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martedì 17 dicembre 2019

I Durii hanno due cuori

...E sta per finire un altro weekend, se ne va coi gol in tele il weekend...

Il pomeriggio è di quelli veloci, incastrato fra il nulla ed il niente di un dicembre in attesa del Natale, buono solo sbagliare un paio di congiuntivi e lamentarsi dei troppi regali ancora da fare. La tele invece non è più quella del bar - nella quale guardavamo tutti assieme i goal di 90° Minuto per conoscere i risultati delle partite del campionato di un vecchio Siena di Serie C1, spesso girone A e qualche volta B - ma è un piccolo schermo a cristalli liquidi di un telefono cellulare di quelli moderni e privi di tasti. A che cosa serviranno mai tutti questi colori, mi chiedo osservando un orribile Novara - Siena, visto che tanto la Robur è bellissima anche in bianco e nero?
Eppure oggi non c’è niente di bello, se non le bandiere del gruppetto di eroi stoicamente assiepati nel settore ospiti dello stadio piemontese. Perché di questo sconquasso domenicale, ultimo di lunga serie di sconfitte e primo della colonna partite esterne, solo i tifosi sono da salvare. Il resto è tutta roba da archiviare come un’altra occasione persa, catalogarla sotto la voce annate buttate via e riporla dentro all’armadio dei rimpianti. Nel periodo meno luminoso dell’anno, nel quale le tante ore di buio ci accomunano alla Norvegia del grande Flo, il ricordo del biondissimo nove scandinavo è l’unica immagine in grado di strapparmi un sorriso, mentre sotto i miei occhi scorrono le immagini di una partita da buttare, forse persa ancor prima di giocarla e che sicuramente non vale nemmeno i pochi euro spesi per acquistarla. Attonito, cerco un qualcosa contro cui concentrare la mia rabbia ma anche i soliti bersagli oggi mi sembrano inutili. Rimugino nervoso: inutile! 
Ecco finalmente l’aggettivo che può descrivere perfettamente la nostra stagione: inutile e da quel che penso carissima. Proprio come quei regali scartati la mattina del 25 e poi riposti per sempre in un cassetto. Inutile. Brutta parola per una brutta stagione. E assurda. Perché non riesco proprio a capire come mai dobbiamo essere così maledettamente legati al capriccio del vento, prigionieri di un destino che può girare in qualsiasi modo a seconda del caso. Come se le nostre prestazioni si decidessero a pari o dispari, non sappiamo più cosa aspettarci dai giocatori. Che sono sempre gli stessi di domenica in domenica sia ben chiaro, ma che offrono prestazioni talmente differenti e discostanti da non sembrare nemmeno lontani parenti. Costruire e distruggere, ostaggi di un circolo vizioso interminabile. La colpa non è di nessuno dicono e in questo clima da pacche sulle spalle/siamo tutti amici, lo scafo imbarca acqua e alla prima mareggiata siamo colati a picco. Come tossici incalliti con l’eroina, piano piano ci stiamo abituando al dispiacere. Non so, forse sarà una qualche forma velata di masochismo o una strano mania di autolesionismo, ma sapervi sconfitti fa sempre meno male. E l’indifferenza è molto più pericoloso della rabbia. Si dice che si vince tutti assieme, ma a perdere 4 a 0 Novara siete stati solo voi! Voi non siete più la Robur Siena, ma i "Durii", squadra pensata, amalgamata e modellata a caso con l’unico obiettivo di non fare niente se non auto conservarsi. Diceva Ligabue che i Duri(i) hanno due cuori. Ecco, piano piano il vostro cuore buono sta soccombendo al gemello guasto. 
Il bel Siena ammirato fin qui fuori casa sparisce velocemente nel tramonto padano della grande pianura, tornado ad essere quello opaco, inutile e immobile visto da sempre in casa. O forse anche peggio. Ora che la barzelletta del perdere a Siena e vincere fuori è finita, cosa ci rimane? Meglio perdere una partita 4 a 0 che quattro 1 a 0? Giusto, allora potevamo perdere 6 a 0 la prima col Pro Patria, anziché agonizzare per quasi tre mesi fra un forse ed un però. E magari potevamo avere anche 10 punti in più. Invece, a valle di questo fine settimana, siamo ancora noi quelli rimasti col cerino in mano. Niente Coppa Italia e secondo posto sempre più lontano. E ad ogni domenica abbiamo sempre più l’impressione di vivere una stagione da testo o croce, dove non sai mai su quale faccia atterrerà la monetina di stagno, che ogni volta viene lanciata in aria ci lascia col fiato sospeso. Zero certezze, zero prospettive. E il progetto triennale diventa più che bisestile. E a noi purtroppo non rimane che osservarvi in silenzio, trattenendo il respiro fino a maggio, sempre più convinti che il futuro possa portare momenti migliori di questo triste presente. Con voi o senza di voi. 
Ancora una volta ripenso ai tifosi e ai loro oltre 800 km fatti per seguire il nostro sogno e mi convinco che non sia giusto tutto questo. Io in fondo, sono l’ultimo che dovrebbe lamentarsi: se mi fate schifo, come ieri pomeriggio, posso spingere il pc oppure guardare un cinepanettone su Sky, ma loro no: loro sono costretti ad assistere a tutta l’esecuzione, minuto dopo minuto. E francamente dopo quattro ore di auto e con la prospettiva di altre quattro per tornare a Siena, non è poi così bello. Se la matematica non mi inganna, otto ore di auto per quattro goal subiti fa un goal ogni due ore: sembra la tabella di marcia di quelle gite di anziani, nelle quale offrono il viaggio per venderti le pentole. Nemmeno il mio cane piscia così spesso. È a loro che dovete portare rispetto, prima di tutto. E non vogliamo nemmeno le vostre scuse, perché non fanno classifica e poi con quelle non vai certo in Serie B. Ma una cosa è certa, se esistesse una classifica delle scuse, con tutte le figuracce che avete fatto da luglio a oggi, sareste sicuramente primi. Ancora una volta ci lecchiamo le ferite, sperando in un domani glorioso che sembra però non arrivare mai.

