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mercoledì 9 ottobre 2019

Le cazzate del cazzaro Calenda

Carlo Calenda è uno Bravo. Ma di quelli Bravi Bravi davvero, basta leggere la sua biografia, o verificare cosa abbia prodotto (???). Ma qualche giorno fa, un fulmine a ciel sereno: "Ho ripetuto per trent'anni le cazzate del liberismo"!

Oh.... chi ha parlato?
Al-Mutanabbi, sei stato te?
Te, che come sempre, da anni, rompi i coglioni con questi fuffari Bravi, parassiti della società, che attacchi da mane a sera?
...
Ah... non sei stato te...
Allora sarà stato un fascista, un rossobruno, un sovranista, un nazionalista, un qualunquista.
No, cari lettori, a proferire le parole virgolettate (e non solo) è stato proprio lui, Carlo Calenda medesimo in persona, quello Bravo. Quello che da anni luce ci frantuma il cazzo con le sue teorie new liberal, direttamente uscite dalle stanze della Bocconi.
Carlo Calenda, figlio di Fabio (una vita nel mondo della finanza, autore fra l'altro de "La porta del tempo", fantasy thriller archeologico...) e di Cristina Comencini (suo l'indimenticabile "Va' dove ti porta il cuore", che mi pregio di non avere mai visto e che mai vedrò), vanta un CV incredibile: Ferrari, Montezemolo, Sky, Confindustria, Ministero dello Sviluppo Economico, PD, Letta, Renzi e Gentiloni. Uguale: il Male assoluto (per me, ovviamente).
Arrogantissimo, paffutello ma non troppo, con la faccia di quello che ad averlo in classe al liceo... sai che divertimento, Bravo.
Uno di questi giorni, tornato dal concentramento di lavoratori Embraco in odore di licenziamento (e lì contestato mentre cercava ancora di fare il saccente), evidentemente ha avuto un mancamento, per avere "manifestato" a loro fianco per cinque ore: "Per 30 anni ho ripetuto le banalità del liberismo ideologico... e poi vi chiedete perché quelli votano sovranista? Ma mi viene voglia a me di votare sovranista". E poi attacchi al globalismo, al liberismo aggressivo, alle dinamiche di politica di austerity.
Ma soprattutto una frase mi ha colpito: "Io non ho capito niente per tempo. Non ho capito quello a cui andavamo incontro".
Ecco, caro Calenda, cari Bravi... Io, al contrario vostro, ho capito tutto, avevo capito tutto. Ed ho lottato e tuttora sto lottando - per ciò che posso - contro il mondo che voi, cari Calenda, avete strutturato.
Troppo facile, caro Calenda, andare ora su un palco e recitare (male) il mea culpa. Facile oggi, nel 2019, mondo in cui nessuno più si incazza, fare l'attore di serie Z come nei filmacci di mamma tua. Già, perché negli anni '70 un Calenda non sarebbe mai nato; e qualora si fosse sviluppato, sarebbe stato fatto a pezzetti da gente incazzata (che oggi non esiste più).
Le tue teorie, caro Calenda, che hai studiato, prodotto e messo a punto scientemente per anni, hanno distrutto quanto più possibile, come tu stesso oggi ammetti. Mentre chiagni (anzi, fai finta di chiagnere), continui a fottere, se è vero che ti ripresenterai con la faccia pulita nell'agone politico.
C'è un video in cui un pover'uomo della Embraco, mentre impugni il megafono per sparare le ennesime cazzate della tua misera esistenza, ti urla: "Vergogna, hai 409 lavoratori sulla coscienza". Quell'uomo anziano viene portato via da altri, mentre tu arrogantemente rispondi: "Senza di me eravate tutti licenziati". Il tutto mentre a dieci centimetri si staglia un operaio di 100 chili con tuta FIOM, che ti sta paciosamente a guardare. Ecco, questa è la tua/vostra fortuna: che quel ragazzo della FIOM è oggi vostro complice. Perché altrimenti ti avrebbe dato una manata nel muso che ti avrebbe staccato la testa, una di quelle a mano piena che ti lasciano il segno sulla gota, meglio se su quelle paffutelle - segnale di una vita agiata - come le tue. Una volta non ti saresti permesso, oggi evidentemente puoi. Ma occhio, che la ruota gira...

