansato perché gli puzzava il fiato e te mi facesti una razzata perchè era il sindaco?” 
“Falla finita Gianluca, io unn'ho mai conosciuto nessun sindaco e guai a te se certe cose le vai a di in giro... un l'avrai mica detto anche a scuola? Magari al tu amico Matteo”
“No no, stai tranquillo, Matteo ha altri problemi in questi giorni, il su babbo deve cercà lavoro”
“Poverino, che l'hanno licenziato?”
“No, ma deve cercà lavoro lo stesso” 
”Unn'ho capito, deve cercà lavoro ma un l'hanno licenziato... o che faceva?”
“Dunque, babbo, prima aveva messo su una cooperativa che contava i nidi delle formiche dell'Amiata e prendeva un contributo dalla fondazione, poi ha fondato un laboratorio culturale teatrale e gli dava i soldi anche il comune, da qualche anno aveva creato una associazione della resistenza per ricostruire che numero di scarpe era più frequente tra i partigiani e la provincia lo pagava bene, ora dice che un c'è più trippa per gatti e se vol mangiare deve lavorare, ma non c'è abituato e ha paura gli faccia male”
“Certo deve esse dura trovassi con un titolo di studio in mano e senza lavoro”
“O babboooo ma che titolo di studio? Unn'aveva finito le medie, ma m'hanno detto che tanto non c'è bisogno, perchè all'università c'è anche un professore... un mi ricordo... bo... bol... boldr... che unn'è laureato eppure insegna agli studenti... eppoi c'è anche il rettore che l'hanno eletto con elezioni farlocche” 
“Oh Gianluca ora basta, stasera chiappi du manate, chi te l'ha dette queste cose?”
“L'ho lette su internet” 
“Te l'ho detto cento volte, un ci devi andà su quei siti che raccontano un monte di bugie, ora m'arrabbio davvero”
“O babbo, l'unica è che tu ti arrabbi con me, un t'arrabbi mai... quando aumentano il gasse, i parcheggi, l'IMU, la spazzatura, quando mettano l'ARU fino alla Tognazza, c'è i puciosi con i bonghi in piazza e la notte un si dorme, dici che va sempre tutto bene che si vive in un'isola felice che bisogna esse grati a chi ci amministra e al monte che ci da da mangiare... ti ricordi? Quando inciampai in una buca per la strada e dissi accidenti a tutta la giunta comunale mi dicesti: 'allora fallo te il sindaco'. Ma tanto voi babbi siete tutti così, mano male noi cittini siamo differenti... come il monte, ma speriamo di un fa la stessa fine” 

10 commenti:

  1. bellino complimenti anche il bold è senza come giannino ma te guarda ma il bold c'è stato allo zecchino d'oro?. g.

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  2. Semplicemente meraviglioso!
    Attendo le altre puntate.
    sul...."contava i nidi delle formiche dell'Amiata".... ho avuto una crisi, mi riprenderò.
    Ale JK

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  3. MENO CHIACCHERE

    PIU' PRESENZE.

    Lupo Solitario.

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  4. Bellina davvero!
    Queste cosine arrivano prima all'osso che alla pelle!

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  5. Notevole, veramente notevole, così come il blog!

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  6. Ma un si chiamava Duccino?
    Ma che fa l'autore del pezzo; scrive le storie e poi cambia il nome ai protagonisti?

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