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martedì 2 gennaio 2024

Il babbo dello zombie

Piaciuto il putrido discorso del Presidente della Repubblica? Dai, quello che da anni, quando lo scongelano da una cella frigorifera in cui normalmente vive, firma tutti questi bellissimi decreti per instaurare uno stato totalitario, mandare a giro per il mondo milioni di euro di armi che servono per uccidere migliaia di esseri umani, ecc ecc. E lo sapevate che aveva un grande babbo?


Il babbo Bernardo, storico ministro democristiano, fu e resta molto chiacchierato per essere sospettato di essere fra i massimi referenti del legame DC - mafia avviato nel dopo guerra. Noi però vogliamo dare rassicurazioni sul fatto che queste chiacchiere tali restano, non avendo mai il boss... il babbo... avuto una condanna una su quanto da altri malignamente ipotizzato. Anzi, ogni volta la famiglia si è mossa per denunciare queste malelingue ed ogni volta giustizia è stata fatta, dando ragione al capomandamento... al babbo.

Un documento scottante sul quale ad esempio si basano i complottisti per le proprie accuse è quello depositato nel 1970 presso la Commissione parlamentare antimafia in cui emerge una palese raccomandazione per un appalto del 1950 dell'allora sottosegretario ai Trasporti Bernardo Mattarella a favore del futuro sindaco di Palermo e uomo d'onore di Cosa Nostra, Vito Ciancimino, per la concessione per il trasporto dei carrelli stradali per gli scali ferroviari. Vabbè, si sa come vanno le cose con le commissioni parlamentari... Il tutto resto lì, sospeso, e per molti anni non se ne parlò più.

Nel 1983 esce un libro importante, "I cento padroni di Palermo", scritto dal giornalista Giuseppe Fava, poi ucciso dalla mafia l'anno dopo. Parlando di Bernardo Mattarella, ecco quanto scrive: "Padrone della Sicilia occidentale, quando Palermo ammetteva ancora un solo padrone. Saggio e collerico, amabile e violento, culturalmente modesto, ma irruento parlatore, Mattarella non disdegnava alcuna alleanza potesse servire al potere del suo partito ed a quello suo personale. Non aveva scrupoli. Se parte dei suoi voti proveniva dai ras delle province mafiose, che ben venissero, erano ugualmente votivi cittadini italiani. E se quei grandi elettori chiederanno un favore in cambio Bernardo Mattarella (come si suol dire) non si faceva negare". Parere ovviamente complottista e poi oh... il complottista morì un anno dopo...

Il giornalista e politico (del PSI) Claudio Fava, figlio di Giuseppe, fu tra gli sceneggiatori della fiction "Il capo dei capi" del 2008, nella quale, accanto alla figura principale di Totò Riina, spunta ancora Bernardo Mattarella come politico colluso con la mafia, con Ciancimino e l'imprenditore Caruso. La famiglia Mattarella denunciò la fiction con richiesta di risarcimento danni in causa civile ed ebbe ragione dai giudici, che dichiararono la non veridicità del legame fra Mattarella e Ciancimino.

Nel 2000 esce il libro "Da cosa nasce cosa. Storia della mafia dal 1943 a oggi" dello scrittore Alfio Caruso, trascinato in tribunale dalla famiglia Mattarella per avere infangato la figura di Bernardo ed avere raccontato in maniera grossolana i rapporti politici del figlio Piersanti. Nel 2016, durante il processo, il pentito Francesco Di Carlo ebbe a dichiarare: "Bernardo Mattarella mi fu presentato come uomo d'onore di Castellammare del Golfo". Anche in questo caso i giudici dettero ragione alla famiglia Mattarella, tutta fuffa.

Tralasciamo tutta la storia (lunga e pallosa) di Bernardo e la strage di Ginestra della Portella, i rapporti con la CIA ed i servizi segreti a partire dal 1943: troppa carne al fuoco, ma ancora chiacchiericci inutili. Importante è stabilire che il babbo dello zombie fu uomo stimato, grande politico ed assolutamente persona specchiata ed onestissima; ciò ci premeva sottolineare.

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