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martedì 16 aprile 2024

La rappresentazione della guerra

Bella questa Apocalisse. Cioè, prima dell'Apocalisse vera e propria evidentemente c'è una rappresentazione della stessa. In tale maniera si fanno felici tutti gli spettatori, abituati da anni a vedere i funghi atomici scorrere sugli schermi, grandi e piccini. Uno spettacolo nello spettacolo, insomma.


Dalle ricerche su internet, mai come negli ultimi giorni la stringa "Terza guerra mondiale" è stata cliccata. E contemporaneamente si è avuto un picco, soprattutto in Ammeriga, della ricerca dei ragazzetti sull'età della leva militare in caso di guerra. Con tanto di centinaia di video dei gggiovani cittarelli a stelle e strisce che si dichiaravano contrari alla loro discesa in trincea. Eh, cari ragazzi, non è poi così ganzo stare sotto le bombe, eh? Chissà i vostri (sopravvissuti) coetanei a Gaza che ne dicono... soprattutto appunto quelli che ancora morti non sono, ma che hanno perduto gambe, genitori, casa. Insomma, inizia a farsi strada l'idea che la guerra proprio bella bella non sia, soprattutto quando dal divano si venisse catapultati su una camionetta sotto tiro del nemico. Risiamo al solito grande problema per gli Occidentali in putrefazione: un conto è l'urlo becero sui social, un conto è la realtà. Già, questa realtà così orribile...
Pensate che ora addirittura i comandanti ucraini temono per un crollo del fronte. Pensate che addirittura, finite le pale in prima linea, Putin sfoggia ogni giorno che passa un modello di missile nuovo dietro l'altro. Pensate che l'Iran adesso osa sfidare Israele (unica democrazia mediorientale, lo ricordiamo) con il lancio da parata di centinaia di droni.
A proposito di Iran ed Israele, ma quanto è stata bella questa prima fase del conflitto? Israele bombarda una ambasciata all'estero (è un atto di guerra vero e proprio, pensate lo avesse fatto la Russia cosa sarebbe venuto fuori...), l'Iran allora avvisa il nemico giurato USA tre giorni prima della sua ritorsione, aspetta poi che gli USA lo comunichino a Israele, Israele ha tempo e modo di organizzarsi, poi partono i droni strombazzati da annunci ufficiali sui media, poi dopo ore partono i missili. Alla fine dello spettacolo, tutti felici: Israele perché ha stoicamente resistito all'attacco, l'Iran perchè ha esibito i muscoli, gli Alleati perché hanno strenuamente difeso l'unica democrazia mediorientale (scusate se ve lo rammento, ma è importante assai), i popoli arabi perché qualcuno finalmente ha reagito alla violenza sionista.
In tutto questo, la realtà è che per il primo giorno dopo sei mesi Gaza non è stata bombardata e quindi nessun bambino terrorista è morto o è stato smembrato.
Ecco, ma si è davvero trattato di una rappresentazione o di qualcosa di interessante, a livello bellico e politico, è successo?
A domani per la risposta.

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