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mercoledì 27 novembre 2019

Monti e la patrimoniale

Ragazzi, ragazzi, ragazziiiii! Ma perché? Dopo Prodi, ora anche l'altro rettiliano Monti (in foto) tira a ringambarsi? Cosa sta per succedere?
"Oggi abbiamo scoperto un Mario Monti inedito che - con tutti i distinguo del caso - rimpiange il socialismo reale", queste le parole ammantate di giusta sorpresa proferite da Emiliano Brancaccio, uno dei pochi (a nostro avviso) economisti che c'azzeccano e che tentano di far capire al prossimo che ancora oggi esistono teorie di gente che si chiamava Keynes, Marx, Sraffa che forse - forse - non hanno detto solo cazzate in vita loro. Degno compagno, Brancaccio, di altri grandi pensatori del nostro tempo quali Stiglitz o Krugman.
E cosa avrebbe detto, quindi, il nostro caro prof, burattino totale dei potentati economici mondiali? Quasi per scusarsi - o forse proprio per scusarsi - del suo mandato devastante, che ha prodotto, fra l'altro, la legge Fornero e l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione, il rettile ha negato di aver mai utilizzato il termine "austerità", ma - oibò - di aver praticato una "politica restrittiva" coatta, per via dell'imminente stato di default dello Stato itagliano. Sì è vero, lo confermiamo: un pochina di politica restrittiva Monti l'ha praticata.
E però lui se ne rammarica, perché "preferisco l’Europa del Trattato di Roma, imparziale rispetto alla proprietà pubblica o privata, a quella di Maastricht del ‘92, che invece favorisce la seconda".
E poi, clamorosamente, una frase che potevate leggere ormai solo su Wiatutti: "Il socialismo reale serviva da pungolo ed era funzionale al capitalismo, col suo crollo il sistema capitalistico ha generato le cose peggiori", tipo l'egemonia della finanza sulla politica e lo stato cronico di ineguaglianza ridistribuiva della ricchezza, per cui "la concentrazione di ricchezze sta raggiungendo punte inaccettabili". Roba da far impallidire Carlino Marx, davvero.
Dopo il mea culpa degli squallidi Calenda e Prodi, che Wiatutti ha rendicontato, ora tocca a Monti. No, non basta. Non solo essi non sono minimamente credibili, ma anzi ci fanno incazzare ancora di più, dato che le loro parole suonano come beffa per tutti coloro i quali, soprattutto nei ceti più poveri, hanno pagato e pagheranno salatissimo l'attività socialmente devastatrice dei rettili sopraddetti. E proprio ai più poveri va l'ultima e grande presa di culo montiana: "Mi chiedo come mai la sinistra non abbia il coraggio di agire sul terreno fiscale proponendo una sana patrimoniale, ne sarei favorevole".
Ed allora il sogno è che un giorno uno dei colpiti dalla Fornero possa trovare Monti da solo in strada di notte, senza scorta o telecamere a proteggerlo. La speranza di Wiatutti è che ciò avvenga al più presto.

3 commenti:

  1. Ma scusa Almuta, non abbiamo sempre detto che cambiare idea è un segno di intelligenza?
    E poi a te non ti è mai capitato nella vita di dover fare delle scelte che non ti piacevano per mancanza di alternative percorribili?
    Anche a me piacerebbe smettere di pagare il mutuo, mandare tutte le banche affanculo e mettermi con la mia epsoncina a stampare cartamoneta a gogò. Quasi, quasi lo faccio e poi dico che sei stato tu ad ispirarmi.
    AB

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    1. Vero, grande segnale di intelligenza. Il problemino però qui è non suo (del rettile), quanto di chi queste parole le deve accettare (o no). Io non mi lascio ingannare, visto che lui (il rettile) è stato un macellaio, per cui rinnovo la speranza di vedere messo in pratica quanto riportato in fondo all'articolo. Cambiare per riciclarsi è immondo: ecco, lui (il rettile) sta facendo questo. Come tanti, eh... Mi fanno cacare tutti, ok? Non capisco il senso del tuo esempio finale, se applicato all'articolo in questione, però prova e vedrai che funziona.

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  2. MIOTTIO!
    Anche MONTI COMUNISTA!!!!

    Sbarraaaaaaa, accorri!

    NONO, tranquillo... era una finta.
    :o)

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