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sabato 2 novembre 2019

L'allenatore del mio cuor

Quella con il Renate sarà, a tutti gli effetti, uno scontro di alta classifica.

Si lotta probabilmente solo per il secondo posto, ma la partita è ugualmente importante, ai fini dei play-off.
Renate che si presenta con i soliti giocatori sconosciuti della sconfinata lista della riserva padana, che tuttavia pare giochino un discreto football. Allenatore quell'Aimo Diana che così bene fece, tanti anni fa, nella mia squadra di fantacalcio.
Ed a proposito di allenatori, lo sapete chi era quello del Renate nell'anno 2012-2013? Antonio Sala!
Nel 1999 facevo il portalettere, in attesa di un incarico universitario che - meno male - non arrivò mai. In fondo a Via Cecco Angiolieri stava proprio lui, l'allenatore del mio cuor, al quale mi divertivo a lasciare, insieme alla rivista in abbonamento, dei pizzini nei quali suggerivo soluzioni tattiche o scelte coraggiose negli uomini da schierare in campo.
Quella dell'anno 1999-2000 fu la formazione che probabilmente ho amato di più. Fu la formazione che, contro ogni pronostico, ci lanciò in Serie B.
Accolto con un diffuso scetticismo, il Siena di Sala, soprattutto nel girone d'andata, giocò un calcio superbo, tutto d'attacco, con un gioco veloce e quasi sempre di prima.
Lo capimmo subito che qualcosa di positivo, in quella annata, sarebbe successo. Fin dalla prima partita di campionato, giocata in una calda giornata di inizio settembre e vinta per 2-0 contro una buona Lucchese. Prima rete di campionato conseguita su autorete avversaria, tanto per far intendere che la fortuna ci avrebbe anche spesso aiutato, quindi grande rete di Sciaccaluga, sconosciuto ai più, centrocampista dalla testa alta e dal piede incantato, capace di segnare anche da calcio d'angolo.
E poi, a fine match, l'assalto ai pullman lucchesi.
Io avevo quasi 30 anni, una strada ancora da trovare, tanta buona volontà. Le stesse caratteristiche che portarono il Siena a vincere il campionato, attraverso partite che hanno fatto la storia della nostra squadra, vittoria contro il Pisa in primis.
C'era Arcadio, giocatore che porterò sempre con me in coabitazione nella mia mail personale, c'era Colasante, che oggi giocherebbe comodamente in Serie A, c'era Pagano, arrivato in punta di piedi ma capace di spaccare in due molte partite.
E poi c'era un altro mondo, alla fine degli anni '90, che ci dava molte più speranze rispetto a oggi. Un mondo in cui pareva che certi valori ancora contassero e che aspettava a gloria l'inizio del secondo millennio, in un misto di speranza e fiducia nel futuro.
Antonio Sala, una mattina, mi incontrò all'ingresso del palazzo. Consegnai, quel giorno, direttamente a lui il mio pizzino. "Grazie Mister, le sarò per sempre riconoscente".

7 commenti:

  1. Voglio esprimere tutta la mia piu sincera solidarietà a Luciano Ghezzi… Purtroppo il duo Durio Trani non è nuovo a queste cadute di stile… Oltre ad i risultati fallimentari della loro gestione, vanno segnalati quasi ogni domenica fatti di questo tipo… Speriamo che qualche imprenditore serio si faccia avanti per rilevare presto la società…
    Simone

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  2. Già esecrato in precedenza il comportamento de " Los camalleros" approfitto per associarmi alla solidarietà al signor Ghezzi al quale,se mi è concesso vorrei dire :" Non ti curar di lor ..." che tanto ancora un po' e ....passano.

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  3. Solidarietà piena nei confronti di Luciano! Senese vero e tifoso del Siena vero! L' arroganza e la maleducazione di questi personaggi non ha limiti! Meglio la terza categoria che sopportare questi squallidi personaggi ogni domenica!

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  4. Ennesimo campionato fallimentare, con una società che come unico obbiettivo ha quello di trattare male i tifosi del Siena, mah che dire. In ogni modo cari Sig.ri Durio Trani non sentiremo certo la vostra mancanza

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  5. Come imprenditori serie ci sarebbero i Macchi, che attualmente sono liberi da impegni, ma sicuramente molti altri sono pronti,i socini da tempo con ampio capitale, , come tutti sanno, c'è la fila per prendere il Siena , basta aspettare per vedere; quando ci saremo finalmente liberati del duo Durio Trani,prestissimo, si aprirà senza dubbio un orizzonte di successi e soddisfazioni e Siena tornerà a splendere nell'olimpo del calcio. Per aspera ad astra.

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    1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. ... e chi visse sperando, morì "non si può dire"...

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