7 commenti:

  1. Azz, sovranismo rivoluzionario comunista. Meno male che gli ha risposto Ferrara (uno che negli anni 70 lì in mezzo ci stava davvero) al mitico Calenda. Per quanto riguarda te che dire? Forse anche l’uomo di Neanderthal aveva ragione, purtroppo però nel pianeta terra così come nell’universo conosciuto e non , si va avanti, magari verso l’estinzione o verso un nuovo big bang, ma si va avanti. Vagheggiare un’epoca che non tornerà mai più è utile come il cazzo alle vecchie...
    Chi sono?

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    1. Chi sei? Ho 2 o 3 sospetti, con 1 in particolare, valutato lo stile di scrittura... Domando: "sovranismo rivoluzionario comunista".... cioè? Dici a me? Lo leggi da qualche parte nell'articolo?

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  2. ... come lui (senza che questo sia teso a difendere il protagonista dell'articolo) molti altri e molto peggio... approfittarsi della credulità popolare sulla quale si basa la fiducia che i "nostri" nutrono sulla loro assoluta impunità, è ormai l'unica operazione che deve saper fare il politico contemporaneo... essere competenti è un difetto gravissimo per il "politico social", ossia l'unica tipologia che conta davvero. L'ignoranza, anzi, la manifesta ignoranza associata a incompetenza sono, invece, un pregio e un valore assoluto nonché unica àncora di salvataggio alla quale aggrapparsi quando dovessero eventualmente palesarsi le citate incompetenze:
    - "... il problema politico è stato affrontato dicendo "cosa" si deve fare. Il "come" è un problema tecnico..."
    Bella prova!... Così so' bòni tutti...
    O se, invece, si facessero fare le cose a chi le sa fare???... Aaaah no... già!!... Di solito chi sa fare le cose le sa fare perché il tempo lo occupa a farle e non ne ha abbastanza per essere anche "social", non potendo, dunque essere anche un politico... e, magicamente, il cerchio si approssima alla chiusura, sancita dal voto degli aventi diritto la cui platea si sta tentando, chissà perché, di allargare ai sedicenni che "social" lo sono sicuramente.
    ... mmmah! chi lo sa?!? hai visto mai?!?... Dopo l'avverarsi della profezia degli autori dei Simpson che diversi anni fa immaginarono Trump presidente degli USA... potrebbe anche essere che tra poco ci troveremo al governo una "blogger influencer" con i capèèèlli molto curati o un sedicente cantante ipertatuato, intenti a sciorinar "saggèèèzza" parlando di contratti collettivi di lavoro o rapporti internazionali...
    Per carità!... Se eletti democraticamente ci mancherebbe altro! Tutto bene e tutto giusto!!!... Tuttavia... Auguri sinceri a tutti!!!

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    1. Giusto. Perché, in definitiva, Calenda si dà (giustamente) del cazzaro, affondando definitivamente il racconto che i Bravi hanno condotto per tutto questo tempo, ovvero che loro e solo loro - sulla basi di quali competenze non sappiamo - sono gli unici a poter parlare di come funziona il mondo. E gli altri (mostri) zitti a non poter parlare, figuriamoci a discutere e/o argomentare. Ma il tutto ha una logica, quella dell'interesse (personale e di casta): questa gente mente sapendo di mentire, si scusa sapendo di poterlo fare, si autocritica quando è il momento giusto (ovvero, dopo aver svolto il proprio compito) di farlo. Ripeto, troppo comoda...

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  3. "Ecco, questa è la tua/vostra fortuna: che quel ragazzo della FIOM è oggi vostro complice". Questa è la realtà che più mi fa schifo. Perché se Calenda è quel mondo che tu Al-Mutanabbi giustamente scudisci, i sindacati, e in particolare la Cgil, col suo retroterra storico e ideologico, dovrebbero esserne i nemici istituzionali. E invece vediamo tutti i giorni e in tutte le realtà - e per conoscenza diretta in primis nel Monte dei Paschi - quegli pseudo difensori dei lavoratori vestirsi di giallo e banchettare con coloro che vessano i dipendenti privandoli dei loro diritti fondamentali.
    Ma siccome siamo in un mondo dove non c'è limite all'indecenza, lo spettacolo sa offrire numeri da patologia psichiatrica. Come spiegare altrimenti che proprio i danneggiati dal tradimento dei sindacati siano quelli, paurosi e servili, che mantengono lo status quo, votando quasi all'unanimità contratti e piani industriali da capestro e mantenendo economicamente quelli che andrebbero presi a pedate e buttati fuori.

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