…Così poi aspetteremo il weekend, convinti che sarà il più bello dei weekend…

Novara - Robur Siena 4 a 0. Bella roba ragazzi! Poteva andare peggio... Poteva piovere! Ma poi più le squadre sono antipatiche e ci stanno sui coglioni e più fate ridere! Io magari un bel coro "Siamo sempre con voi" ve lo avrei anche cantato al 90°... Peccato non fossi allo stadio.

Che bello è, quando esco di casa (e mi nascondo in cantina).


Mirko

5 commenti:

  1. Continuo a riflettere sulla faccenda, apparentemente assurda, di Bentivolevo.....
    Mi sono imbattuto in questa vecchia, ma illuminante, intervista
    https://www.repubblica.it/sport/calcio/2012/08/23/news/bentivoglio_giustizia_sportiva-41371823/

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    1. Meno male che il mister non lo vuole vedere nemmeno dipinto.. L'ha incartato dentro una cassa panca dentro il rastrello..

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  2. “Tristezza” è forse la parola giusta per definire questi ultimi tre anni del nostro calcio, dopo che eravamo riusciti a tornare immediatamente tra i professionisti; non mi riferisco solo ai risultati sul campo che probabilmente sono la conseguenza di altri fattori (anche se credo sia difficile trovare periodi così prolungati in cui il Rastrello è stato terra di conquista).
    La mia tristezza nasce dalle movenze della società sin dal suo insediamento e dal rapporto non costruttivo con i Tifosi (che non si fa con le dichiarazioni di intenti) che ha portato ad un evidente svuotamento della Curva e della Gradinata (e ad un NicNat che deve usare zoom sempre più potenti per far sembrare il contrario!).
    È la tristezza di chi non riesce a comprendere come si possa aver regalato un campionato al Livorno per scelte tecniche errate, le stesse che hanno portato ogni anno al rinnovamento quasi totale dei giocatori obbligandoci a gettare al vento la prima parte di ogni campionato.
    Infine la tristezza di leggere dopo ogni partita commenti inappropriati, perché il buonismo (mi piacerebbe dire il falso buonismo se non fosse un pleonasmo) non aiuta assolutamente la squadra a crescere ma accontenta solo chi non vuole critiche.
    Insomma, nuova annata di tristezza!...?

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  3. Rassegnazione ad una sana serie c fatta di cene e eventi... Ottimo

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  4. Se leggo la squadra del girone di andata del 2015/2016, quella di Ponte tanto per intenderci, mi viene da piangere. Eh siamo ridotti bene si....
    La gente non si incazza più di nulla, siamo anestetizzati....
    S'arriva terzi? sesti? Tanto s'esce ai playoff.... bona ugo

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