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martedì 20 novembre 2018

Le Leopoldelle straordinarie. Conclusioni

E così, con l'inizio del vero freddo, si archiviano anche queste Leopoldelle invernali, speciali, straordinarie.
In un certo senso, queste dovevano essere le Leopoldelle più "innocue" di un ciclo di tre, poi diventato di quattro. E così a mio avviso è stato, visto che di discussioni animate stavolta ce n'erano poche da fare. Per chi non avesse memoria, le Leopoldelle nascono per approfondire un preciso momento storico del borgo foloso, ovvero le imminenti elezioni comunali del giugno 2018. Si partì con una prima Leopoldella facendo relazionare chi, secondo me, avrebbe avuto più chance di vittoria (dicembre 2016) o addirittura - sogno! - avrebbe potuto unirsi per vincere facilmente. Si continuò con una Leopoldella apparentemente anomala (maggio 2017), dedicata a Paolo De Luca (che tuttavia, a ben vedere, avrebbe dovuto far riflettere molta gente sui riflessi apportati sul mondo politico foloso). Si accelerò con la Leopoldella della riunione dei bloggers contro tutti (gennaio 2018), che ci dette l'esatta immagine della frammentazione pre-elettorale, infine queste Leopoldelle dovevano fare da chiusura del cerchio, andando a relazionare definitivamente su ciò che in questo annetto era successo a Siena.
Quattro persone di profonda cultura stavolta ci hanno aiutato a comprendere alcune dinamiche legate alle ultime elezioni, senza strafare, berciare, andare oltre una dialettica di ragionato buon senso.
De Mossi ha vinto perché ha un po' perso Valentini, in ciò "aiutato" da Piccini. Certi comportamenti elettorali di livello nazionale si sono ritrovati a Siena, seppur assai evidenti siano risultate forti anomalie: in primis la debacle dei due partiti di governo, fra un M5S assente - a proposito, c'è chi ha legato questa mancanza ad una precisa volontà legata alle sorti di una certa ex banca cittadina - ed una Lega poco presente. E poi ancora il ruolo delle liste civiche (ma erano davvero liste civiche?), la crisi dei partiti di rappresentanza, il frazionamento, le infiltrazioni di soliti noti all'interno di tutte le liste presentate (e anche di quelle non presentate), la difficoltà di svolgere Politica a Siena, il tempo ancora da concedere all'attività di De Mossi, le perplessità sulla Giunta, i legami anche di questa amministrazione con le èlite economico-finanziarie cittadine (uguale ed identiche a quelle del passato), la testimonianza di chi si è presentato alla tornata elettorale, mettendoci la faccia seppur da diversa (?) angolazione.
Questo e molto altro è stato discusso, portando appunto a compimento il giro delle Leopoldelle. Che, per quanto mi riguarda, hanno terminato la loro funzione, evidenziando come eventualmente si possa coinvolgere un gruppo di gente più o meno vasto. In modo spontaneo e senza grande dietrologia.
Chiudo con un PS. Che Salvini sia lanciato verso un bel 60% per manifesta superiorità lo si evince da una polemica sterilissima che ha coinvolto l'amico Michele, "reo" di aver presenziato all'evento, in risposta al mio invito, accanto al noto iper fassista Francesco, peraltro anch'egli presentatosi regolarmente alle elezioni comunali. Non commento, in quanto intellettualmente superiore. Spero tuttavia ardentemente che questa sinistra sia al più presto spazzata via dalla Storia, prima possibile; il danno ormai è già stato fatto, ma evidentemente ancora non è bastato.
Grazie Michele.
Grazie Francesco.
Grazie Silvio.
Grazie Marco.

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