Boh, sarà l’aria del Natalaccio che si approssima, sarà che fa buio alle 4 del pomeriggio, ma questa ennesima brutta sconfitta della Robur non ci sorprende più di tanto. Stessa partita di sempre, più o meno: tiro in porta bandito, giocatori scarichissimi, nessuna iniziativa personale, golletto assurdo e fine dei giochi. Di questo passo, i pleiaut sono quasi certi.
PAOLUCCI - Finalmente fatto giocare secondo logica, dopo avere riassorbito la sbornia dell’esordio (così ci è stato raccontato, mah…). Incolpevole sulla rete, para con grande nonscialans un tiro non facile. Sicuro con i piedi. 6
CONTI - Finalmente parecchi meno passaggini al portiere, ma davvero poco utile nella costruzione. Dietro così così. 5,5
SOMMA - Ormai facciamo fatica a dargli un voto, dato che le sue partite sono sempre un po’ tutte uguali a loro stesse. Tanto possesso palla, dietro qualche indecisione, ma incide davvero poco. 5,5
ZANONI - Forse del terzetto difensivo è quello che osa di più, appoggiando l’attacco. Ma davvero troppo approssimativo quando c’è da essere efficaci. 5,5
BARBERA - Solito lottatore in mezzo, ma scarsa qualità apportata al gioco in avanti. 5,5
ROSSI - Lui invece si danna un pochino più l’anima anche quando c’è da attaccare. Niente di che, ma vista la nostra mediocrità risulta uno dei pochi sufficienti. 6
NARDI - La perfetta ombra del giocatore che abbiamo visto nelle prime partite, fra l’altro ancora una volta sostituito. Boh, vai a capire cosa sia successo… 5
LIPARI - Ormai gioca una partita benino e l’altra da fantasma. Oggi tocca il match ectoplasmatico. Mai una invenzione, mai un tentativo di fare qualcosa di diverso dallo spartito. 5
MASINI - Schierato senza un vero perché fuori ruolo, ovviamente fatica parecchio ad interpretare al meglio l’esterno alto. Ma proprio non ha una caratteristica per farlo… 5,5
NOCCIOLI - Oramai fisso nel ruolo di falso nueve (accidenti a chi l’ha inventato), fa quel che può. Ci mette come sempre grande impegno, fino a sfiorare la rete del pareggio. 6
VARI - Tanto fumo ma poco arrosto. Accelera più per linee orizzontali che per quelle verticali e ciò la dice lunga sulla sua pericolosità. Sta diventando un oggetto misterioso, dopo tanta panchina. 5,5
MENGHI - Entra ancora con quella disinvoltura che non si addice al momento. Qualche buona palla tenuta, ma non è mai presente quando conta in area di rigore. 5
MASTALLI - Ha l’ardire di tirare in porta semi-pericolosamente e quindi ipotizziamo che non giochi mai più. Poi più o meno si attesta nel grigiore generale. 5,5
CIOFI - Ultimo 10 garantito, perché bisogna svegliarsi. Tanto pesticcio ma zero pericoli prodotti. 10 (ma dalla prossima si rientra nel mazzo)
VLAHOVIC - S.V.
BELLAZZINI - Fossi io in lui, darei le dimissioni. Perché ha letteralmente svuotato questa squadra di energie psicofisiche con i suoi sofismi e le sue teorie. Bellissime ma sfiancanti, come accade a tutte le persone che dirigono un gruppo di esseri umani pensando che essi siano tanti piccoli robottini. La squadra non risponde più, non tira mai, non riesce ad essere pericolosa, ha la linea piatta cerebrale. In più, la classifica parla chiaro. 4
IL MONTEVARCHI - Squadretta insignificante, con la quale perdiamo in virtù della nostra mediocrità e della applicazione che comunque i ragazzi valdarnesi mettono in ogni zona del campo. A dimostrazione che in questa serie, per vincere non c’è bisogno di essere gli scienziati del calcio. 6
L’ARBITRO - Mah, normale. Tanto normale da non vedersi mai. 6,5

Il Montevarchi mancava, quindi mi trovo costretto ad aggiornare la lista delle corazzate con cui il
RispondiEliminaSiena (ahimé) ha perso da quando non calca più i campi della massima serie.
Albissola
Altopascio
Arzachena
Cuneo
Fezzanese
Fermana
Fulgens Foligno
Giana Erminio
Gozzano
Grassina
Gubbio
Gualdo Casacastalda
Lornano Badesse
Lupa Roma
Matelica
Montespaccato
Montevarchi
Ostia Mare
Pensacco
Pontedera
Racing Roma
Recanatese
Renate
San Donato
Santarcangelo
Serravezza Pozzi
Sinalunghese
Sporting Trestina
Terranuova Traiana
Tiferno Lerchi
Trastevere
Tuttocuoio
La situazione non è bella e quest'ingessatura rischia di portarci in piena zona retrocessione. Il modus svedese poco si confà al calcio italiano che è marcio dalla serie A alla terza categoria. Non cambiare allenatore o non inserire due o tre giocatori chiave per me potrebbe significare retrocedere, ma il problema è ancora più complesso. Le scelte fatte dalle istituzioni di dare il Siena a quelli prima si è rivelata fallace, perché ancora una volta a chi comanda in città del Siena non gliene frega una bella sega, ora men che mai perché mille crocette su una scheda elettorale non spostano gli equilibri. Maledetti viscidi prenditori di per il culo. Siete veramente senza vergogna
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