Ragazzi, ma che grande culo abbiamo avuto a imbarcare gli Stati baltici dentro la UE?
Pensate ai grandi vantaggi che abbiamo avuto da Lituania, Estonia e Lettonia... Visto? Grandi, grandissimi vantaggi. Ma ora abbiamo un vantaggio in più.
Ebbene, come ampiamente qui sopra pronosticato (ma bastava andare a sentire ciò che scriveva Kissinger qualche anno fa), sono proprio queste tre caccole che ora come ora stanno comandando la gestione turbo-bellica (cit.) di milioni di persone europee che vorrebbero solo campare un po' tranquille.
Non a caso la UE ha deciso di conferire ad un'altra psicopatica estone il ruolo di Alto rappresentante per la Politica Estera europea, la famosa Kaja Kallas. La quale così ha parlato qualche giorno fa: "La gente dice che sono un falco anti-Russia, allora dovremmo essere tutti falchi. Penso di essere semplicemente realista. Non deve esserci alcun dubbio, in nessuno di noi, sul fatto che dobbiamo spendere di più per prevenire la guerra, ma dobbiamo anche spendere di più per prepararci alla guerra". Insomma, per colei che è in primissima linea nel fare la guerra o la pace, bisogna prepararci alla guerra. Ciò implica che la guerra in Ucraina NON DEVE FINIRE, altrimenti la guerra, quella grossa grossa, non si può preparare. Io spero francamente che stavolta la cosa sia chiara, perché più di così questa gente non può dire.
Ma sentiamo un altro grande statista estone, il celebre Andrius Kubilius, commissario europeo alla Difesa, che brama a trasformare l'economia europea in modalità turbo-militare (sic!): "Non ci devono essere dubbi sulle intenzioni di Putin. Putin potrebbe non fermarsi all’Ucraina. Vuole riportare indietro l’orologio. Non di vent’anni. Ma di quaranta o più. Fino all’Unione Sovietica. Fino all’impero russo, addirittura. E la Russia non è sola. La Corea del Nord e l’Iran fanno parte dello stesso Asse degli Autoritari Aggressivi. La Cina non è molto lontana. Abbiamo l’Unione Europea. Abbiamo la NATO. L’Unione Europea è il più grande mercato unico al mondo. E la NATO è la più grande alleanza militare difensiva al mondo. L’Unione Europea può diventare un arsenale per la democrazia. L’economia dell’UE è molte volte più grande di quella russa. Possiamo spendere di più, produrre di più – e superare la Russia in armamenti. E possiamo dissuadere l’aggressione per prevenire la guerra e garantire la pace. Questo è il mio obiettivo come Commissario. E come europeo. E abbiamo qui oggi tutti per renderlo possibile. Conto sul vostro supporto per fare ciò che è necessario, così possiamo vivere in pace e libertà. Tutti noi dobbiamo potenziare i nostri sforzi". Insomma, ha stato Putin. Questo Putin che oggi, dopo qualche mese di silenzio, non si sa su quali basi vuole conquistare tutta l'Europa, ma probabilmente anche tutto il mondo.
Anche perché, ci dice ancora la Kallas, con il nostro aiuto l'Ucraina può vincere questa guerra. Ora, io probabilmente mi sono perso qualcosa, ero restato ai russi che stavano avanzando con i chip delle lavatrici e le vanghe in trincea, per cui qualcos'altro deve essere successo; per cui io prendo per buone le parole della Kallas, patriota più dei patrioti.
Vabbè dai, facciamola questa guerra termonucleare e non se ne parli più. Ecco, ma praticamente cosa dobbiamo fare? I mostri baltici lo spiegano senza giri di parole: spendere di più in armi, alzare almeno al 5% del più la spesa per roba che ammazza altri esseri umani. Ora, ciò che non si dice è che, se io spendo in più per un cannone, spendo meno per una pensione (ci fa anche rima), per un tetto di una scuola, per uno strumento sanitario. Ma pensandoci... ma che cazzo ce ne frega di questa roba? Ma dai, seguiamo l'esempio di gente che campa (male) a -50 gradi, auto-annientiamoci subito, dato che gli esseri come la Kallas e questo Kubilius su questo pianeta non ci devono più stare, sono un danno per tutti.
Se ne vada dall'Ucraina e la guerra è già finita ..Niente di più semplice
RispondiEliminaSì sì ora va. Al-Mutanabbi
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