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sabato 23 novembre 2019

Le poco condivisibili (per me) parole di Alessandro Dal Canto

Tutto possiamo rimproverare al nostro Mister, a parte che: 1) non cambi modulo; 2) non rilasci interviste interessanti.


Il che, come si sarà capito, a me piace assai. Basta chiacchiere preconfezionate, basta infiniti giropalla, basta fossilizzazioni tattiche e mentali. Bene così.
La scorsa settimana, pre e post match a Gorgonzola, Dal Canto ne ha dette un po', soprattutto sulla sua visione del campionato, della squadra e dei nostri obiettivi.
Iniziamo dal prima. "Il Monza a mio parere a fine febbraio ha vinto il campionato". Oh, più chiaro di così... "Quindi noi lottiamo per un posto migliore ai play-off, dove troveremo Bari, Reggina, Vicenza, Padova, Triestina, Teramo, Catanzaro... che hanno speso soldi pesanti". Embè, lo sapevamo... "Non è che il fatturato fa vincere le partite, ma fa comprare giocatori di alta qualità". Sì, certo... "Sono giocatori di alta qualità che possono spostare gli equilibri". Vero, risaputo... "Vediamo di fare del nostro meglio senza pretendere quello che non si può pretendere". Ovvero?
Finiamo col dopo. "La vetta la eliminerei, non è roba per noi". S'era capito... "Inutile che racconto la storia dell'orso quando il Monza è nettamente superiore". Ok, ok, ok.
W la sincerità, lo dico col cuore.
Però nasce qualche problemino...
1) Queste parole sono concilianti con gli obiettivi societari? Ma non era che tutti gli anni, a partire soprattutto dall'infausta notte di Pescara, la società abbia smantellato l'ossatura dell'anno precedente, solo per raggiungere obiettivi migliori, ovvero la Serie B? Oppure, visto che la società non è intervenuta, quanto afferma Dal Canto non è che la conseguenza logica di quanto stiamo verificando, ovvero che questa squadra non ha la minima possibilità di competere contro la corazzata Monza?
2) Eppure c'è stato un Monza-Siena 0-2 solo qualche settimana fa... Con una Robur pienamente consapevole dei propri mezzi e giustamente vittoriosa a domicilio con il favoritissimo Monza. Ora, premesso che io un uomo in bocca a un altro non l'ho mai visto, questo Monza non pare essere composto da alieni. Oltretutto, non ha portiere, per cui - come visto contro di noi - basta tirare, come si faceva all'Alberino da piccini. Insomma, la vittoria a Monza esiste e pare incredibile come possa essere by-passata così bellamente nell'ambito di un discorso così delicato.
3) E' giusto che un allenatore, soprattutto in un ambiente semi-depresso per l'infausto ruolino di marcia casalingo (e non per altro), nemmeno a metà novembre (!) sia così netto in una affermazione che sicuramente non crea calore intorno alla squadra, qualora ne esistesse anche la minima possibilità? E' cioè corretto che il responsabile della squadra, colui che parla di questioni legate al campo e che fornisce una sua (professionale) visione degli obiettivi stagionali, sia così categorico nello stabilire a priori cosa succederà nell'arco di così tanti mesi?
4) Qualche anno fa, nel campionato dei play-off persi in finale, ad un certo punto non a novembre ma a gennaio, il Livorno aveva 11 punti di vantaggio nei nostri confronti, pari pari al distacco esistente ad oggi con il Monza. Qualcosa poi nel Livorno si ruppe, noi iniziammo a fare punti, fino all'aggancio ed al sorpasso. Poi, proprio negli sconti diretti, perdemmo quel campionato. Quindi, come si fa a sapere cosa succederà all'interno di una squadra da qui a sei mesi? Il Monza non avrà mai un momento di flessione?
5) Infine, esiste una clamorosa anomalia, che in sintesi disinnesca le assolute certezze di Dal Canto. Oltre alla vittoria di Monza, la Robur fuori casa ha vinto sempre, tranne una volta (e poteva vincere anche lì), giocando mediamente un buonissimo football, tanto che fra Rastrello e fuori pare si schierino due diverse formazioni. Lo ammette, candidamente, Dal Canto stesso: fuori abbiamo un ruolino da Monza, ovvero da squadrone. Ecco, se allora fuori funziona così, deve (sottolineo: deve) funzionare così anche in casa. Come, non lo so. Io tifo Siena, critico e rompo i coglioni, alzo sempre l'asticella, pretendo: ovvero, faccio il tifoso. Non sono nè allenatore, nè dirigente della Robur, per cui, se proprio si deve, sono io che pretendo risposte concrete da chi comanda, non il contrario.
Basta avere voglia di fare il salto, questo sì. Se no, tanto vale rivedersi fra qualche mese, quando si giocheranno i play-off.
E ora sotto col Pontedera, perché almeno secondi bisogna arrivare.

2 commenti:

  1. Ennesima sconfitta casalinga! Francamente penso sia un record! Squadra senza obbiettivi e soprattutto allenatore e societa senza obbiettivi! I tifosi purtroppo non contano piu niente... io francamente non me la sento di venire ad incitare gente di questo tipo… Cara società e cari giocatori vi meritate una modesta e anonima carriera in serie C... quale miglior simbolo capitan D Ambrosio... giocatore scarso tecnicamente, senza temperamento e senza voglia… Io domani mattina mi alzo alle 5 e parto col camion, e voi cari fenomeni in mutande cosa fate? Dormite fino alle 11? Complimenti fenomeni!
    Carlino

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  2. E continua la solita "dal cantilena": "... dopo 16 giornate (...) significa che siamo questi quà..."
    E allora, non rimane che completare l'opera:
    1 - iniziamo, conformemente a cosa siamo, a perdere anche fuori casa
    2 - togliamo ogni velleità o speranza nei tifosi comuni (... altrimenti detti popolino becero e portatore di negatività...) facendoci eliminare dalla Coppa Italia minore.
    Buon riposo cari, riposatevi bene e riprendetevi, in particolare "di testa"... gli obiettivi sopra, se vi impegnate, sono senz'altro alla vostra portata, se è vero che la Robur di oggi e questa...
    Saluti

    P.S. Ma chi lo deve sapere il motivo di questa situazione se non il mister? E, d'altra parte visto che per sua stessa ammissione lui non lo sa, non sarebbe il caso di farsi una domanda?!?

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